SBK 2025. Intervento chirurgico per Rea, che sarà tester e testimonial Honda

SBK 2025. Intervento chirurgico per Rea, che sarà tester e testimonial Honda
Jonny si è sottoposto ad un intervento al ginocchio infortunato a Jerez ed ha raggiunto un accordo con la Honda che lo utilizzerà come tester e testimonial, e gli farà disputare la 8h di Suzuka.
31 ottobre 2025

Jonathan Rea si è sottoposto questa mattina ad un intervento chirurgico al ginocchio destro infortunato a Jerez, effettuata dal dottor Pooler Archibald del Kings Bridge Privat Hospital di Belfast nell’Irlanda del Nord. L’intervento è perfettamente riuscito ed ora Jonny è atteso da un periodo di riposo ed in seguito potrà dedicarsi alla sua passione: il motocross.

Però non avrà molto tempo da dedicare al fuoristrada, in quanto a giorni Honda comunicherà di aver raggiunto un accordo con il sei volte campione del mondo come tester e come testimonial.

Come sappiamo Rea ha iniziato la propria carriera nel 2008 nel WorldSSP e l’anno successivo nel WorldSBK proprio con il Team Ten Kate Honda, con il quale ha ottenuto 3 vittorie e 6 podi in Supersport e 15 vittorie e 42 podi in Superbike. Nessuno dopo di lui ha ottenuto questi risultati sulla CBR.

Negli ultimi incontri che ho avuto con lui mi era sempre apparsa chiara la sua intenzione di non voler prendere decisioni a breve termine, ma di voler prima tornare a casa e, assieme alla sua famiglia (così come ha sempre fatto), decidere del suo futuro.

“Di certo non disputerò un altro campionato, non voglio essere più impegnato a tempo pieno, però non mi dispiacerebbe lavorare per un’azienda produttrice e fare qualche gara prestigiosa, come ad esempio la 8h di Suzuka. Per il momento voglio solo tornare a casa, riposarmi e a mente fredda decidere cosa fare in futuro”. Queste le sue parole.

Inizialmente, dopo aver rifiutato una proposta da parte della BMW, tutto faceva pensare che quell’azienda potesse essere la Yamaha, ma evidentemente l’offerta della Honda è stata una di quelle alle quali non si può dire di no e che è meglio non farsi scappare. Da qui la decisione di firmare un accordo che lo impegnerà come tester, ma anche come testimonial, e che gli permetterà di esaudire il sogno di correre ancora una volta nella gara di endurance giapponese, che ha già vinto nel 2012 con la Honda e nel 2019 con la Kawasaki.

Da parte sua la casa produttrice più grande al mondo non ha solo bisogno di un pilota esperto che riesca a mettere insieme il puzzle nel quale si è tramutato il proprio progetto Superbike, e di dare finalmente un senso agli importanti investimenti dedicati al Team HRC, ma anche di legare la propria immagine a chi in Superbike ha vinto tanto, ed ha già corso con la moto di Tokio.

In realtà Rea non è mai stato un grande tester, come possono testimoniare i tecnici che hanno lavorato con lui, e come confermano i nomi dei piloti che sia in Honda che in Kawasaki gli hanno fatto da compagni di squadra: tutti piloti che potevano testare quei componenti che poi Jonny spremeva e sfruttava in gara. Dategli una moto e lui la porterà al massimo delle prestazioni. Nient’altro (e scusate se è poco). Ovviamente con gli anni la sua esperienza e la sua sensibilità di guida sono cresciute, e quindi a Tokio sperano che il sei volte campione del mondo possa aiutare Il team HRC Superbike a raggiungere quei risultati che sino ad ora non sono arrivati.

Basti pensare che dal 2014, quando Jonny ha lasciato la CBR per la Ninja, ad oggi Honda ha vinto soltanto una volta, nel 2016 sotto la pioggia di Sepang con il compianto Niki Hayden.

 

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