Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Tra le verdi colline di Sant'Omobono Terme (BG), spettacolo e grandi emozioni per il numerosissimo pubblico accorso allo stadio, non certo per una partita di calcio. Più di tremila paganti non si sono voluti perdere lo show del Supercross "made in Italy", reso ancor più entusiasmante dall'agonismo messo in pista dai suoi protagonisti. Un tracciato duro e difficile, anche per i piloti SX1, quello realizzato dal MC Berbenno (BG), che si è dimostrata un'organizzazione competente e collaudata, curando in maniera capillare ogni singolo particolare legato alla manifestazione, grazie anche alla collaborazione preziosa dell'amministrazione comunale locale, in grado di fornire un impianto di prim'ordine per il supercross.
Nella SX1 è ancora Pellegrini (Susuki Moto World) che si aggiudica la vittoria finale, rafforzando la propria leadership in classifica e dimostrando ancora una volta di essere il pilota più in forma, grazie al gran feeling raggiunto con la moto ed alla confidenza con cui ha aggredito i salti in pista. Soprattutto delizia i tifosi con sorpassi memorabili e rimonte da mozzafiato. Bravo ma anche fortunato, visto che il suo più temibile rivale, Chiodi (Susuki Valenti), pur dimostrando di essere il più veloce, incappa in due partenze da dimenticare sia nella Heat #1 che in finale: nella prima recupera fino al terzo posto, mentre nella seconda rimane invischiato nelle retrovie, finendo ottavo. Alla fine si deve consolare con la esaltante vittoria nella gara "One vs. One".
Main Event stracolmo di emozioni e colpi di scena. Nei primi giri infiamma il duello fra Maddii (Suzuki Delta Racing) e Cros (J.C.R. Kawasaki), con il pilota spagnolo che tallona il toscano con la sua guida grintosa, mentre Pellegrini rimane attardato per una brutta partenza. Improvvisamente Maddi si trova a dover rallentare per una foratura alla ruota posteriore, che lo farà terminare in ottava posizione. Lo spagnolo Cros passa primo, ma in pochi giri si deve arrendere alla supremazia di Pellegrini, che vince tra i fuochi d'artificio, dopo una strepitosa rimonta, tra il gran tifo dei tanti bresciani accorsi,. Gran terzo posto per Dami (Honda PVD Racing), che sembra aver recuperato la forma migliore e la costanza nella condotta di gara che lo contraddistingue. Dietro di lui chiude in quarta posizione il francese Mannevy (Susuki Toshiba), sempre nel vivo delle gare, mentre Ferrari (Kawasaki Lancini), vincitore alla grande della Heat #1, conquista il quinto posto in rimonta.
Nella SXJ, grande battaglia fra le giovani promesse del Supercross, che emozionano il pubblico non meno delle gare dei "grandi". Bernardini (KTM Megan Racing) domina la finale, vincendo con distacco e ripetendo quanto di buono si era visto nella manche di qualificazione, quando però si era dovuto accontentare del quarto posto per una scivolata al penultimo giro. Secondo Vendramini (Honda Martin), che dimostra coraggio nell'affrontare i tripli e conquista alla fine la leadership del campionato. Terzo Zecchina (KTM Ufo Corse), continuo e pulito nella guida. Quarto e quinto rispettivamente uno scatenato Monticelli (Susuki Brutta Piega), vincitore della Heat #1, e Cucini (Honda Banzai), il quale, dopo una caduta, è costretto a finire la gara con il manubrio piegato in avanti, "più adatto ad una Harley che ad una moto da cross" come fa notare lo speaker Ricciotti. Sfortunato Cervellin (Honda Martin), tra i più veloci in pista e vincitore della Heat #2: una caduta per un contatto al secondo giro lo mette fuori dalla lotta per il podio.
Archiviato un indimenticabile Round #2, il prossimo appuntamento è con il tradizionale circuito di Carpi, dove non mancheranno nuove sfide e nuove emozioni ad esaltare il pubblico, che sembra sempre di più apprezzare lo show degli Internazionali d'Italia di Supercross.