Lorenzo in Yamaha. E gli altri piloti?

Lorenzo in Yamaha. E gli altri piloti?
Giovanni Zamagni
L'annuncio di Lorenzo in Yamaha getta un primo raggio di luce su team e piloti del 2013. Chi sarà la seconda guida Yamaha? Honda sceglierà due piloti spagnoli? E se Valentino decidesse di rimanere in Ducati? | G. Zamagni
13 giugno 2012

Punti chiave


L’aveva detto: “Voglio chiudere la mia carriera in Yamaha”. Jorge Lorenzo è stato di parola: altri due anni di contratto con la Casa di Iwata a, presumibilmente, 7-8 milioni di euro a stagione (più i premi). Una bella cifra, certo, ma se Lorenzo fosse andato in HRC, dove, dopo il ritiro di Stoner lo aspettavano come manna dal cielo, avrebbe guadagnato anche di più. Ma alla strada nuova, seppure affascinante, Lorenzo ha preferito quella vecchia, privilegiando il lato umano e tecnico, sorprendendo per la velocità della decisione: nel 2010 era stato l’ultimo tra i grandi a sistemarsi, perdendo anche forza contrattuale (a livello economico), questa volta è stato il primo, pur essendo il pezzo forte del “mercato”.


COSA CAMBIA?


Sistemato Lorenzo, cosa cambia in prospettiva 2012? Molto, anche se le trattative di tutti gli altri piloti non sono così avanzate e al momento si possono solo fare delle ipotesi basate non su fatti ma su sensazioni e chiacchiere. Difficilmente a fianco di Jorge ci sarà ancora Ben Spies: per l’americano saranno decisive le prossime gare a cominciare da quella di domenica a Silverstone, tracciato particolarmente favorevole a Ben. L’inizio del campionato di Spies è stato deludente, sicuramente ben al di sotto delle aspettative e anche se per la Yamaha è importante il mercato americano, in questo momento il suo posto è fortemente a rischio, insidiato dai due piloti del team Yamaha satellite Tech3. Chi è favorito tra Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow? Difficile rispondere in questo momento, anche se Crutchlow pare fortemente tentato dalla Ducati, interessata al pilota inglese. “Sto studiando l’italiano per il 2013” ha scherzato, ma non troppo Cal in un’intervista televisiva, facendo chiaramente capire di avere avuto più di un

Impensabile, a questo punto, che Valentino Rossi possa tornare in Yamaha

contatto con la Casa di Borgo Panigale. Per quanto riguarda Dovizioso, la possibilità di affiancare Lorenzo nella prossima stagione è concreta, ma, al momento, ancora in fase embrionale. Altre alternative a questi tre nomi per il secondo posto nel team ufficiale Yamaha non se ne vedono ed è impensabile, a questo punto, che possa tornare Valentino Rossi, soprattutto per una questione economica, anche se Valentino a Barcellona ha dichiarato di non aver problemi per una eventuale riduzione d'ingaggio.


HONDA TUTTA SPAGNOLA


La decisione di Lorenzo e le parole di Shuhei Nakamoto, responsabile in pista della HRC – «Per Valentino Rossi c’è posto, eventualmente, solo in un team Honda satellite» – sembrano il preludio di un team tutto spagnolo, con Dani Pedrosa e Marc Marquez, per il quale verrà quasi certamente annullata la regola che prevede che un debuttante in MotoGP non possa correre il primo anno in un team ufficiale. Se così sarà, rimarrà una sola Honda libera, quella del team Gresini, perché Lucio Cecchinello ha già
Cal Crutchlow
Cal Crutchlow

un’opzione con Stefan Bradl per il 2013, opzione che verrà certamente rinnovata, a meno che la HRC non imponga a Lucio di “cedergli” il tedesco. Per quanto riguarda Fausto Gresini, il futuro è al momento incerto e ancora tutto da definire, ma un arrivo di Rossi, seppure affascinante, sembra piuttosto complicato.


ROSSI: QUALE FUTURO?


Quale sarà quindi il futuro di Rossi? Difficile dirlo adesso. Da qualche tempo, Valentino ripete più insistentemente che vuole provare a vincere questa sfida con la Ducati e gli ultimi, piccoli progressi sembrano farlo credere di più nel progetto Desmosedici. Ma è anche evidente che se Rossi trovasse un’alternativa valida e competitiva la prenderebbe al volo, perché a 34 anni (nel 2013) non avrebbe più molto tempo per provare a tornare a vincere gare e titolo iridato. Come già sottolineato più volte, saranno decisivi gli sviluppi della GP12 che arriveranno a Laguna Seca, quando si potrà capire meglio il potenziale futuro della rossa a due ruote: difficilmente il futuro del nove volte iridato si deciderà prima di allora.