YAMAHA DT125RE - DT125X

Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
Pensate a una tipica spiaggia della Toscana, a due passi da Viareggio, lunga, infinita, affollata da un numero troppo grande da poter quantificare di ombrelloni, bagnanti, bambini nella sabbia e tutto ciò che fa parte di un classico centro di villeggiatura in riva al mare
  • Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
2 dicembre 2005

Ecco, ora immaginatevi il tutto il 15 di Dicembre...il paesaggio non cambia ed il clima mite mantiene inalterati i colori della flora, la sabbia luccica ancora ai raggi del sole e si perde all’orizzonte, ma ciò che cambia in questo periodo è che la spiaggia è completamente deserta!
Quante volte avete sognato di poter scorrazzare liberamente sul bagnasciuga senza dover fare lo slalom tra i “paletti umani”?
Aggiungete poi a questa “test area” da favola un’organizzazione impeccabile, il confort di un magnifico centro benessere e talasso terapia ed una dettagliata conferenza stampa e avrete la ricetta perfetta per una presentazione di prodotto esemplare.

Yamaha dopo un anno fantastico a livello di numeri di vendite e gare, dove si è ritrovata al comando di tutte le classifiche che contano, nella Moto Gp, nel Cross, nell’Enduro, ed in numerose altre competizioni, rilancia la sfida ai suoi avversari in un segmento di giovani appassionati, proponendo per il 2005 una moto davvero interessante: la DT 125 nelle due versioni, enduro e supermotard.

Dopo un’attenta indagine di mercato la casa dei tre diapason ha capito che il mondo dei giovani sta cambiando velocemente. L’introduzione del patentino per i ragazzi di 14 anni obbliga chiunque voglia guidare una moto o motorino ad avere il fatidico documento. Ma allora, una volta preso, perché non passare a 16 anni al 125? La tendenza è proprio questa, un grande ritorno al passato. La Yamaha se ne è accorta e ha rivisto dalla testa ai piedi un progetto storico, portandolo al passo con i tempi e creando un vero e proprio oggetto del desiderio.

Design aggressivo, da vera moto. Riprende fedelmente i colori e le linee slanciate delle mitiche WR ed YZ. Parafanghi e manubrio alti, ruote artigliate e grande spunto per la versione enduro, posizione di guida raccolta, cerchi da 17” e freno anteriore maggiorato per quella motard. Ma vediamole nel dettaglio.

La DT 125 RE, ovvero la versione da enduro, è perfetta per il giovane ragazzo che ha la passione per il fuoristrada e vuole incominciare a praticare in tutta sicurezza questa disciplina. Il motore mi ha veramente sorpreso per quanto spinge, nonostante sia un 125 con 11 Kw, non ha mai risentito troppo del mio dolce peso (90 kg), anche quando più di una volta siamo sprofondati nella sabbia. Reattivo, agile e veloce a salire di giri. Se si cancellasse ogni scritta relativa alla cilindrata sfiderei chiunque a dire che è “solo” un 125.
L’avviamento elettrico facilita le partenze e la potente batteria con cui la moto è equipaggiata scongiura qualsiasi inconveniente che si potrebbe riscontrare alla prima accensione a freddo. Il cambio a 6 marce si sposa perfettamente con le doti di coppia del motore, anche se la leva per comandarlo risulta difficile da gestire se si indossano gli stivali da moto.
L’impostazione di guida vanta geometrie da vera off road. Solo la sella, sebbene comoda per un eventuale passeggero, l’ho trovata troppo larga e squadrata per una guida aggressiva. Giustamente si è privilegiato il confort a scapito di una maneggevolezza da vera “racing bike”. Anche il serbatoio con convogliatori incorporati mi portava a guidare un pochino infossato nella curvatura della sella, ma la sua capacità di ben 10,7 litri da perfettamente ragione a questo tipo di impostazione.

Entrambe le versioni RE e X, sono disponibili in due colori, il Racing Blue e il Yamaha Black

Il reparto sospensioni è in grado di gestire alla perfezione qualsiasi maltrattamento di un teenager scatenato in cerca di avventura. La robusta forcella teleidraulica all’anteriore e l’ammortizzatore motocross con forcellone oscillante al posteriore garantiscono sicurezza e stabilità sia sui percorsi di campagna che su quelli cittadini, dove spesso la reattività dei movimenti è indispensabile per destreggiarsi nel traffico.
E’ stata adottata anche un’avancorsa molto lunga ed un’inclinazione del canotto di sterzo molto aperta, in maniera da poter trasmettere al pilota la massima sensazione di stabilità e controllo. Il tocco finale da WR sono gli impianti frenanti. All’anteriore infatti monta un disco da 230 mm e al posteriore uno da 220 mm che non hanno assolutamente nulla da invidiare alle cugine più grandi.

La DT 125 X invece, sebbene derivi dalla stessa base della RE, vanta caratteristiche molto diverse e particolari.
Innanzitutto l’adozione dei cerchi da 17” sposta notevolmente la posizione di guida verso l’anteriore, questo rende molto più facile il controllo dell’avantreno e l’impostazione risulta più aggressiva e dal carattere corsaiolo.
I numerosi particolari come le verniciature in nero del forcellone e dei cerchi e il parafango anteriore corto le donano grande grinta e personalità.
Il motore rimane invariato rispetto alla versione enduro, anche se, a mio avviso, un diverso rapporto tra la dimensione dei cerchi e quella della rapporto di trasmissione finale, provoca in questa versione una maggiore reattività e prontezza alla ripresa.



Cambia invece l’equipaggiamento elastico. All’anteriore monta una forcella da 41 mm di diametro e 200 mm di corsa (70 in meno della RE) e al posteriore l’ammortizzatore scorre per 230 mm (anziché 260). Anche l’avancorsa è stata diminuita da 107 mm a 74, e l’inclinazione del canotto di sterzo va da 27 gradi a 24,5. Tutto questo per rendere la moto molto più rapida nei cambi di direzione e nei movimenti, dato che questa versione è intesa per l’asfalto e sarà sottoposta in maniera ridotta a passaggi su sterrati e mulattiere, dove si ricerca maggiormente la stabilità.
Come su ogni motard che si rispetti, non manca un impianto frenante degno di chiamarsi tale. All’anteriore infatti la X monta un disco flottante da ben 298 mm, che viene maltrattato da una pinza Brembo a 2 pistoncini, mente al posteriore monta un disco da 220 mm con pinza Nissin.Entrambe le versioni RE e X, sono disponibili in due colori, il Racing Blue e il Yamaha Black e sono inoltre disponibili alcuni accessori come il portapacchi posteriore, il bauletto portaoggetti, i paramani in tinta e l’allarme antifurto.

Yamaha dunque si affaccia sul mercato 2005 con un prodotto interamente rinnovato e prende in considerazione una fascia di potenziali clienti giovani, offrendo una moto dai notevoli contenuti tecnici ad un prezzo del tutto ragionevole (inferire ai 4.000 euro). E si sa, se ci si affeziona al marchio fin da subito...

Avessi io 16 anni ragazzi, comincerei già da oggi a rompere le scatole a casa, approfittando magari del Natale, della Pasqua, del compleanno, dell’onomastico... Qualsiasi cosa per poter mettere le mani su un DT, enduro o motard, e sfogare la mia voglia di avventura per le strade e i boschi della zona.

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Yamaha DT 125 RE (2004 - 06)
Yamaha

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Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo (MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/

  • Prezzo 3.790 €
  • Cilindrata 124 cc
  • Potenza 16 cv
  • Peso 114 kg
  • Sella 900 mm
  • Serbatoio 11 lt
Yamaha

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