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Uno stoico Danilo Petrucci ha fatto sua la terza posizione in Gara1 ad Assen. Scattato dalla quinta casella della griglia di partenza, il pilota del Barni Spark Team è stato protagonista di un duello entusiasmante con il campione del mondo Razgatlioglu, riuscendo ad avere la meglio sotto la bandiera a scacchi. Si tratta di un podio speciale, conquistato a distanza di un anno da quel bruttissimo incidente con la moto da cross che gli aveva impedito di partecipare al round sul Dutch TT nel 2024.
Un anno fa eri sofferente in ospedale, un anno dopo sei sul podio.
Gara1 della scorsa stagione l’ho vista seduto sul divano con i miei amici. Ero appena rientrato a casa. Quando ho visto il mio team vincere la prima gara in SBK con Spinelli ho pensato che fosse la nostra settimana fortunata, anche perché io ero uscito illeso da una spaventosa caduta in allenamento.
Il tuo è un risultato eccezionale.
Decisamente. Un anno fa subivo l’operazione alla testa e alla clavicola, ero in ospedale pieno di fili attaccati al mio corpo. Non sapevo se avrei potuto continuare a gareggiare. Un anno dopo sono qui, sul podio, proprio dove nel 2024 non ho corso.
Come è stata la battaglia con Toprak?
Lottare con lui è stato difficile, direi che è stata una delle mie gare più dure degli ultimi anni. La mia gomma anteriore era molto usurata nel finale, tant’è che era complicato stare in piedi. Io ero sulle tele ma anche lui era in grossa difficoltà e ne ho approfittato. Questo terzo posto è un bel segnale. Ringrazio la squadra che cerca sempre il pelo nell’uovo per migliorare.