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Una gara pazzesca, che spazza via tutte quelle sicurezze che pensavamo di avere dopo l’Australia e Portimao. Il dominio di Ducati e BMW, di Nicolò Bulega e di Toprak Razgatlioglu deve lasciare il posto alla tanto criticata Yamaha, che mette due piloti sul podio, con un grande Andrea Locatelli che sale finalmente sul gradino più alto!
A causa del problema tecnico che ne aveva causato il ritiro nella gara sprint, Bulega parte dalla nona casella. Scatta bene al via Bautista che si porta al comando, braccato da Toprak Razgatlioglu, Remy Gardner, Andrea Locatelli, Michael Van der Mark e via via tutto il gruppo. Bastano pochi giri per capire che questa non sarà di certo la gara delle BMW, che iniziano a perdere terreno con entrambi i piloti, mentre girano forte le due Yamaha e la V4 privata di Sam Lowes. Bulega si scatena in una rincorsa fatta di giri veloci che gli permettono di riagguantare i primi. All’ottavo giro Locatelli supera il due volte campione del mondo che passa secondo, con Nicolò che è ormai incollato alla sua ruota. Resistono Gardner e Sam Lowes, mentre Toprak fa la gara del gambero e si porta in fondo al gruppo. Il Loka resta in testa soltanto per tre tornate, e all’inizio dell’undicesima Bulega completa la sua rimonta, va in testa e come spesso gli capita inizia a martellare su tempi insostenibili per tutti i suoi avversari. Dietro di lui ci sono il bergamasco della Yamaha, Bautista, Gardner, Sam Lowes e Axel Bassani, che si aggancia al gruppo dei diretti inseguitori del numero 11 della Ducati. Ma a due giri dalla fine ecco il colpo di scena che nessuno si aspettava: la Panigale ufficiale di Bulega si ferma ancora! Così come era successo nella Superpole Race, Nicolò è costretto ad uscire di pista e a sfogare sul cupolino tutta la sua rabbia per una vittoria sfuggita quando sembrava fosse ormai acquisita. Il Loka passa così a condurre e per la prima volta in carriera passa per primo sotto la bandiera a scacchi e precede Bautista ed al compagno di marca Gardner.
Il quarto posto di Sam Lowes sancisce il suo ottimo weekend. L’inglese precede le due bimota di un coriaceo Bassani e del suo gemello Alex che chiude davanti alla Honda di Iker Lecuona che nel finale è riuscito a superare Razgatlioglu rimasto praticamente senza gomme.
Iannone conclude al nono posto un weekend alquanto deludente, e precede Petrucci che non riesce a ripetere il risultato della prima gara lunga. Il ternano precede Xavi Vierge e il rookie Yari Montella, che porta a casa tre punti.
E’ festa grande per la Yamaha, mentre la Ducati impreca contro la sfortuna e BMW analizza i dati di una gara da dimenticare. In classifica Nicolò Bulega resta al comando con 21 punti di vantaggio su Razgatlioglu e 29 su Locatelli che entra di diritto nella lotta per il titolo.