SBK 2020: Flag-to-flag per la Supersport

SBK 2020: Flag-to-flag per la Supersport
Carlo Baldi
La pista australiana mette da sempre a dura prova le gomme ed in particolare quelle della Supersport. Per questo anche quest’anno è stato introdotto un cambio gomme obbligatorio entro il decimo giro
28 febbraio 2020

Il circuito di Phillip Island è certamente uno dei più belli e spettacolari al mondo, ma rappresenta un vero e proprio incubo per i produttori di pneumatici. La sua particolare configurazione, il suo asfalto abrasivo ed il lunghissimo curvone a sinistra che porta all’ultima curva, quella che immette sul rettilineo di arrivo, mettono da sempre a dura prova gli penumatici, soprattutto della classe Supersport.

E anche quest’anno come nel 2019 la direzione gara ha deciso di ridurre i giri della gara da 18 a 16 e di introdurre un pit stop obbligatorio entro il decimo giro. In pratica i piloti dovranno rientrare al loro box e cambiare gli pneumatici. E’ a discrezione del pilota decidere se sostituire solo la gomma posteriore o entrambe. Questo nel caso di gara asciutta, mentre se la pista fosse bagnata, e le previsioni per domenica non preannunciano al momento nulla di buono, i giri sarebbero sempre 16, ma senza cambio gomme.

Nel caso infine che la pista da bagnata diventasse asciutta, squadre e piloti potrebbero ovviamente decidere di effettuare un pit stop per sostituire gli pneumatici, ma potranno farlo nell’arco dei primi dieci giri e non successivamente, in caso contrario al pilota verrebbe esposta la bandiera nera.

Quest’anno poi i piloti della Supersport utilizzeranno pneumatici slick, come quelli utilizzati da sempre in Superbike. Questo rappresenta un notevole miglioramento non solo per quanto riguarda il grip, ma anche la durata della gomma. Però essendo quella di domenica la prima gara in assoluto con questo nuovo tipo di gomme, si è preferito comunque introdurre un pit stop obbligatorio. Le misure degli pneumatici Supersport sono rimaste invariate: 190/60 al posteriore e 120/70 all’anteriore.

Anche lo scorso anno la gara venne interrotta da un pit stop obbligatorio. Vinse Randy Krummenacher con la Yamaha del team Evan Bros. davanti a Cluzel ed al nostro Caricasulo, partito dalla pole position. Lo svizzero fu il primo a rientrare al box, seguito a ruota dal francese del team GMT94. Quest’anno, in previsione del cambio gomme, tutte le squadre hanno provato il pit stop nei test di inizio settimana.

Lo hanno provato anche le squadra della Superbike, perché nella classe maggiore non è previsto nessun cambio gomme obbligatorio, ma sia per sabato che per domenica le previsioni meteo parlano di un cielo nuvoloso e a rischio pioggia.

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