SBK 2021. La Superbike alla scoperta di Navarra

SBK 2021. La Superbike alla scoperta di Navarra
Carlo Baldi
Dopo quella di Most la SBK scopre un’altra nuova pista: Navarra. Sarà ancora lotta a tre tra Rea, Razgatligolu e Redding? In pista anche una Suzuki con la wild card Uramoto.
19 agosto 2021

Il circuito di Navarra, situata in prossimità della città di Los Arcos nel nord della Spagna, sarà il cinquantunesima impianto ad ospitare il campionato mondiale Superbike e Supersport (la Supersport 300 tornerà a Magny Cours).

Una pista molto particolare stando alle dichiarazioni dei piloti che l’hanno provata e che sono tutti concordi nell’affermare che in alcuni punti (come il primo curvone dopo la partenza) ricorda Misano ed in altri (nell’ultimo tortuoso settore) Portimao. Lunga meno di quattro chilometri (3.933 metri) la pista spagnola non è facile da interpretare. “Andare forte qui non è difficile – ha dichiarato Rea – ma è molto difficile andare molto forte”. In altre parole la pista non è difficile da imparare, ma da interpretare.
Tutti i piloti ufficiali ci hanno girato a giugno, quando il più veloce fu Razgatlioglu, seguito da Gerloff e Rea. Due Yamaha davanti a tutti e non a caso, visto che la R1 è considerata la moto più adatta al tracciato di Navarra.

Il Campionato mondiale Superbike è al giro di boa, essendo questo il settimo di tredici round (sempre che vengano confermati sia quello di Villicum in Argentina che di Lombok in Indonesia).
Dopo quanto successo in Repubblica Ceca questa è diventata la stagione più combattuta dal 2004, con ben tre piloti e tre diverse case costruttrici a contendersi il titolo.

Il Campione del Mondo Jonathan Rea ha vissuto a Most uno dei round più difficili della sua carriera da quando corre con la Kawasaki ed ha perso ben 34 punti nei con fronti di Toprak Razgatlioglu, che lo segue in classifica per sole 3 lunghezze.

Come dicevamo Navarra dovrebbe essere favorevole alle Yamaha, ma non dimentichiamoci che Rea è reduce dai test di Barcellona, dove potrebbe aver risolto molti dei problemi che hanno caratterizzato i suoi precedenti round.
In casa Yamaha non è solo il turco ad andare forte, perché Andrea Locatelli ha dimostrato di poter lottare stabilmente per le prime posizioni, mentre Gerloff dovrebbe aver smaltito la delusione conseguente al suo errore di Assen e potrebbe tornare tra i pretendenti alla vittoria.

Rea e Lowes hanno lasciato la pista del Montmelò solo pochi giorni fa, felice di aver testato molte cose rivelatesi positive per le loro Ninja.
Il nordirlandese sa che non può permettersi altre cadute, e correrà per portare a casa il maggior numero di punti possibili, ma oltre che da Razgatlioglu dovrà guardarsi anche da Scott Redding, rivitalizzato dalla vittoria nell’ultimo gara di Most.

L’inglese della Ducati (oggi è stato annunciato da BMW il suo passaggio alla marca tedesca nel 2022) è certamente più sicuro dei propri mezzi e della competitività della sua Panigale V4 e vuole tornare a lottare per il titolo mondiale.
Il weekend della Repubblica Ceca non si può dire sia stato negativo per Michael Ruben Rinaldi, ma le ambizioni del giovane pilota italiano vanno certamente oltre ai buoni piazzamenti.

E visto che parliamo di Ducati e di giovani, Axel Bassani vuole continuare ad essere la rivelazione di questo 2021 e cercherà quindi di migliorare il suo miglior risultato stagionale, ottenuto con il quinto posto in gara1 a Most.
I due grandi delusi della casa di Borgo Panigale sono senza dubbio Chaz Davies e Tito Rabat. Il primo deve ritrovare la competitività perduta, mentre il secondo dovrà trovarla al più presto.

Ai test di Barcellona c’erano anche BMW e Honda. La casa tedesca era presente con il solo Tom Sykes, visto che Michael van der Mark era a casa, ad assistere alla nascita del suo primogenito. L’inglese si è detto soddisfatto del lavoro svolto nei due giorni catalani ed i cui benefici si potrebbero vedere già a Navarra.
Stesso discorso per Leon Haslam e Alvaro Bautista, che hanno finalmente potuto testare qualche nuova soluzione per le loro Fireblade e che sperano di fare quel salto di qualità che sino ad ora è mancato.

Parlando di BMW da notare che oltre ai due ufficiali sarà in pista solo Jonas Folger, in quanto il team di Eugene Laverty sembra svanito nel nulla. E dire che avrebbe dovuto essere il test team della squadra tedesca…

Il round che si disputerà nel Nord della Spagna sarà quello dei graditi ritorni. Torna infatti in pista Lucas Mahias con la Ninja del Kawasaki Puccetti Racing.
Il francese aveva dovuto rinunciare alle gare di Most a causa della frattura dello scafoide, rimediato ad Assen. Al suo rientro Lucas non troverà il suo solito Capo Tecnico Michael Shanley, risultato lievemente positivo al covid19, che verrà sostituito dall’esperto Pietro Caprara, ex tecnico Aprilia MotoGP.

Un altro gradito ritorno sarà quello di Leandro Tati Mercado con la CBR 1000RR-R del MIE Racing Honda Team, mentre per quanto riguarda i produttori rivedremo in pista una Suzuki, e salgono così a sei le Case presenti in griglia a Navarra.
A guidare la GSX sarà la wildcard giapponese Naomichi Uramoto, pilota attualmente impegnato nel campionato spagnolo Superbike.

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