SBK 2023. Tom Sykes chiude con Puccetti e riabbraccia BMW. Ecco perché

SBK 2023. Tom Sykes chiude con Puccetti e riabbraccia BMW. Ecco perché
Carlo Baldi
BMW ci ripensa e richiama Sykes, che ci ripensa e lascia il Team Kawasaki di Puccetti. Forse però il manager italiano non piangerà per questa perdita
9 maggio 2023

In BMW sono sicuramente d'accordo con James Russell Lowell, al quale è stata attribuita la famosa frase: “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione". Non facendo parte di nessuna delle due categorie, a Monaco di Baviera hanno ora deciso di richiamare Tom Sykes, il pilota che era entrato nel team ufficiale della casa tedesca nel 2019 con il compito di sviluppare la S1000RR, ma che venne poi scartato nel 2022 per far posto a Scott Redding.

Fu una decisione che lasciò perplessi, anche perché nei suoi tre anni sulla moto bavarese Tom aveva ottenuto 6 podi e 3 pole position (la specialità della casa) ma soprattutto perché era il pilota che aveva seguito il progetto tedesco sin dall’inizio. Mandare via Sykes equivaleva a perdere molto del lavoro svolto fino ad allora. Una verità che è risultata poi evidente lo scorso anno (il primo del dopo Sykes) quando lo sfortunato Michael Van der Mark si è infortunato ed il team di Shaun Muir si è ritrovato senza riferimenti.

Anche per questo chi ha preso il posto di Tom non ha certamente cambiato la situazione, e nemmeno i risultati, visto che Redding ha ottenuto 3 podi contro i 4 che Sykes aveva ottenuto nel suo primo anno in BMW.

Anche Tom Sykes, campione del mondo Superbike nel 2013 (e vice campione per solo mezzo punto in meno l’anno precedente) è uno che cambia idea. Aveva iniziato la stagione con il Kawasaki Puccetti Racing ma è di oggi il comunicato con il quale la casa giapponese annuncia che l’inglese ci ha ripensato, e ha deciso di lasciare la squadra italiana. Non sappiamo se questo ulteriore ripensamento sia più frutto degli scarsi risultati ottenuti dall’inglese o dell’ingaggio che riceverà in BMW, ma sta di fatto che Puccetti, dopo aver ripescato l’inglese dalle delusioni del BSB ed aver creduto in lui tanto da riportarlo nel mondiale Superbike, si ritrova senza un pilota. 

Forse però, visti i risultati di questi primi quattro round, il manager italiano non è nemmeno troppo triste per questa perdita. Infatti se andiamo a comparare i tempi nelle libere e nelle Superpole dei round di Phillip Island, Mandalika, Assen e Barcellona di Lucas Mahias (che correva nello stesso team e con la stessa moto) del 2022 e di Sykes del 2023 solo in Australia l’inglese ha fatto meglio del francese. Inoltre in questi quattro round il pilota francese aveva accumulato 18 punti, contro il singolo punticino dell’ex campione del mondo. 

Va detto che la decisione di Tom è comunque assolutamente comprensibile: ad una certa età è meglio accettare un lauto ingaggio in un team ufficiale, piuttosto che tirare la lima (per pochi soldi) in un team privato. 

In attesa di conoscere il nome del suo sostituto sulla Ninja di Puccetti, vediamo cosa combineranno Mahias (con la Kawasaki) e Sykes (con la BMW) nei test di Misano di giovedì e venerdì.