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Un motore dalla qualità (bilanciamento-erogazione e rapporto prestazioni-consumi) e affidabilità commoventi e che ti entrano nel cuore al punto da farti dimenticare il mono posteriore, il telaio e il manubrio appena sufficienti e datati
consigliatissima per una statura over 1,74 e una corporatura medio robusta..và guidata con una certa forza e non è leggerissima..
Motore elastico da sportiva addolcito.. Finiture affidabilità made japan. Un vero divertimento nella guida.
Compagna di viaggio comoda e affidabile e con tanta potenza in due e da soli. Un pò noiosa in autostrada ma in montagna e al top.
È potente e docile al contempo...puoi andare a 270 oppure in sesta a 70 passeggiate....nei 15 anni che fino a qui mi ha accompagnato mi ha dato tanto..e io l ho ripagata con tante cure e migliorie. Credo che chi la saprà apprezzare se ne innamorerà come è successo a me. Vedere e provare per credere.
Moto fantastica, puoi fare turismo in due a lungo raggio, la spesa sotto casa, e divertirti il fine settimana in pista, il suo unico difetto paradossalmente è la sua velocità combinata alla facilità di giuda che ti induce ad andar forte, troppo forte ed a volte ti prende la mano.
Una buona moto veloce e ti dà molte soddisfazioni
moto fantastica sia in città nei tragitti casa ufficio sia fuori su medie lunghe percorrenze e nei percorsi pieni di curve...comoda anche in 2...motore elastico e potente ma con erogazione fluida capace di girare tranquillo senza strappi ma di regalarti splendide sensazioni all'apertura del gas
Moto nn adatta a tutti
Motore inesauribile che ancora riesce a dare soddisfazioni molto comoda anche per viaggi..
Assenza di vibrazioni molto stabile nel veloce
Sospensioni originali migliorabili
Motore e freni R1 del 2000, solido telaio a doppia culla in tubi d'acciaio, sella grande e comoda e un bel serbatoio capiente. Se aggiungiamo la predisposizione ad essere vestita da turismo troviamo una serie di caratteristiche difficili da trovare su moto contemporanee senza salire di prezzo ed evitando il settore dei SUV a due ruote.
La FZS1000 è una moto che permette anche la sparata a fuoco sui passi, forte di telaio e freni solidi, in grado di tenere perfettamente a bada i suoi 143 cavalli, purché si spenda qualche euro nel mono posteriore, visto che l'unità di serie è troppo poco sostenuta di molla anche se pluriregolabile.
Il motorone tuttavia si rivela incredibilmente parco nei consumi, soprattutto confrontato a tanti suoi coetanei di differente frazionamento. Elastico e pronto al richiamo del gas, ha un'erogazione che non spaventa ma che spinge in modo fluido e costante fino a velocità doppie a quelle consentite, anche in autostrada.
I difetti sono pochi, oltre al già citato mono di serie si riscontra un peso consistente che comunque sparisce in movimento e che regala un'elevatissima stabilità di marcia. Inoltre, se paragoniamo il motore a unità più moderne, si nota una certa pigrizia nell'arco inferiore del contagiri che funge da sistema di sicurezza sui fondi a bassa aderenza, visto che qui non sono presenti né abs né traction.
Detto ciò non si deve fare l'errore di catalogare questa moto nella categoria dei "ferri vecchi", visto che può stare al passo di (e in tanti casi anche bastonare :D) moto ben più recenti.
Una volta messa a punto di ciclistica e con un buon kit di pastiglie freno davanti, si sfrutta il solido telaio che ben controlla la spinta del generoso motore, permettendo velocità di percorrenza decisamente interessanti. A farne le spese sono i piolini delle pedane e, se si insiste, i rami inferiori del telaio tubolare! Sono ormai leggenda i telai modificati per il campionato brasiliano dedicato alla FZS, dove era uso tagliare una fetta del tubolare rappezzata poi con un fazzoletto d'acciaio saldato.
Adesso la sto vendendo perché sto entrando in un altro capitolo della mia vita ma non credo che la dimenticherò facilmente.
Anche se è un quattro cilindri, tira in basso progressivamente già a partire dai 2500 giri /min. poi a 5.000 si fa incominciare a conoscere meglio, a circa 7.000 giri " scatenate l'inferno al mio segnale" vieni "catapultato" come in un salto interstellare fino a 9-10 mila giri, poi continua a salire fino al limite ma se stai in 6° marcia chiaramente lo fa con meno enfasi. L'unica moto che non sono riuscito a vedere la velocità massima, la posizione comoda di guida, la sella bassa e il manubrio largo, unito ad un ottimo angolo di sterzo, la rende moto universale anche nel il traffico cittadino. Soffre un po con le strade di montagna dissestate, con avvallamenti e asfalti scalinati/ rattoppati, ma se le curve sono ampie, strade ok, non ce n'è per le bicilindriche. Chiaramente l'assetto è verso lo sportivo e chi mentre va con le endurone bicilindriche, riesce ad avere la meglio con condizioni non ottimali come citato sopra. Anche se a carburatori , il motore risulta sempre pulito ,senza irregolarità, vuoti, o imbrattamenti. Considerando che ormai si possono trovare a due soldi risultano un' ottima soluzione qualità /prezzo/ soddisfazione.