Due gravi incidenti al Rally Transorientale

I rallisti "africani", orfani della Dakar, hanno ripiegato sui rally europei. Due lutti hanno colpito il Transorientale, un raid di oltre 10.000km, dalla Russia fino alla Cina
24 giugno 2008



Dove ci eravamo lasciati?
La carovana dei rallisti africani ha vissuto un 2008 burrascoso, segnato dalla cancellazione improvvisa della Lisbona-Dakar a causa dei famosi rischi legati al terrorismo in Mauritania.

Un duro colpo alla passione e alle tasche dei piloti privati e delle squadre ufficiali, che hanno rischiato di concludere bruscamente l'attività sportiva con i bilanci in rosso.

Scriviamo "hanno" perché in loro soccorso sono stati istituiti nuovi raid dai nomi esotici, come la Dakar Series - Central Europe Rally o il Rally Transorientale.

Competizioni stravolte da capo a piedi, che vedono i pachidermici camion da deserto e le moto equipaggiate di serbatoi cisterna navigare a vista su tracciati atipici, talvolta più simili alle mulattiere bergamasche che alle piste sahariane.

La sabbia delle dune lascia il posto al fango, persino alla neve, rendendo la corsa un terno al lotto, in cui tutto può accadere. Anche che un camion si scontri con una moto, con gli esiti che possiamo immaginare.

È quanto successo al Rally Transorientale, una gara lunga 10.726 km (di cui quasi 4.000 di prove speciali) che, in 17 giorni, conduce i concorrenti da San Pietroburgo, in Russia, sino a Beijing, in Cina.

Nella tappa, che da Qaratubak porta a Torgai, ha perso la vita il francese Philippe Tonin: in sella alla sua Ktm si è scontrato con il camion del Team Kamaz.

Una tragedia che ha colpito gli altri partecipanti e gli organizzatori, e che si somma al lutto per la perdita di un altro pilota, il cinese Xu Lang (Team Zhengzhou Nissan).
Troppo gravi si sono rivelate le ferite al capo rimediate nel tentativo di aiutare un altro veicolo rimasto in panne. Il cavo utilizzato nel traino si è spezzato, colpendo mortalmente al volto lo sfortunato pilota cinese.


La Dakar vola in Sud America
Nel 2008 il mondo dei Rally ha vissuto il suo annus horribilis, privato della gara più celebre e rappresentativa.

La Dakar non tornerà sul suolo africano nemmeno nel  2009, ma Argentina e Cile - luoghi deputati ad ospitare la prossima edizione - potrebbero far dimenticare il pantano che ha affossato i raid disputati nell'Europa centro orientale.


Andrea Perfetti

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