Nicola Dutto e KTM, collaborazione rinnovata anche per il 2014

Nicola Dutto e KTM, collaborazione rinnovata anche per il 2014
Nicola Dutto, il primo pilota professionista paraplegico nella storia, dopo gli straordinari successi raggiungi lo scorso anno, per il 2014 ha rinnovato la collaborazione con KTM Italia per il supporto tecnico e logistico
18 marzo 2014

Punti chiave

Nicola Dutto, che ricordiamo essere il primo pilota professionista paraplegico nella storia, dopo gli straordinari successi raggiungi lo scorso anno, per il 2014 ha rinnovato la collaborazione con KTM Italia per il supporto tecnico e logistico.

Un’agenda già piena di impegni quella del pilota cuneese, che in sella alla KTM EXC 500 “volerà” nel continente americano a fine maggio e sarà impegnato nel panorama internazionale delle “Baja” in più appuntamenti. Nicola salirà in sella alla “K” il 7 giugno per correre la dura ‘Tecate Score Baja 500’ in California. Una gara molto sentita dai motociclisti Californiani che prevede un percorso di circa 500 miglia. Il secondo appuntamento per Nicola è previsto il 27 luglio, questa volta in Nevada dove si svolgerà la ‘Score Reno 500’. Nicola sempre in sella alla KTM  EXC 500 modificata con protezioni particolari dovrà percorrere 419 miglia circa di gara. Per chiudere la trasferta Americana in bellezza, Nicola sarà al via della “Vegas to Reno” il 15 agosto dove dovrà affrontare un percorso (point to point) di 500 miglia. Un programma impegnativo quello di Nicola che dopo aver riscosso un successo di attenzione e pubblico entusiasmante in occasione dei Moto Days a Roma, sarà impegnato al 100% in terra Americana insieme all’inseparabile moglie Elena e al suo fortissimo staff.


L'intervista a Nicola Dutto


Qual è la tua sensazione sul risultato dello scorso anno e qual è il tuo ricordo più emozionante ?

Il terzo posto raggiunto alla Baja 1000 è stato qualcosa di assolutamente straordinario ed ha il sapore della vittoria; siamo partiti con l’unico obiettivo di terminare la gara consapevoli del fatto che è massacrante per i piloti normodotati, figuriamoci per un paraplegico. Mi emoziono pensando all’abbraccio di Ricky Johnson poco prima della partenza dove mi disse che se in futuro avessi mai avuto bisogno di un uomo ombra, per lui sarebbe stato un onore esserlo e all’arrivo la pacca sulla spalla ricevuta da Colin Edwards, stupito di aver preso un’ora di “paga”.

Come ti sentivi sulla moto?
Ora in moto mi sento veramente a mio agio ho acquistato un feeling impressionante soprattutto nei tratti tecnici dove riesco a gestire l’equilibrio naturalmente usando solo il busto, non avendo più stimoli agli arti inferiori; inoltre il motore dell’EXC 500 mi dà un grosso aiuto nel gestire tutte le situazioni che si presentano in gara.

Cosa è successo da quando sei in KTM?
In KTM ho trovato chi mi ha da subito considerato un pilota professionista, il tutto quindi avviene nel modo più naturale sia per me che per loro. Mi supportano logisticamente per tutte le gara anche quelle oltre Oceano, per me è un onore essere entrato a far parte di questa famiglia Leader mondiale dell’offoroad.


Qual è la tua sensazione sul risultato dello scorso anno e qual è il tuo ricordo più emozionante ?
Il terzo posto raggiunto alla Baja 1000 è stato qualcosa di assolutamente straordinario ed ha il sapore della vittoria; siamo partiti con l’unico obiettivo di terminare la gara consapevoli del fatto che è massacrante per i piloti normodotati, figuriamoci per un paraplegico. Mi emoziono pensando all’abbraccio di Ricky Johnson poco prima della partenza dove mi disse che se in futuro avessi mai avuto bisogno di un uomo ombra, per lui sarebbe stato un onore esserlo e all’arrivo la pacca sulla spalla ricevuta da Colin Edwards, stupito di aver preso un’ora di “paga”.

Come ti sentivi sulla moto?
Ora in moto mi sento veramente a mio agio ho acquistato un feeling impressionante soprattutto nei tratti tecnici dove riesco a gestire l’equilibrio naturalmente usando solo il busto, non avendo più stimoli agli arti inferiori; inoltre il motore dell’EXC 500 mi dà un grosso aiuto nel gestire tutte le situazioni che si presentano in gara.

Cosa è successo da quando sei in KTM?
In KTM ho trovato chi mi ha da subito considerato un pilota professionista, il tutto quindi avviene nel modo più naturale sia per me che per loro. Mi supportano logisticamente per tutte le gara anche quelle oltre Oceano, per me è un onore essere entrato a far parte di questa famiglia Leader mondiale dell’offoroad.

Argomenti