SBK 2026. Motocorsa prova a far cambiare idea a Rea, ma la sua decisione non cambia

I have a dream. Appassionato, ex pilota, con il cuore rosso Ducati, Lorenzo Mauri aveva un grande sogno: far correre Jonathan Rea sulla sua Panigale V4. Da quando aveva saputo del ritiro del sei volte campione del mondo, ha provato a realizzarlo, studiando un progetto ben articolato al quale Ducati aveva dato il benestare e glielo ha sottoposto ieri qui, al Motorland Aragon. Jonny ha gradito l’interessamento del manager lombardo, ma ormai la decisione è stata presa e il sogno resterà tale.

Da quando nel 2020 è approdato nel WorldSBK, il Motocorsa Racing Team ha cercato di puntare sui giovani e l’obiettivo resta ancora quello. Il “progetto Rea” avrebbe portato a due il numero dei piloti della squadra italiana. Coinvolgendo sponsor e non solo, Mauri lo ha studiato in tutti i dettagli prima di sottoporglielo, ma Jonny ha detto no: ormai la decisione è stata presa. Il guerriero è stanco ed ha deciso di cambiare vita.

L’idea di Mauri era certamente intrigante e rappresentava una sfida che per un attimo ha fatto vacillare la decisione di appendere il casco al chiodo, ma Rea è un uomo intelligente e come mi aveva detto anche durante l’ultima intervista che gli avevo fatto non era questione di moto o di team: vuole fermarsi, riordinare le idee e decidere del suo futuro.

Le proposte non gli mancano, anche da parte di case ufficiali, ma quelle che sta prendendo in considerazione non prevedono un ritorno alle competizioni, se non magari come wild card, magari nell’endurance. “Non ho ancora le idee chiare – mi ha confidato – e al momento voglio solo godermi la famiglia e staccare la spina. Poi vedremo…..”