Supermoto. Intervista a Davide Gozzini

Supermoto. Intervista a Davide Gozzini
Massimo Zanzani
Giunto all'appuntamento finale a pari punti col compagno di squadra, Thomas Chareyre, il pilota lombardo ha chiuso il campionato secondo a soli due punti. Ecco i commenti della stagione 2010 | M. Zanzani
30 novembre 2010

 
L'ultimo GP purtroppo non è terminato come si sperava.
«Io volevo finire davanti a Thomas. Sono finito due punti dietro. Non è una sconfitta bruciante, ma nemmeno la soddisfazione della vittoria».


Hai compromesso un po' la gara ieri?
«Sicuramente sì. Io non ho quella rapidità sul giro secco che possono avere certi miei avversari. Io rendo molto più in gara piuttosto che in qualifica. Trovandomi dietro alla partenza, mi sono incasinato un po' nella prima manche che comunque era andata bene. Più che altro la seconda manche dove ho trovato una gomma poco performante sul posteriore mi ha reso la vita un po' difficile».


Sfortuna la tua stagione, ma di Thomas Chareyre non possiamo dire assolutamente niente perché ha fatto un bel campionato.

«Sì, assolutamente, abbiamo fatto lo stesso numero di vittorie, forse anche di secondi posti. Non mi sento uno sconfitto, il problema è che sulla carta il vincitore rimane lui e io ci riprovo l'anno prossimo, anche perchè adesso ho una collezione di medaglie d'argento che posso cominciare a regalarle».


Qualche rimpianto?
«La gara della Germania dove ho perso molti punti tutti in una volta, a causa anche di una seconda manche con molti contatti e un paio d'incidenti. Lì ho perso qualche punto e probabilmente con quelli sarei io il campione».


Vai veloce un po' dappertutto: terra, asfalto... manca solo questo giro veloce.
«Speriamo che arrivi presto, anche se a dir la verità ieri ho pagato quattro decimi dalla pole position, ero quinto, quindi non saprei cosa rimproverarmi. Certo che per vincere bisogna stare davanti e mi allenerò anche per fare dei buoni giri veloci». 

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