Walter Sciacca: “In Cina erano in progetto 75 autodromi in dieci anni”

Carlo Baldi
Sciacca è uno dei cinque esperti mondiali per la realizzazione e la gestione di autodromi. Moltissimi i progetti in cantiere, ma molti sono ora a rischio per la probabile crisi post coronavirus
1 aprile 2020

Walter Sciacca è un consulente internazionale per la realizzazione, l’avviamento e la gestione di nuovi autodromi e di tutte le strutture commerciali correlate all’attività di un circuito. Può vantare un’esperienza organizzativa trentennale, con oltre 1.500 giornate di eventi in pista, con titolazione internazionale e mondiale. E’ stato consulente per diversi autodromi. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Responsabile Service Organizzazione Eventi presso l'Autodromo di Vallelunga ed è stato Amministratore Delegato e Direttore dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, contribuendo in maniera determinante al rilancio sportivo del circuito romagnolo. 

Da circa 10 anni si occupa esclusivamente di consulenze internazionali, e i suoi clienti sono principalmente fondi d'investimento, governi, multinazionali nel campo delle costruzioni, oltre a singoli imprenditori che da soli o in gruppo desiderano finanziare o portare avanti progetti ad uso privato o commerciale.

 
 

Lo abbiamo intervistato per sapere quali progetti erano allo studio prima del Coronavirus e quale potrà essere lo scenario, in un futuro economicamente molto incerto. Moltissimi erano i progetti allo studio, specialmente nel sud est asiatico e nei Paesi arabi, con strutture non solo legate agli eventi motoristici, ma anche più articolate ed inserite in veri e propri parchi divertimento. Come quello in Arabia Saudita che si estenderebbe su di una superfice di oltre 300 chilometri. Ma il numero più sorprendete viene dalla Cina, con ben 75 autodromi da realizzarsi nell’arco di 5/10 anni. Quale sarà il loro futuro? Sciacca ci spiega il suo pensiero e le sue previsioni.

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