SBK. Lowes è il più veloce nella prima giornata di test a Phillip Island

SBK. Lowes è il più veloce nella prima giornata di test a Phillip Island
Carlo Baldi
Nei minuti finali Lowes fa segnare il miglior tempo della giornata e precede Rea ed Haslam. Giugliano cade ed è a Melbourne per accertamenti | C. Baldi, Phillip Island
16 febbraio 2015

Prima giornata di test ufficiali a Phillip Island per i piloti del mondiale Superbike, che hanno a disposizione le giornate di oggi e di domani per prepararsi al meglio al primo round del campionato 2015, che si disputerà sulla pista australiana dal 20 al 22 Febbraio.

 

La sessione del mattino

Pronti via e questa mattina nel primo turno di prove Jonathan Rea ha messo tutti in fila. A meno di quattro minuti dal termine il pilota della Kawasaki ha fermato i cronometri sul tempo di 1’31”633, strappando così la leadership della classifica provvisoria al compagno di squadra Tom Sykes, staccandolo di soli 98 millesimi. Il dream team Kawasaki ha quindi messo subito in chiaro quali siano le proprie intenzioni, ma Davide Giugliano ha confermato di avere tutte le carte in regola per mettere il bastone tra le ruote ai due inglesi. L’italiano della Ducati si è piazzato al terzo posto, a soli tre decimi. Buone notizie arrivano dal box Aprilia dove c’è soddisfazione per il quarto posto di Haslam ed il quinto di Torres. La RSV4 che nei test di Jerez non aveva brillato, qui si è dimostrata subito molto competitiva anche con Torres, al debutto in Superbike.

 Sesto posto per De Puniet, primo dei piloti Suzuki, ma autore di un high side a due minuti dal termine della sessione, che ha costretto la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Nulla di grave per Randy, che lamenta però dei dolori alla schiena. Dietro al transalpino ha chiuso la Ducati ufficiale di Davies. L’inglese, autore lo scorso anno del record della pista australiana (1’30”949) ha preceduto la Panigale privata di Terol e la seconda Suzuki, quella di Lowes.

 

Sylvan Guintoli
Sylvan Guintoli


Solo undicesimo il campione del mondo Sylvan Guintoli, ancora dolorante per i postumi della brutta caduta nei test di Gennaio a Jerez, ha comunque fatto meglio di Salom e di un sorprendente Camier, che ha portato in pista la nuova F4 della MV, che rappresenta un’evoluzione della moto che lo scorso anno ha debuttato in Superbike con Claudio Corti. VD Mark ha sfruttato il turno per lavorare con i suoi tecnici all’elettronica della sua CBR ed ha chiuso in tredicesima posizione, davanti ad un sorprendete Canepa che con il tempo di 1’33”400 ha migliorato di un secondo e mezzo il miglior tempo e ha fatto meglio delle due Ducati private di Mercado e Baiocco. Ma mentre il pilota del team Althea aveva già corso sul tracciato australiano sia in Supersport che in Superbike, per l’argentino del team Barni quello di oggi è stato un debutto assoluto. Diciassettesimo Pegram, davanti a Roman Ramos, che ha portato al debutto in Superbike il team GoEleven. Le due wild card australiane Walter e Metcher, entrambi su Kawasaki, hanno terminato la sessione rispettivamente al diciannovesimo ed al ventesimo posto, mentre Barrier, inizialmente alle prese con problemi di elettronica poi risolti, si è dovuto accontentare della ventunesima piazza davanti ai due piloti di Grillini, Barragan e Ponsson ed ai due piloti ungheresi Rizmayer e Toth.

 

Davide Giugliano
Davide Giugliano


La sessione del pomeriggio

Dopo otto minuti dall’inizio del turno, Giugliano è stato vittima di un high side alla curva 11. Il pilota della Ducati è ricaduto sulla schiena ed è stato portato prima al centro medico del circuito e successivamente all’ospedale di Melbourne, per accertamenti. Sembra non vi siano conseguenze, visto tra l’altro che Davide era in grado di camminare autonomamente, ma siccome ha avvertito del dolore alla schiena la sua squadra ha preferito si sottoponesse a controlli più accurati. Rispetto alla mattina la temperatura è stata più alta (asfalto da 29 a 37 gradi) ma questo non ha impedito alla maggior parte dei piloti di migliorarsi.


Nei minuti finali, quando sembrava che il crono stabilito in mattinata (1’31”663) bastasse a Rea per mantenere la leadership, Lowes ha ottenuto un 1’31”332 che lo ha proiettato in testa alla classifica. Rea non ha fatto meglio rispetto alla sessione del mattino, ma ha mantenuto la seconda piazza nonostante Haslam, Sykes e Torres siano invece riusciti a migliorarsi e a concludere rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto finale, sopravanzando Giugliano, fermo in sesta posizione. Anche Davies si è migliorato, ma non è andato oltre la settima posizione.

Un dolorante De Puniet ha pagato la caduta di questa mattina ed è rimasto nel suo box
nella speranza di stare meglio nella giornata di domani. La top ten è stata completata da VD Mark e da Terol. Buone le prestazioni di Salom e di Camier, undicesimo e dodicesimo in classifica, con la Kawasaki privata di Pedercini e la rinnovata MV F4 che sembra notevolmente più competitiva rispetto alla versione 2014. Il campione del mondo Guintoli ha concluso al tredicesimo posto.

Sylvain non è ancora al 100% a causa della caduta di Jerez e quindi oggi non ha voluto forzare, ma è fiducioso di poter dare il massimo nel weekend di gare. Canepa porta al quattordicesimo posto la EBR, un risultato che lo scorso anno sembra assolutamente proibitivo per la bicilindrica made in USA. Baiocco è quindicesimo davanti a Barrier, che superati i problemi di elettronica di questa mattina ha risalito la classifica, precedendo Mercado, la wild card Metcher e le Kawasaki di Ramos e dell’altra wild card Walters.


Con un colpo di reni Lowes ha chiuso in testa questa prima giornata di test, ma i piloti che hanno mostrato di potersi esprimere stabilmente ai massimi livelli sono stati i due Kawasaki ufficiali Rea e Sykes ed i due Aprilia Haslam e Terol. Non giudicabile la Ducati, tagliata fuori dalla caduta che ha tolto di mezzo un Giugliano, che si sarebbe certamente potuto inserire nella top five, visto quanto aveva mostrato di saper fare questa mattina. Un poco sottotono Chaz Davies.
 

Jordi Torres
Jordi Torres


Kawasaki ed Aprilia sugli scudi quindi, ma con le Ducati comunque molto vicine ed una Suzuki che vorrebbe ripetere con Lowes la vittoria dello scorso anno (rivelatasi poi un fuoco di paglia) ottenuta da Laverty. La Honda non può ancora contare sul miglior Guintoli, ma il giovane VD Mark sta bruciando le tappe. Terol è apparso il migliore delle Ducati private, in continuo e costante miglioramento. Salom porta in alto la Kawasaki di Pederciin mentre Canepa e Camier sembrano essere i piloti giusti per EBR e MV. Per quanto riguarda i giovani e debuttanti Barrier e Mercado, hanno bisogno di più tempo, ma stanno lavorando bene, supportati da due ottime squadre.

 

CLASSIFICA

Classifica combinata del due sessioni

  1. Lowes (Suzuki) 1’31”322

  2. Rea (Kawasaki) 1’31”663

  3. Haslam (Aprilia) 1’31”692

  4. Sykes (Kawasaki) 1’31”753

  5. Torres (Aprilia) 1’31”783

  6. Giugliano (Ducati) 1’31”948

  7. Davies (Ducati) 1’32”114

  8. De Puniet (Suzuki) 1’32”402

  9. VD Mark (Honda) 1’32”408

  10. Terol (Ducati) 1’32”425

  11. Salom (Kawasaki) 1’32”588

  12. Camier (MV) 1’32”885

  13. Guintoli (Honda) 1’32”891

  14. Canepa (EBR) 1’33”124

  15. Baiocco (Ducati) 1’33”477

  16. Barrier (BMW) 1’33”497

  17. Mercado (Ducati) 1’33”565

  18. Metcher (Kawasaki) 1’34”382

  19. Ramos (Kawasaki) 1’34”577

  20. Walters (Kawasaki) 1’34”637

  21. Pegram (EBR) 1’35”006

  22. Barragan (Kawasaki) 1’35”754

  23. Rizmayer (BMW) 1’36”500

  24. Ponsson (Kawasaki) 1’36”607

  25. Toth (BMW) 1’36”873