GP d'Australia. Tanti buoni motivi per una levataccia

GP d'Australia. Tanti buoni motivi per una levataccia
Giovanni Zamagni
Dall'altra parte del mondo fa un freddo cane e piove a intermittenza tra sprazzi di sole. Marquez riuscirà a conquistare già a Phillip Island? Gli bastano 7 punti più di Lorenzo
17 ottobre 2013

Punti chiave


Dall'altra parte del mondo fa un freddo cane e piove a intermittenza tra sprazzi di sole: come dire, il solito tempo australiano in questo periodo. Il tema principale del GP è, naturalmente, se Marc Marquez riuscirà a conquistare già a Phillip Island il suo primo titolo della MotoGP. Difficile. Anzi probabile. Impossibile. Sicuro. Alla vigilia, ovviamente, si possono solo fare delle ipotesi, tutte valide, tutte sbagliate. E' comunque un buon motivo per mettere la sveglia domenica mattina alle 7 e seguire la MotoGP in diretta. Con 43 punti di vantaggio, Marc deve totalizzare 7 punti in più di Jorge Lorenzo per essere matematicamente campione. Ecco le combinazioni possibili:

- se vince e Lorenzo non arriva secondo;
- se arriva secondo, Lorenzo non fa meglio di quinto e Pedrosa non vince il GP;
- se arriva terzo, Lorenzo non fa meglio di ottavo e Pedrosa non vin eil GP.

Ci sono altre cinque combinazioni, ma tutte decisamente meno realistiche. Se Marquez dovesse centrare il titolo, diventerebbe il primo debuttante a riuscirci dal 1978, dai tempi di Kenny Roberts: un evento, quindi, da libro dei primati. Impossibile pensare di perderselo in diretta. Tra l'altro, per aggiungere record su record, Marquez diventerebbe a 20 anni e 245 giorni il più giovane iridato della storia della massima cilindrata: altro buon motivo per alzarsi presto domenica mattina. Ma non è l'unico, ce ne sono altri.


LORENZO VUOLE VINCERE

A cominciare dalla voglia di Jorge Lorenzo di rinviare la festa del connazionale. "Qui, negli scorsi, Lorenzo è sempre andato fortissimo, il più veloce di tutti dopo Stoner" è la corretta analisi di Marquez, assolutamente tranquillo. "A me non interessa vincere il titolo qui, basta vincerlo", commenta sereno e serafico come sempre. A Phillip Island, effettivamente, Lorenzo è super competitivo, anche se nel 2011, proprio nel disperato tentativo di tenere ancora aperto il mondiale (poi conquistato da Stoner) cadde nel warm up, dovendo poi rinunciare al GP per un infortunio a una mano.
"Questa pista dovrebbe essere più favorevole rispetto alle ultime due, ma il campionato è ormai chiuso al 99,9%" è la condivisibile analisi del campione della Yamaha. Ma la sua voglia di battere Marquez merita la sveglia alle 7.
Dani Pedrosa
Dani Pedrosa


PEDROSA VUOLE BATTERE MARQUEZ

Ormai completamente fuori dai giochi, Dani Pedrosa corre con un solo obiettivo: arrivare davanti al compagno di squadra. Il perentorio successo di Sepang ha ridato il sorriso a Dani, che a Phillip Island, nel 2012, cadde nel tentativo di tenere testa all'imbattibile Casey Stoner. Ma questo Pedrosa è ancora più determinato di quello dell'anno scorso e non avendo assolutamente nulla da perdere diventa un pilota difficilissimo da battere. Merita un'alzataccia mattutina.


ROSSI SEMPRE PIU' VICINO

Gli ultimi GP hanno confermato la crescita costante di Valentino Rossi, sempre più competitivo e vicino a "quei tre là" sia in prova sia in gara. Valentino è l'unico pilota in attività ad aver vinto in MotoGP a Phillip Island, dove ha anche conquistato due titoli iridati (2001 e 2004), "i più belli della mia carriera". Come dice Pedrosa, "i favoriti sono sempre gli stessi", riferendosi naturalmente a se stesso, Marquez e Lorenzo, ma la speranza è di vedere un Valentino quanto meno in lotta per il podio. Se così sarà, non si può non alzarsi presto domenica mattina.


CRUTCHLOW, BAUTISTA E TUTTI GLI ALTRI

Senza dimenticarsi di Cal Crutchlow, Alvaro Bautista e di tutti gli altri campioni della MotoGP: vale la pena perdere qualche ora di sonno.
Casey Stoner
Casey Stoner


ALTRE NOTIZIE

- Stefan Bradl, operato sabato notte alla caviglia destra, è stato giudicato "fit" per le prove: questo vuol dire che il tedesco del team LCR proverà a disputare il GP. "Vediamo quanto mi fa male la caviglia, poi decideremo il da farsi" ha detto Bradl.

- Il team Martinez ha annunciato l'accordo con la Honda per il 2014: in sella alla Production Racer (che si annuncia molto competitiva) salirà sicuramente Nicky Hayden e un secondo pilota ancora da decidere. Un bel colpo per Martinez e Hayden, una pessima notizia per l'Aprilia che rischia di sparire completamente dal motomondiale.

- Casey Stoner sarà grande protagonista del fine settimana di Phillip Island: presenterà la sua biografia; farà un giro di pista in sella a una Honda insieme ad altri grandi piloti australiani come Mick Doohan e Wayne Gardner; sarà il 20esimo pilota a entrare nella "Hall of Fame" della MotoGP.