SBK 2020, Scott Redding: "Che duelli! Scioccante vederli da dentro la pista"

SBK 2020, Scott Redding: "Che duelli! Scioccante vederli da dentro la pista"
Carlo Baldi
Ci aspettavamo un pilota aggressivo e pronto a rischiare, ma il 'ducatista' si è rivelato esperto e ragionatore. Punta al titolo più che alla singola gara, ma in Qatar vuole vincere
1 marzo 2020

PHILLIP ISLAND - Tre podi e un secondo posto in classifica non sono certo dei risultati da buttare via, specialmente se ottenuti al debutto in Superbike e in gare combattutissime, con tanto agonismo e con molti piloti che hanno rischiato l’impossibile pur di stare davanti.

Ci aspettavamo un pilota aggressivo e pronto a tutto, ma abbiamo invece scoperto che Scott Redding è esuberante solo fuori dalla pista.

Come sono andate le gare di oggi?

"Ho dato tutto quello che avevo. Ho fatto fatica in entrambe le gare per stare con i primi e ho dovuto percorrere traiettorie strane e particolari perché facevo fatica con l’anteriore. Ho cercato di sfruttare tutta l’esperienza che ho accumulato in passato utilizzando Michelin e Bridgestone, ma non è stato sufficiente.

Comunque siamo forti. La moto va forte e il team è fantastico e non mi ha mai messo pressione. Ci sono ancora delle cose da migliorare sulla mia moto per poter essere più veloce. In gara due con la temperatura più alta ho fatto ancora più fatica con la gomma anteriore e anche per questo nel finale ho perso il contatto con i due piloti della Kawasaki. La seconda è stata una corsa strana, dove nessuno voleva forzare per non consumare le gomme e per tenerle per i giri finali".

Scott Redding, ARUBA.IT Racing - Ducati
Scott Redding, ARUBA.IT Racing - Ducati

 

In generale qual è il tuo bilancio di questo primo round?

"Nel complesso è stato un weekend impegnativo per me, nel quale ho imparato moltissime cose. In gara non ho voluto strafare, sono stato calmo e ho portato a casa tanti punti e sono secondo in classifica. Erano solo le prime gare di un lungo campionato e tutto considerato sono felice per quanto abbiamo fatto in questo weekend, e sono sicuro che faremo ancora meglio in Qatar, quando avrò preso ancora una maggior confidenza con la mia moto. C’erano molte aspettative su di me e penso di non averle tradite".

Cosa ti ha impressionato maggiormente in Superbike?

"La cosa che mi ha impressionato di più della Superbike è senza dubbio l’esperienza e l’abilità dei piloti. Nel BSB avevo il vantaggio che nessuno dei miei avversari era esperto come me, che ho corso anche in MotoGP. Avevo sempre il controllo della gara. Qui devi restare sempre davanti e stare molto attento per non perdere mai il treno dei primi. Nelle prime due gare ci sono riuscito e forse solo nell’ultima ho fatto fatica e mi sono lasciato scappare le due Kawasaki".

Scott Redding, ARUBA.IT Racing - Ducati
Scott Redding, ARUBA.IT Racing - Ducati

 

Avevi detto che eri pronto a lottare duro con i più forti. E’ andata come te l’aspettavi?

"Ero pronto a lottare e a scontrarmi con i miei avversari, ma la realtà ha superato la mia fantasia. Deve essere stato divertente guardare le gare in televisione, perché da dentro la pista io sono rimasto scioccato un paio di volte. Il modo che ha Toprak di sorpassare non ti lascia scampo. Devi accettare il fatto che lui ti stia superando, altrimenti c’è il rischio di entrare in contatto e di cadere, o comunque di perdere il treno dei primi. Devi essere molto abile. Sono state gare combattute ma corrette, anche se ci siamo dati delle gran carenate. E’ stato incredibile perché ad ogni curva succedeva qualcosa".

Sei stato molto regolare: 3 terzi posti in 3 gare.

"La regolarità è la chiave per vincere il titolo. Facevo fatica con l’anteriore e allora mi sono chiesto se fosse meglio spingere forte, oltre il mio limite, per cercare di vincere la gara o se invece fosse meglio restare nei miei limiti e vedere come andava a finire. Mi è successo in gara 2 e ho scelto la seconda possibilità, perché debuttare con 3 terzi posti è un buon modo di iniziare il campionato. Siamo sempre stati davanti e abbiamo sempre lottato per la vittoria. Ho capito che posso vincere delle gare e questo è molto importante per me. Qualcuno aveva detto che sono un buon pilota, ma non abbastanza da poter vincere in Superbike. Qui in Australia ho dimostrato di poterlo fare e ora si va in Qatar per vincere".