SBK, Pere Riba: “Rea non ha utilizzato gomme da tempo”

SBK, Pere Riba: “Rea non ha utilizzato gomme da tempo”
Carlo Baldi
Le dichiarazioni del Crew Chief KRT valorizzano le prestazioni di Jonathan Rea nei test di Jerez ed evidenziano i miglioramenti della ZX-10RR con l’aiuto di Showa e KMC
20 dicembre 2021

Con i tempi dei test non si vince niente e a volte i riscontri cronometrici delle prove lasciano un po il tempo che trovano, ma in alcuni casi possono invece rivelare il valore (positivo o negativo) del lavoro svolto dalle case e dai team. E’ il caso di Jonathan Rea e della Kawasaki nei recenti test di Jerez. La casa di Akashi ha molte colpe nella difficile stagione del sei volte campione del mondo, che alla fine si è dovuto accontentare della seconda posizione in campionato.

Alla prova dei fatti la nuova ZX-10RR 2021 non ha tenuto il passo della Yamaha R1 o della Ducati Panigale V4. Come lo stesso Rea ha affermato più volte, rispetto alla versione precedente la nuova Ninja è cambiata solo nell’aerodinamica e (in parte) nell’elettronica. Il motore è rimasto lo stesso (nuovi pistoni) e questo ha fatto si che la FIM non lo considerasse come nuovo, e non gli concedesse quindi i 500 giri in più dichiarati dalla casa giapponese. Di conseguenza dopo aver svolto tutti i test invernali sfruttando la maggiorazione degli rpm, il nordirlandese non solo in campionato si è ritrovato con lo stesso numero di giri della passata stagione, ma anche con una moto adattata al un maggior numero di rpm poi vietati dalla FIM. Questo ha condizionato l’intera sua stagione. In vista del 2022 e consapevoli della grande voglia di rivincita del Cannibale (il cui contratto con la Kawasaki scade alla fine del 2022) è  quindi logico attendersi una pronta reazione della casa giapponese, che come sappiamo è impegnata in forma ufficiale “soltanto” nei mondiali delle derivate dalla serie.

I primi test invernali svolti da Alex Lowes e da Rea hanno confermato che in Giappone non sono rimasti a guardare, e (al momento) sono intervenuti sul telaio e sulla parte elettronica della loro moto. A questo va aggiunto il lavoro dei due partner tecnici Showa e KMC. Il risultato è che con gomme da gara Jonny ha fermato i cronometri sul tempo di 1’38”831. Per comprendere il valore del suo risultato basti considerare che il record della pista appartiene a Bautista con 1’39”004 tempo stabilito con la Ducati V4 nella gara sprint del 2019, mentre il giro veloce della pista andalusa è dello stesso Rea, che sempre nel 2019 in Superpole, e quindi con gomme da qualifica, ha fatto segnare un fantastico 1’38”247. Come ha dichiarato Pere Riba al termine dei test di Jerez, il sei volte campione del mondo non ha utilizzato gomme morbide e di conseguenza il suo 1’38”831 deve essere accostato più al record della pista che non al giro veloce. Di conseguenza Rea è stato più veloce di due decimi rispetto al “magico” Bautista di inizio 2019.

La pista spagnola piace molto a Rea, che ci ha spesso girato con tempi molto vicini a quelli delle MotoGP, ma questo non toglie valore non solo al lavoro che il pilota e la squadra hanno svolto nelle recenti prove, ma anche a quello dei tecnici della Kawasaki evidentemente intenzionata a riprendersi la corona di campione del mondo.

Ecco le dichiarazioni di Jonathan Rea e Pere Riba riportate dal comunicato ufficiale KRT

Jonathan Rea: “Sono stati due giorni davvero divertenti. Abbiamo strutturato il test per provare il primo giorno, quindi abbiamo avuto un giorno libero per far lavorare i meccanici sulla moto ed abbiamo ripreso il ​​terzo giorno. Abbiamo avuto molte buone informazioni e sono davvero felice del lavoro svolto dal team, da Showa e da KMC che ringrazio per il loro continuo duro lavoro nel portare nuove parti da testare. Mi sono divertito molto sulla moto e siamo riusciti a completare tutto il programma che ci eravamo prefissati. A gennaio cercheremo di valutare e migliorare alcuni elementi. Il meteo è stato ottimo a Jerez ed abbiamo potuto girare molto. Ad essere onesti, questo test è stato piuttosto impegnativo dal punto di vista mentale perché ho lavorato molto ed ero stato fermo per un po' di tempo. Non vedo davvero l'ora di tornare a casa ora e trascorrere il Natale con la mia famiglia ed avere un po' di tempo libero. Voglio ricaricarmi prima di tornare ad impegnarmi nel mio allenamento invernale. Non vedo l'ora che arrivi il prossimo test a gennaio".

 

Pere Riba (Crew Chief di Jonathan Rea): “Il test è stato positivo e per tre giorni il tempo è stato buono. Ci siamo concentrati inizialmente sul telaio, confrontando diversi elementi con un buon risultato. Johnny ci ha fornito informazioni e commenti molto validi e precisi e questo ci ha aiutato molto a sviluppare la moto e a capire quale direzione prendere. Il primo giorno abbiamo provato qualcosa di nuovo portatoci da Showa, e Johnny è stato molto contento di questi nuovi componenti. Il secondo giorno abbiamo analizzato tutto e ci siamo preparati per provare di nuovo il terzo giorno. Abbiamo dieci giorni di test durante tutto l'anno e quindi dobbiamo risparmiarne alcuni per i prossimi test. Nell'ultimo giorno ci siamo concentrati maggiormente sul lato motore perché KMC ha lavorato duramente per inviarci del nuovo materiale per il 2022. Ci siamo concentrati sul motore e sulla frizione ed anche in questo caso il responso di Johnny è stato favorevole. Il ritmo in termini di tempi sul giro è stato molto veloce e non abbiamo utilizzato gomme da qualifica. Onestamente sono molto contento e felice di ave concluso questi test in questa direzione perché Johnny stava “parlando” molto a fondo con la sua moto e si divertiva a guidarla. Questo è molto importante”.