Aprilia RS 125

Francesco Paolillo
Alla sua presentazione in quel del Salone di Milano, la RS 125 ha "invecchiato" la concorrenza in un solo colpo. Era sufficiente scrutare gli sguardi sognanti dei vari ragazzini accalcati intorno alla moto, per capire che Aprilia aveva colpito nel segno
21 settembre 2006

Alla sua presentazione in quel del Salone di Milano, la RS 125 ha "invecchiato" la concorrenza in un solo colpo. Era sufficiente scrutare gli sguardi sognanti dei vari ragazzini accalcati intorno alla moto, per capire che Aprilia aveva colpito nel segno.
Asciugata la bavetta dalla bocca, i sedicenni hanno potuto cominciare l'opera di martellamento psicologico degli "sventurati" padri.

Per chi come il sottoscritto ha passato i trenta, "ilcentoventicinque" significa tornare indietro nel tempo, a "quel tempo" ormai mitico delle 125 da "sparo". Ottavo di litro dalle prestazioni elevatissime (anche troppo), dalle dotazioni ciclistiche esagerate, che hanno fatto da palestra a noi giovani motociclisti in erba.
Tutto questo fino ai primissimi anni novanta, quando inizia un lento declino, che porta alla scomparsa quasi totale dai listini di queste ottavo di litro.
Ultimamente, però, qualche cosa sembra essere cambiato. Il mercato si è lentamente risvegliato, e anche se lontano dai grandi numeri di una volta, ha richiamato l'attenzione dei vari costruttori.

Oggi sul circuito di Calafat vicino a Barcellona, ambientazione decisamente consona allo spirito racing replica della Aprilia RS, sono schierate una quindicina di moto, pronte per essere messe alla frusta tra i cordoli dell'autodromo.

La linea della RS è sicuramente riuscita bene, figlia com’è della RSV 1000. Affascina sia per l'equilibrio dei volumi, difficile da ottenere sulle moto di piccola cilindrata, sia per l'aggressività che traspare in ogni minimo particolare. Il "vestito" ci viene detto che è stato definito seguendo i dettami estetici della RSV e le indicazioni della galleria del vento.

La linea della RS è sicuramente riuscita bene, figlia com’è della RSV 1000
La linea della RS è sicuramente riuscita bene, figlia com’è della RSV 1000

Semplicemente spettacolare il telaio in alluminio lucidato, così come incanta lo splendido forcellone a bracci assimmetrici, anch'esso in alluminio.
I cerchi ricalcano anch’essi il design di quelli che equipaggiano la sorellona RSV.
Forcella a steli rovesciati da 40 mm di diametro con relativo piedino forgiato, pinza a quattro pistoncini ad attacco radiale, disco da 320 mm, tubi in treccia, beh davvero niente male!

Anche una volta saliti in sella direi che l'impressione rimane ottima. Cruscottino digitale – analogico (contagiri analogico – tachimetro – contachilometri – cronometro – temperatura liquido) piastra di sterzo forgiata e anodizzata, semimanubri in ergal, sono chicche sconosciute alla concorrenza.

Una volta intutato e montato in sella, avvio il monocilindrico Rotax, qui in versione Full power (è disponibile anche la versione da 11 Kw) valvola elettronica, contralbero di bilanciamento, aspirazione lamellare diretta nel carter, insomma tante belle cosine.
Grazie anche alla presenza del catalizzatore allo scarico, la RS 125 rientra nei limiti di emissioni Euro 2.

Mentre aspetto che l'indicatore della temperatura salga, prendo le misure alla piccola di Noale. Decisamente accogliente ed ergonomica, la posizione di guida è si sportiva, ma tutt'altro che scomoda anche per chi passa il metro e 80.
Inizio a "giocare" con i vari interruttori, fino a quando sul display appare il cronometro, per la registrazione dei tempi sul giro...altro che Playstation...Certo la Play costa meno, 5.015 Eurini (messa in strada esclusa) non sono pochi, ma vuoi mettere PaPà!?

Motore in temperatura, prima inserita...vado.
Era da tempo che non guidavo una moto a due tempi, indi per cui resetto le cattive abitudini da quattro tempi. Ago del contagiri sempre in alto e manetta spalancata.
L’RS si dimostra subito un’ottima “compagna di merende”. Rapidissima a prendere la corda della curva, mostruosamente veloce nei cambi di direzione (solo 126 i chili di peso dichiarati dalla casa) la piccola Aprilia è una iena tra i cordoli. A tanta agilità, si contrappone una stabilità notevole in tutte le situazioni. Frenata, percorrenza di curva e relativa uscita, mettono in mostra un equilibrio ciclistico superiore alla concorrenza.
Anche le sospensioni, seppur maltrattate, difficilmente entrano in crisi. Può capitare di sentire il mono “pompare” leggermente, ma è proprio cercare il pelo nell’uovo.

La frenata è sempre ai massimi livelli, ed è esente da fenomeni di fading, anche dopo parecchi giri “tirati alla morte”. L’unica pecca, se di pecca si può parlare, è la scarsa modulabilità del freno anteriore, che per un uso stradale può rivelarsi un po’ troppo reattivo.

Infinite le capacità di piega, grazie alla notevole luce a terra, ed al notevole appoggio offerto dalle Dunlop GPR 70 SP, 110/70 R17 54H e 150/60 R17 66H, espressamente studiate per le moto di piccola e media cilindrata.

Purtroppo come spesso accade, le cose belle durano poco. Ecco allora che completati i turni a disposizione ci prepariamo per tornare a casa.
Per me la prova di questa Aprilia 125 RS è stata come un ritorno al passato, ma per i sedicenni di oggi rappresenta il miglior modo di affacciarsi al futuro...motociclistico naturalmente!

 

Aprilia RS 125 (2006 - 14)
Aprilia

Aprilia
Via G. Galilei 1
30033 Noale (VE) - Italia
041 5829111
https://www.aprilia.com/it_IT/

  • Prezzo 5.900 €
  • Cilindrata 124 cc
  • Peso 125 kg
  • Sella 805 mm
  • Serbatoio 14 lt
Aprilia

Aprilia
Via G. Galilei 1
30033 Noale (VE) - Italia
041 5829111
https://www.aprilia.com/it_IT/

Scheda tecnica Aprilia RS 125 (2006 - 14)

Cilindrata
124 cc
Cilindri
1 -
Categoria
Sportive
Potenza
Peso
125 kg
Sella
805 mm
Pneumatico anteriore
110/70 R 17
Pneumatico posteriore
150/60 R 17
Inizio Fine produzione
2006 2014
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