SBK 2023. GP di Indonesia. La pista di Mandalika ha falsato le gare?

SBK 2023. GP di Indonesia. La pista di Mandalika ha falsato le gare?
Carlo Baldi
Pista sporca e non gommata, se non in quella striscia di asfalto dalla quale era pericoloso uscire. Un problema che si ripresenta ogni anno a Mandalika e a San Juan Villicum
6 marzo 2023

Il Pertamina Mandalika International Street Circuit di Lombok in Indonesia è certamente una delle strutture più moderne ed efficienti nel panorama Mondiale degli autodromi per gare motociclistiche.

L’unico problema è rappresentato dal suo manto stradale, che essendo poco utilizzato, si presenta sempre sporco e poco gommato all’arrivo del circus della Superbike. La pista indonesiana è stata riasfaltata lo sorso anno (anche se non completamente) e quindi le problematiche non derivano dalle condizioni dell’asfalto, ma dal fatto che su quella pista non si disputano gare motociclistiche se non occasionalmente, e per di più con moto di piccola cilindrata (Moto3 o similari) che quindi non lasciano sull’asfalto parte della gomma dei propri pneumatici.

La gommatura della pista altro non è che il residuo degli pneumatici che restano sull’asfalto ed aumento di conseguenza il grip della pista. A Mandalika, ma lo stesso accade al San Juan Villicum in Argentina, sono le moto Supersport e Superbike a gommare il tracciato, ma ovviamente questo avviene solamente nelle traiettorie utilizzate dalle derivate. In pratica quindi dopo alcuni turni di prove, sulla pista si viene a creare una “striscia” gommata di meno di due metri di larghezza, sulla quale i piloti possono scaricare a terra la potenza delle loro moto ed esprimere tutto il loro potenziale. Resta il fatto che al di fuori della striscia di pista gommata, l’asfalto non ha grip ed è quindi molto facile scivolare.

Al di la della pericolosità di una pista in queste condizioni, spesso i risultati vengono falsati. Due esempi su tutti. Lo scorso anno a San Juan in Argentina Toprak Razgatlioglu forzò un sorpasso nei confronti di Alvaro Bautista. I due si stavano giocando il titolo mondiale. Il turco arrivò leggermente lungo ed uscì dalla striscia gommata della pista, terminando la sua gara nella sabbia della via di fuga. La gara venne vinta dallo spagnolo della Ducati, che incrementò il proprio vantaggio nei confronti del pilota della Yamaha di 25 punti. Molto probabilmente anche senza quella caduta Bautista si sarebbe laureato ugualmente campione del mondo, ma di certo la scivolata di Toprak ebbe una parte importante nell’assegnazione del titolo 2022.

Come si può risolvere il problema che accomuna la pista argentina e quella indonesiana? Come ha dichiarato Jonathan Rea, bisognerebbe che una o due settimane prima della disputa del round SBK e SS, i circuiti ospitassero qualche gara motociclistica, in modo da pulire e gommare la pista. In effetti non esistono altre alternative. La pista si può pulire il giovedì prima delle prove, ma non si può gommare un tracciato se non correndoci sopra.

Qualcuno ha affermato che simili circuiti andrebbero tolti dal calendario dei mondiali, ma in un periodo nel quale la maggior parte degli autodromi fa fatica a far quadrare i bilanci e piste storiche come il (nuovo) Nurburgring o Brno sono praticamente fallite, sono ben pochi gli autodromi che si possono accollare le spese richieste per ospitare le prove del mondiale Superbike, e quindi teniamoci stretti Mandalika e San Juan. Fino a quando ci saranno.