La MotoGP pilota per pilota

La MotoGP pilota per pilota
Giovanni Zamagni
Pilota per pilota: dai fenomenali Rossi e Stoner giù giù sino a Barbera e Simoncelli, in netta difficoltà. Vi descriviamo lo stato di forma di tutti gli iscritti a pochi giorni dallo start | G. Zamagni
23 marzo 2010


LOSAIL (Qatar)
Hanno provato per sei giorni su due piste differenti. Si è girato abbastanza – è la tesi un po’ controcorrente di Valentino Rossi -, ma alla fine è cambiato poco, o nulla: Rossi e Stoner hanno sempre imposto il ritmo, la Yamaha ha impressionato per l’equilibrio della sua ciclistica in ogni situazione, la Ducati è sembrata effettivamente più facile da guidare, Ben Spies ha dimostrato di essere un pilota dal potenziale elevatissimo (al di là delle due cadute del Qatar), la Honda è ancora indietro e piace poco ai suoi piloti (Dovizioso a parte), Marco Simoncelli è sempre stato in grande difficoltà. Questi sono gli elementi fondamentali emersi nel pre-campionato. Da qui alla prima gara dell’11 aprile non cambierà più nulla, perché le moto rimarranno in Qatar e, di conseguenza, non potranno essere apportate modifiche radicali. Vediamo quindi, qual è la situazione pilota per pilota.

VALENTINO ROSSI – PRONTISSIMO

«Sono in ottima forma» ripete e basta guardarlo in faccia per capire che è veramente così. Concentrato, rilassato, sorridente, a posto sia fisicamente sia psicologicamente, Valentino guida inoltre una Yamaha M1 molto equilibrata: è prontissimo per la prima gara.

CASEY STONER – PRONTISSIMO

Dopo aver preso paga per cinque giorni (quattro in Malesia e uno in Qatar), Casey ha chiuso la sessione invernale con il miglior tempo assoluto e un sorriso per lui poco usuale. I problemi del 2009 sembrano passati, la Ducati è cresciuta ed è, per dirla con le sue parole, «più facile da guidare, meno impegnativa da portare al limite». E’ vero che quella del Qatar è la pista forse più favorevole a Casey (una pole al debutto nel 2006, tre vittorie consecutive dal 2007 al 2009), ma in questo momento è l’unico in grado di infastidire Rossi.

ANDREA DOVIZIOSO – IN CRESCITA

E’ l’unico tra i piloti Honda soddisfatto della RC212V versione 2010 e anche in Qatar, come era già successo in Malesia nel secondo test, è stato sempre più veloce del compagno di squadra. In mezzo al deserto ha addirittura conquistato il miglior tempo assoluto e considerando che Andrea è uno che in gara rende generalmente meglio che nei test, c’è da essere ottimisti. L’incognita rimane la sua Honda,che effettivamente ha dei problemi: è piuttosto difficile da portare al limite e non è semplice essere costanti.

NICHY HAYDEN – IN CRESCITA

Sia in Malesia sia in Qatar ha ridotto continuamente il distacco dai primi e dal compagno di squadra. Il motore “Big Bang” è un aiuto soprattutto per Nicky, che, come al solito, si è impegnato allo spasimo nei test invernali per trovare la migliore messa a punto della sua Desmosedici. E’ in crescita rispetto all’anno scorso.

DANI PEDROSA – IN DIFFICOLTA’


Sembra già rassegnato, incapace di trovare una soluzione ai problemi di “pompaggio” causati dalle Ohlins, con la moto che, secondo Dani, diventa ingovernabile sia in entrata sia in percorrenza curva. Viste però le prestazioni di Dovizioso, sinceramente si fa fatica a spiegare le difficoltà di Pedrosa.

LORIS CAPIROSSI – COSTANTE

Sempre difficile decifrare l’inverno di Capirossi e della Suzuki: a vedere i tempi sul giro, la situazione non sembrerebbe così negativa, ma anche l’anno scorso nei test Loris aveva ottenuto tempi molto interessanti, per poi arrancare durante l’anno. La GSV-R è sicuramente cresciuta dall’anno scorso in tutti i settori (ciclistica, motore, elettronica), ma il distacco da recuperare era enorme. E i rivali, a loro volta, hanno fatto dei passi in avanti rispetto al 2009: insomma, Loris è sempre in forma e guida bene, ma rimane il grande dubbio sulla moto.

JORGE LORENZO – IN RITARDO


La sua preparazione invernale è stata pesantemente condizionata dall’infortunio alla mano destra, conseguenza di una caduta mentre si stava allenando con la moto da cross. Per questo motivo, Jorge è stato costretto a saltare il secondo test in Malesia e in Qatar ha girato solo ed esclusivamente per prendere nuovamente confidenza con la moto. Per tutto questo, è in ritardo con la preparazione, ma rimane un avversario ostico.

RANDY DE PUNIET – COSTANTE


Qualche acuto, soprattutto in Qatar, ma il rendimento di De Puniet è stato costante con le aspettative: secondo il suo team manager Lucio Cecchinello, «Randy deve lottare nel secondo gruppo, per il quinto, sesto e settimo posto». Risultati, a mio modo di vedere, non così facilmente alla portata del francese, che è comunque un pilota discretamente veloce.

COLIN EDWARDS – COSTANTE

Niente di nuovo anche per Colin,sempre veloce ed efficace durante l’inverno. Ma le gare sono un’altra cosa ed Edwards, in tutti questi anni, non è mai stato capace di sfruttare al meglio il potenziale della sua moto: perché dovrebbe cambiare nel 2010?

MIKA KALLIO – COSTANTE


Fa fatica a migliorarsi, tanto che il suo tempo in Qatar è stato di soli due decimi inferiore a quello della passata stagione. L’anno scorso era partito bene e poi si era un po’ perso e, ancora, fatica a trovare il giusto ritmo.

BEN SPIES – QUASI PRONTO


Ha affrontato la MotoGP nel modo corretto, senza farsi prendere dalla smania di fare tutto e subito. Va passo per passo e va piuttosto forte, anche se nell’ultimo giorno in Qatar è caduto due volte e non è riuscito a trovare un buon ritmo, ma la sensazione è quella di un pilota già quasi pronto per essere protagonista.

ALEIX ESPARGARO – IN CRESCITA


E’ giovane, ha talento e guida benino: sta crescendo, ma la MotoGP è una brutta bestia da domare.

ALVARO BAUTISTA – PRUDENTE


Cerca di non fare errori più che di andare forte, ma i tempi sul giro non sono così male.

MARCO MELANDRI – IN AFFANNO

Dopo un anno di “purgatorio” con la Hayate-Kawasaki (con la quale, non dimentichiamolo, ha conquistato un podio), Melandri era convinto di poter tornare grande protagonista con la Honda. Invece, Marco è in grande affanno, messo in crisi dal telaio e dal motore troppo brusco della RC212V.

HECTOR BARBERA – CONFUSO

Aveva iniziato forte con la Ducati, ottenendo buoni tempi soprattutto a Malesia, nei primi test del 2010. Poi si è perso, incapace di migliorarsi come si aspettava.

HIROSHY AOYAMA – ALTALENANTE

Alterna discrete prestazioni a uscite disastrose, anche lui messo in difficoltà dalle caratteristiche della Honda RC212V.

MARCO SIMONCELLI – LONTANISSIMO


E’ la delusione dei test invernali: va pianissimo (è quasi sempre stato ultimo nei sei giorni di test) e cade molto. Sono le peggiori condizioni per un pilota e Marco dovrà avere nervi di acciaio per uscire da una situazione davvero complicata.
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