Si è conclusa la terza Desert Logic. Appuntamento al 2008

Si è conclusa la terza Desert Logic. Appuntamento al 2008
17 dicembre 2007
Bibione Free Time: secondo successo consecutivo a Desert Logic Tunisia 2007. Che Bibione Free Time, squadra vincitrice dell’edizione 2006, potesse bissare il successo vincendo anche Desert Logic Tunisia 2007, era possibile. Ma non scontato, soprattutto se si guarda a come si è sviluppata l’edizione di quest’anno della manifestazione inventata da Fabio Fasola. Merito delle complessità della competizione, pur subordinata alle caratteristiche “Grand Tour” di Desert Logic. A Desert Logic, infatti, bisogna prima di tutto prendere confidenza con la tipologia del tracciato, ed immediatamente dopo imparare a gestire la parte più complicata della formula, la navigazione. Sotto questo aspetto, i favoriti erano i componenti della squadra toscana della “Ribollita” (dal nome del più tipico piatto della gastronomia tradizionale toscana) che lo scorso anno aveva sfiorato il successo proprio grazie all’estro del suo “navigatore”, Claudio Matteuzzi. È successo, però, che proprio nella prova di navigazione purissima, tre waypoint in rapida successione da trovare, inserire nello strumento e da raggiungere nell’ordine corretto, i toscani hanno “toppato”, spalancando ai bibionesi la porta verso il secondo successo consecutivo. Paolo Moro, Ivano Zaccheo e Massimo Zamparo, i tre vincitori, ottengono così, oltre alla medaglia d’oro di Desert Logic, il diritto di partecipazione all’edizione 2008. Moro, Zaccheo e Zamparo non hanno sbagliato nulla, ed hanno dimostrato di essere entrati immediatamente in perfetta sintonia con le regole e con la filosofia dell’evento di Fabio Fasola. Sulla pista e sulle speciali guidate, nulla da dire: i più bravi sono stati loro! Bravissimi anche i “Ribolliti”, che ci hanno creduto fino in fondo, ed il cui secondo posto assoluto va interpretato come il successo di una squadra di perfetti amatori. Al terzo posto le “Volpi nel Deserto”. Franco Coppo, Guido Falciola, Paolo Valle. Fasola, riferendosi principalmente a Coppo, che conosce da tempo, dice che è la formazione di “quelli che sannno vivere”, e che hanno saputo iniettare nella loro partecipazione questo spirito, del resto molto sinile a quello che anima Desert Logic. Da Djerba verso Ksar Ghilane via Chenini e Bir Soltane, l’anello delle dune attorno a Ksar, quindi la pista dei Dakariani verso Douz; un cambio deciso di terreni per raggiungere la mitica Matmata di Guerre Stellari, ed infine la pista di montagna per affacciarsi di nuovo al mare e raggiungere di nuovo l’Isola di Djerba, questa volta per l’ultimo striscione d’arrivo. Questo l’itinerario di Desert Logic Tunisia 2007, su un percorso molto bello. Non solo le grandi piste sterrate, le difficili piste tra le dune e le pietraie delle piste di montagna, ma anche le soste nei luoghi mitici dell’esplorazione sahariana e della Tunisia più bella. Ksar Ghilane, per esempio, che si appresta ad essere “divorata” dal turismo di massa ora che l’asfalto sta per raggiungere l’incantevole oasi, Matmata, un luogo dalla particolare magia che non si può fare a meno di visitare, o la stessa isola di Djerba, luogo di tranquilla villeggiatura anche d’inverno. I partecipanti, stando a quello che hanno detto durante e dopo Desert Logic, hanno gradito la formula ed il percorso, ed hanno fornito a Fasola preziose indicazioni per l’ulteriore miglioramento della sua manifestazione. I concorrenti vogliono più gara, vogliono che le squadre siano ridotte da tre a due concorrenti, per aumentare la competitività delle formazioni e la sveltezza delle “esecuzioni”. D’altro canto hanno dimostrato di gradire particolarmente la formula che consente loro di vivere un eccellente momento di aggregazione ed il profondo respiro di un evento che cala i suoi partecipanti nel contesto meraviglioso del viaggio attraverso il Sahara. Difficile dire, dunque, dove si posizionerà il fulcro della forbice gara-viaggio il prossimo anno. Quello che è certo è che il gruppo dei partecipanti, costituito partendo da una “massa” informe ed eterogenea per età, professione e livello tecnico motociclistico, si è immediatamente sintonizzato sul meglio di Desert Logic, riuscendone a “succhiarne” il sapore fino all’ultimo sorso. Prendiamo ad esempio la corsa del Team Tarzan. Un calciatore famoso, Enrico Annoni, un famoso fotografo, Luca Babini, un famoso… anonimo, l’endurista anonimo Fabio Imperiali. I tre dello “Star System” di Desert Logic hanno legato immediatamente, si sono divertiti ed hannno fornito a Fasola una ulteriore, utile chiave di lettura del suo evento. Persino Enrico Negri, l’unico partecipante vittima di un guasto alla moto, non ha preso in considerazione l’ipotesi di abbandonare. In un primo tempo si è messo a disposizione dei tecnici assistenti, poi, quando Gabriele, Stefano, Paolo e Tobia sono riusciti a rimettere la sua moto in pista, è ripartito come nulla fosse. Stratosferico. Alessandro Trettenero, anche lui, come Negri, del Team Devasto. Un creativo. Disegna, produce e diffonde cartoni animati per bambini, lo chiamano “Killer” (dice lui che basta guardarlo per capire perchè). Killer non aveva voglia di gara, ma quando si è trattato di correre contro il cronometro e contro le difficoltà della navigazione pura ha reso omaggio al suo nickname stracciando tutti. Si è divertito anche Stefano Pazzano, il medico di Desert Logic e, soprattutto, dell’ormai famoso RMT (Racing Medical Team), che doveva seguire la gara in moto ed invece non è mai sceso dalla sua Jeep. I “ragazzi” avevano, per l’occasione, anche una guida d’eccezione, il “dakariano” Maurizio Sanna, che ha dato alla manifestazione quel tocco di gran classe cui mirava anche l’elevato livello dell’ospitalità. Alla terza edizione, dunque, Desert Logic si è ancora affinato, e lascia pensare che Fabio Fasola abbia avuto davvero una bella idea. Potrete tornare su queste considerazioni e farvi la vostra speciale idea all’inizio dell’anno prossimo, attraverso le dieci puntate che Moto TV dedicherà a Desert Logic.

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