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Il nono round del WorldSBK che si è disputato a Magny-Cours in Francia ha visto l’ennesimo dominio di Toprak Razgatlioglu e della BMW, con numeri impressionanti di vittorie. Bulega punta l’indice contro i progressi della BMW e non fa cenno dei mancati miglioramenti della sua Panigale V4. Nicolò è apparso stanco e preoccupato. Stanco perché come sempre ha dato tutto, preoccupato perché sono ormai quattro round che non riesce nemmeno ad avvicinarsi al suo avversario nella lotta per un titolo mondiale, che per ora è lontano solo 39 punti, ma che sembra sempre più irraggiungibile.
BMW ha reagito alla grande ai problemi di inizio stagione, mentre Ducati non ha fatto nulla per aiutare Bulega a colmare il divario che si è creato tra le due moto.
Ducati non può o non vuole? Non può perché la Panigale V4 è “arrivata” o non vuole perché è già concentrata sulla nuova versione 2026?
Le dichiarazioni del dopo gara sono state contrastanti e se da una parte Bulega denunciava l’impossibilità di tenere il passo della moto tedesca in uscita di curva e faceva rimarcare le velocità massime di Razgatlioglu e di Van der Mark, dall’altra era il turco ad affermare che è lui a non riuscire a tenere la ruota di Bautista nell’allungo. Ovviamente ognuno tira l’acqua al proprio mulino. Bulega ha giurato di non mollare, mentre chi sembra aver già mollato è Alvaro Bautista. Basti pensare che negli ultimi cinque round Razgatlioglu ha conquistato 305 punti, Bulega 232, Petrucci 153 3 lo spagnolo solo 58. Pur con l’alibi dell’odiosa penalizzazione sul peso, i punti conquistati dal pilota ufficiale Ducati sono troppo pochi.
Speriamo che Barni abbia fatto la scelta giusta.
E parlando di mercato ci si attendono grandi cambiamenti in casa Honda nel 2026, soprattutto a livello decisionale. In sostituzione di Iker Lecuona, passato in Ducati Aruba, e di Xavi Vierge per ora a piedi (ecco un altro pilota che meriterebbe una buona moto) arriveranno Jake Dixon dalla Moto2 e, a quanto pare, il thailandese Somkiat Chantra dalla MotoGP.
Per quanto riguarda la squadra ufficiale BMW si fa il nome di Pol Espargarò e sarebbe un bell’acquisto non solo per la casa tedesca ma per tutto il campionato.
Unpo sguardo in casa del Team GoEleven per vedere che si avvicina la conferma dell'ingaggio di Dominque Aegerter, anche se Andrea Iannone, che in questi due anni non ha risparmiato critiche alla squadra piemontese, ha ultimamente teso una mano al Team di Gainni Ravello, che però da parte sua ha già annunciato che non correrà più con il pilota di Vasto, che al momento non ha estimatori.
Can Oncu ha provato a Cremona la Yamaha R1 SBK e sembra che i suoi tempi sul giro siano stati buoni. Il suo talento (così come la sua giovane età) non si discutono, ma resta il punto interrogativo sulla sua maturità sportiva che, anche a causa di gare come quella che ha disputato domenica in Francia, non sembra sufficiente per il passaggio alla classe maggiore. A beffare il turco a poche curve dalla fine è stato Stefano Manzi che passerà a pieno diritto nel Team GRT e che sta facendo di tutto per arrivarci da campione del mondo.
A Magny-Cours QJMOTOR ha presentato la nuova SKR 800 RS che è andata subito a punti sia con Niki Tuuli che con Raffaele De Rosa. Tutta un'altra moto rispetto alla precedente. In conferenza stampa i rappresentanti dell’azienda cinese hanno ribadito che il loro obiettivo resta la Superbike, e il Direttore del WorldSBK Gregorio Lavilla ha annunciato che in futuro ci potrebbe anche essere un round in Cina.
Tornando a Toprak divampa il dibattito tra chi sostiene che in GP il turco non combinerà nulla e chi invece lo vede come possibile antagonista di Marc Marquez. Che sia un grande talento è sicuro, che abbia sempre dimostrato intelligenza ed equilibrio lo è altrettanto. Difficilmente però potrà avere al suo fianco Phil Maron, il suo capotecnico dal 2019, e questa è una brutta notizia per il due volte campione del mondo SBK.
Un fattore che mi lascia perplesso riguarda il suo stile di guida. Il suo talento, che attualmente si esprime anche con impennate, derapate e stoppie, si potrà manifestare anche su moto con un’elettronica invasiva, con gli abbassatori e con un’aerodinamica che condiziona la guida? Comunque andrà, per sua stessa ammissione, il 2026 sarà un anno di transizione, utile per conosce le piste, l’ambiente e gli avversari. Ma Razgatlioglu dovrà anche cambiare mentalità. Dovrà passare dal farsi i selfies con Marc Marquez ad averlo come avversario in pista.
Con ogni probabilità il vero valore di Toprak si manifesterà nel 2027 quando tutte le moto saranno nuove e le Pirelli (che lui conosce bene) sostituiranno le Michelin.