Superbike. Rea sorprende nel primo giorno di prove ad Aragon

Superbike. Rea sorprende nel primo giorno di prove ad Aragon
Carlo Baldi
Il pilota della Honda si conferma al primo posto davanti a Sykes e a Davies. Buon esordio della Bimota. Canepa ancora primo delle Evo | C. Baldi, Aragon
11 aprile 2014

Punti chiave

Non era il favorito della vigilia ed i tempi sono ancora abbastanza alti, ma Rea oggi si è messo tutti alle spalle, dimostrando che il lavoro che lui e la sua squadra stanno facendo sulla nuova CBR e sull’elettronica sta avendo successo. I sui avversari però non stanno a guardare, primo tra tutti Sykes che lo segue a poco più di due decimi. Sorprende sino ad un certo punto il terzo posto di Davies perché sappiamo che quella di Aragon è la pista preferita dall’inglese e la sua Panigale è cresciuta molto anche in velocità massima e questo consente a Chaz e a Giugliano, quinto posto per lui, di non perdere troppo terreno nei confronti delle quattro cilindri. Baz si conferma nelle prime posizioni a conferma che quest’anno le Kawasaki da battere sono due e non solo più una.

Melandri e Guintoli chiudono al sesto e settimo posto
, ma sono entrambi contenti del lavoro svolto. Nessuno dei due ha puntato al tempo sul giro, tanto che nell’ultima sessione non hanno montato la gomma tenera. E se con quella da gara hanno ottenuto queste posizioni, domani in Superpole saranno certamente protagonisti. Un poco in ombra le Suzuki con Laverty ottavo e Lowes undicesimo dietro ad un ottimo Canepa. Il pilota del team Althea si è confermato il primo delle Evo ed è stato l’unico di questa categoria a scendere sotto il muro dei due minuti.

Anche Elias termina dietro a Canepa e sulla pista di casa spera di poter fare decisamente meglio domani e domenica. Corti e la sua MV sono tredicesimi davanti a Camier. L’inglese della BMW non ha forzato e ha lavorato per migliorare il suo feeling con la S1000RR e con il suo nuovo team. Le due Kawasaki Evo di salom e Guarnoni precedono la Bimota di Badovini. I risultati ottenuti da Ayrton e dal suo team sono stati superiori alle aspettative considerando che la moto è al suo primo vero test in pista. Il lavoro da fare è ancora molto, ma l’inizio è senza dubbio positivo. Michel Fabrizio lotta con la sua condizione fisica non ancora al meglio e con il set up della sua Kawasaki, così come Scassa che lo segue in classifica.


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