SBK 2023. Ecco perché la CBR600RR non ha ottenuto l'omologazione

SBK 2023. Ecco perché la CBR600RR non ha ottenuto l'omologazione
Carlo Baldi
Ci sarebbero stati dei problemi alla dogana che hanno impedito l’arrivo dei componenti necessari per omologare la Honda 600
24 febbraio 2023

Con un comunicato stampa la FIM e la Dorna oggi hanno chiarito la situazione della Honda CBR600RR. Le moto del team Petronas MIE MS Racing Honda Team che correranno i primi due round del WorldSSP a Phillip Island e a Mandalika non saranno conformi alla fase 2 dell’omologazione della moto stessa a causa della mancanza di alcuni componenti.

Il motivo è un (presunto) problema di dogane ed una probabile spedizione tardiva dei componenti stessi. Nella lista delle moto omologate che era stata diramata ieri, la CBR600RR risultava infatti omologata per quanto riguarda la fase 1 ma ancora “pending” cioè in corso per la fase 2. Le moto dei due piloti il malese Adam Norrodin e l’inglese Tarran Mackenzie, non sono quindi omologate nella versione racing, ma solo in quella stock, ed anche per questo oggi hanno terminato nelle ultime due posizioni le prove libere del primo round australiano.

La possibilità di gareggiare comunque anche se in una versione stock, è stata concessa in deroga alla squadra di Midori Moriwaki, a condizione che tutti i produttori coinvolti nel Motul FIM Supersport World Championship 2023 siano d'accordo.

Condizione confermata oggi dalla MSMA (associazione costruttori) e che consentirà alla Honda e al suo team Petronas MIE-MS Racing HONDA WorldSSP di partecipare ai primi due round del Campionato 2023.

Nel caso i due piloti conquistassero dei punti (condizione che al momento appare poco probabile) gli stessi rimarrebbero in sospeso fino al completamento della fase 2 dell'omologazione FIM, al più tardi prima del primo round europeo che si terrà ad Assen dal 21 al 23 aprile.