Test SBK 2023. Qual è il vero Danilo Petrucci? Quello di Jerez o quello di Portimao?

Test SBK 2023. Qual è il vero Danilo Petrucci? Quello di Jerez o quello di Portimao?
Carlo Baldi
Nei test di Jerez Petrucci è stato subito veloce mentre in quelli di Portimao è precipitato in fondo alla classifica. Analizziamo le sue difficoltà nell’adattarsi alla Panigale V4R versione 2023
6 febbraio 2023

La presenza di Danilo Petrucci in Superbike mi fa molto piacere. Lo conosco da quando era un ragazzo e correva nelle categorie Stock, e quindi per me è come se fosse tornato a casa. L’ho seguito attentamente nei test di Jerez e in quelli di Portimao, che hanno avuto un andamento e un esito completamente differente per il pilota del Barni Spark Racing Team.

Al di la dei riscontri cronometrici, in Spagna Danilo mi ha stupito per essere andato subito forte con la Panigale V4R in versione 2022. Anche se qualcuno pensa il contrario, la Superbike non è una categoria facile, e per chi come lui non ci ha mai corso ci vuole del tempo per trovare il modo giusto di lavorare con la propria squadra, e per conoscere la propria moto e gli avversari. Per questo nel suo primo test sono stato piacevolmente sorpreso nel vederlo subito così vicino alle prime posizioni.

Nelle sue dichiarazioni l’ex pilota MotoGP affermò di essersi trovato bene con il team e con la moto “Ho trovato un buon feeling con la V4, forse anche perché questa pista la conosco molto bene - questo il Petrucci pensiero in Andalusia - Il lavoro da fare è ancora molto e ci sono alcuni aspetti che vanno approfonditi, sia sulla moto che nel mio stile di guida, ma sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto”.

Dichiarazioni completamente diverse invece quelle che il ternano ha rilasciato dopo i test di Portimao: “Abbiamo fatto tanta fatica. Nonostante il mio impegno e quello della squadra, non sono mai riuscito a trovarmi bene sulla moto in versione 2023. Non riesco a guidare come vorrei, e ho problemi con l’erogazione della nuova V4”. I suoi tempi sul giro hanno purtroppo confermato il tutto.  

Evidentemente la pista di Jerez, completamente diversa da quella di Portimao, aveva nascosto problemi che sono emersi in Portogallo, e le difficoltà sono state accentuate dalla V4 2023.

Facciamo un passo indietro e torniamo a Jerez. I primi a salire sulla nuova Ducati sono stati ovviamente i due ufficiali Bautista e Rinaldi. A sorpresa entrambi hanno affermato di non aver trovato grandi differenze tra la vecchia e la nuova Panigale. “Se non mi avessero detto che era quella nuova - disse l’italiano - quasi non me ne sarei accorto”. Ma allora perché sia Petrucci che Axel Bassani a in Portogallo hanno avuto tanti problemi, soprattutto d’erogazione, se le due moto sono simili?

Per chiarire l’enigma abbiamo parlato con i tecnici del Team Aruba.it che ci hanno spiegato le differenze tra le due moto. In pratica, grazie agli interventi effettuati sul motore e al nuovo impianto di scarico, l’erogazione del motore è più fluida e la moto meno nervosa. “Forse alcuni piloti nemmeno se ne accorgono - il parere del Team manager Serafino Foti - ma possono guidare meglio, e questo è stato confermato dai dati che abbiamo raccolto e dal cronometro”.

Con un motore più fluido sia Bautista che Rinaldi si sono trovati subito a loro agio. Soprattutto lo spagnolo che, pur non essendo mai stato uno specialista del giro secco, ha ottenuto un crono vicino a quelli della MotoGP.

Uno dei motivi (non l’unico) per il quale Alvaro è velocissimo con la V4 è che raddrizza la moto ancora ad interno curva, aprendo così il gas prima degli altri. Una particolarità dovuta alle sue grandi capacità di guida e anche al suo peso, che gli permette di alzare la moto prima degli altri senza per questo uscire dalla traiettoria ideale. La fluidità di erogazione della Panigale 2023 accentua queste sue caratteristiche.

Tornando a Petrucci, a Portimao Danilo ha parlato proprio di problemi di erogazione. Probabilmente l’ancora scarsa conoscenza della moto e la diversa erogazione rispetto alla V4 provata a Jerez, unite alla sua stazza fisica (così facciamo contento anche Redding. nda) gli creano dei problemi che Danilo dovrà risolvere, lavorando sul setting e sul suo modo di guidare questa Ducati SBK. Determinante sarà il contributo della sua squadra. Dopo alcuni anni senza risultati, la squadra di Marco Barnabò ha ora la possibilità di riemergere ad alti livelli, ma dovrà dimostrare di poter aiutare concretamente il suo nuovo pilota ad esprimere tutte il proprio potenziale.

Per quanto riguarda invece Axel Bassani, le difficoltà potrebbero derivare dal differente impianto di scarico utilizzato dal Team Motocorsa rispetto alle altre squadre Ducati. Anche in questo caso saranno i tecnici della squadra di Lorenzo Mauri a dover aiutare il giovane pilota di Feltre.