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Al Mugello si è scritta l'ultima pagina della prima stagione della PRO Honda CBR600RR Cup by Improve. Un appuntamento che segna la rinascita di una tradizione interrotta, quella dei trofei Honda che hanno formato generazioni di piloti italiani. La formula è chiara: monomarca puro, dove l'unica variabile è il talento del pilota. Niente gerarchie di squadra, niente vantaggi tecnici. Solo gas, cordoli e cronometro.
Il tracciato toscano ha fatto da cornice a un weekend intenso, dove si sono concentrate tutte le dinamiche che rendono interessante questo format. Temperature ballerine, condizioni meteo complicate e una classifica ancora aperta hanno trasformato l'ultimo round in un vero test di maturità per i partecipanti.
La base di partenza è la quattro cilindri che Honda ha riportato sul mercato, una delle ultime supersportive 600 ancora in produzione. Ma la versione racing preparata da Improve ha poco da spartire con quella stradale. Centralina HRC libera dai vincoli omologativi, scarico completo SC Project senza catalizzatori, sospensioni dedicate con cartucce Andreani NYX all'anteriore e monoammortizzatore Showa HRC al posteriore.
I dettagli fanno la differenza: dischi freno HRC maggiorati e flottanti per gestire lo stress termico in pista, comandi regolabili per adattare l'ergonomia, filtro aria Sprintfilter e cornetti racing per ottimizzare il flusso d'aria. L'unico intervento sul motore riguarda un leggero incremento del rapporto di compressione tramite guarnizione di testa ribassata. Il resto è sviluppo elettronico e ciclistica, settori dove si concentra il lavoro di messa a punto durante i weekend di gara.
Venerdì mattina, paddock del Mugello. Alessandro Costantino, classe 1997, arriva all'ultima tappa della Honda PRO CBR600RR Cup by Improve da quinto in classifica generale. Tutto può ancora succedere. Lo seguiamo dal primo giro di libere fino alla bandiera a scacchi di domenica, per raccontare cosa significa correre in un trofeo dove l'unica variabile è il talento del pilota. Niente gerarchie di squadra, niente vantaggi tecnici. Solo gas, cordoli e cronometro.
Il venerdì parte in salita. "Io amo questo posto, questa pista è unica al mondo", ci dice Alessandro tra una sessione e l'altra. Ma i tempi non arrivano come sperava. Arriva da una stagione sulla 1000, la guida è completamente diversa, e al Mugello ogni decimo conta. La sera si lavora duro: si smembra la moto, si cercano soluzioni sull'assetto. Le aspettative ci sono, ma la strada è in salita.
Sabato mattina, temperatura più alta, qualche giro nelle gambe. Alessandro entra in pista con le modifiche fatte la sera prima. "Sembra che funzionino abbastanza bene", ci confida dopo i primi giri. Ma il livello è altissimo: alla prima sessione qualcuno ha già fatto 1'59". Le qualifiche sono decisive, qui si decide tutto. Considerando che a giugno, sempre al Mugello, era salito sul terzo gradino del podio, le aspettative sono alte. Ma tra problemi di assetto e qualche grattacapo tecnico, trovare la quadra non è semplice.
Tra una sessione e l'altra gli chiediamo quale sia il suo punto preferito della pista. "Le Arrabiate. Quando esci da Savelli a gas pieno e fai il cambio di direzione... Arrabbiata uno col gomito per terra, è bellissimo". L'emozione c'è, la voglia anche. Manca solo metterla tutta insieme in gara.
Domenica mattina, il cielo non promette niente di buono. E infatti arriva tutto: freddo, pioggia, condizioni miste, bandiere rosse. Uno scenario da incubo per chi si gioca tutto. Alessandro sa che deve gestire, che il campionato si decide anche sulla capacità di restare lucidi quando le cose si complicano. E al Mugello, con queste condizioni, si complica tutto. Ma per sapere come va a finire, dovete guardare il video.
Quello che rende speciale seguire Alessandro per un intero weekend è capire cosa c'è dietro ogni giro in pista. Curriculum da minimoto con il progetto Honda-Gresini al fianco del grande Fausto Gresini, poi lo stop forzato per mancanza di budget. La storia classica di troppi talenti italiani. Il ritorno attraverso trofei minori, KTM, MV Agusta F3, Kawasaki Ninja 400, motard regionale, fino alla Ducati Panigale V4S nel Moto Estate.
Percorsi frammentati, categorie diverse, sempre alla ricerca dell'opportunità giusta.
Improve Racing ha costruito il trofeo su un concetto preciso: accessibilità economica senza sacrificare il livello tecnico. Formula all-inclusive con assistenza garantita, villaggio paddock e supporto costante. L'obiettivo dichiarato è abbassare la barriera d'ingresso al motorsport agonistico, mantenendo alta la qualità della competizione.
I numeri della prima stagione confermano l'interesse: griglia piena, battaglia per il titolo aperta fino all'ultima gara, già diverse conferme per il 2025. La CBR600RR, inoltre, sta dimostrando di avere mercato anche come moto stradale, un segnale importante in un segmento che sembrava destinato all'estinzione. Le quattro cilindri 600 sono una specie in via di estinzione, e vedere piloti che girano sotto i due minuti al Mugello ricorda perché queste moto hanno ancora senso di esistere.
Volete sapere com'è andata? Correte a vedere il video sul nostro canale YouTube!
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html
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