BENELLI TNT 1130

Francesco Paolillo
Dopo aver ammirato le linee ricercate e trasgressive della Tornado, era logico aspettarsi dalla naked di casa Benelli altrettanta originalità stilistica e meccanica
30 marzo 2004

Il buon Adrian Morton designer dalle qualità superiori alla media (c’è il suo zampino anche nella MV Brutale...) ha avuto poco tempo per inventarsi questa “Bastardcycle”, ma il risultato è di quelli che non passano inosservati. Il contrasto tra l’ambientazione medioevale che caratterizza la città di Gubbio, sede della presentazione dinamica Benelli, e la TNT, moto che sembra uscita da un fumetto jap, è notevole.
La linea è a dir poco aggressiva, l’efficace intreccio di superfici e la ricercatezza stilistica fin nei minimi particolari caratterizzano questa “creatura”.
Purtroppo le moto messeci a disposizione per la prova, sono esemplari di pre-serie, che soffrono per la presenza di qualche componente “realizzato al volo”, ma come si dice, il buon giorno si vede dal mattino, e visto il lavoro svolto fino ad ora, sono certo che le disattenzioni saranno corrette.

La vista anteriore caratterizzata dal gruppo ottico – cupolino, basso in puro stile insetto, incute timore, mentre il serbatoio esibisce un design pieno di estro e...spigoli. La coda, non è da meno, con la sella dalle forme movimentate che poggia direttamente sul telaio posteriore a vista. Telaio che si contraddistingue per le forme ricercate e soprattutto perché incorpora il terminale di scarico, che sembra un mortaio pronto a sparare. Originali per forma e posizionamento, i fanali posteriori abbracciano il silenziatore di scarico. Da notare che il gruppo portatarga, fissato direttamente a quest’ultimo, è facilmente asportabile (nota per intenditori).
La vista laterale mette in evidenza la linea caricata verso l’avantreno della TNT, con il serbatoio che si prolunga verso l’anteriore della moto, attraverso i due copri-radiatori, creando una continuità stilistica d’effetto, appannata solo dalla mancanza di una griglia di protezione per i corpi radianti che sono coperti solo parzialmente dalle fiancatine (soluzioni causate dalle economie produttive).

Il risultato è di quelli che non passano inosservati
Il risultato è di quelli che non passano inosservati


Il telaio caratterizzato dal traliccio in acciaio anteriore che si “innesta” direttamente nelle piastre scatolate in alluminio, è quello della Tornado, mentre le sospensioni hanno risentito della logica dei costi di produzione, con la conseguente mancanza delle regolazioni per i due “fuscelli” da 50 mm anteriori e la sola regolazione del precarico e del ritorno in estensione per il mono posteriore.
La particolarità del telaio in tubi tondi, viene ripresa dal forcellone oscillante posteriore, per il quale sono stati utilizzati dei tubi tondi in acciaio.
Il motore, caratteristica fondamentale delle Benelli, è un tre cilindri, che rispetto a quello montato sulla Tornado, ha visto sostituire l’80% dei componenti interni.
Il tre cilindri ha visto aumentare la corsa da 49 a 62 mm, il che ha comportato l’aumento della cilindrata da 899 a 1.131 cc.
I tecnici hanno lavorato soprattutto in funzione di una maggior resa ai bassi e medi regimi, utilizzo più adatto ad una naked come la TNT.
L’originale radiatore della Tornado, posizionato sotto il codone della moto, è stato sostituito da due corpi radianti montati lateralmente.
Il risultato di queste modifiche è di quelli che meritano il massimo rispetto: 137 Cv a 9.250 giri e ben 12 kgm di coppia a 6.500 giri...no comment!
Le premesse ci sono tutte, vediamo se il giocattolo mantiene quel che promette.

In sella.
Le dimensioni sono raccolte, come la posizione in sella, che anticipa le caratteristiche dinamiche della TNT. Accensione, quatto chiacchiere con i colleghi, motore che entra in temperatura, via giù dalla strada che porta fuori dal parcheggio dell’albergo. Primo rettilineo, prima apertura di gas a gomme fredde...apperò, la piccola ha un bel caratterino, basta guardare la striscia nera sull’asfalto per capire che c’è polpa da spremere . I promettenti dati dichiarati sulla scheda tecnica, vengono confermati alle prime aperture di gas. Al primo stop, i commenti sono unanimi: alla faccia della coppia!
Il motore è reattivo come pochi altri (o addirittura nessun altro...) e la prima marcia sembra sempre troppo corta, con il contagiri che schizza impazzito verso la zona rossa. I primi chilometri percorsi su strade tortuose mettono in evidenza la grande reattività della ciclistica, caratterizzata da una notevole agilità sia in inserimento di traiettoria che nei cambi di direzione. Le sospensioni, con le regolazioni standard si comportano egregiamente, ma il mono, tarato anche per un uso in coppia, risponde in maniera molto secca e poco progressiva sull’asfalto sconnesso.
Anche i trasferimenti su strade veloci mettono in evidenza che a tanta rapidità nel misto, corrisponde altrettanta coerenza sui rettilinei e nei curvoni in appoggio. Nell’arco della prova, non ho mai sentito la TNT “sbacchettare” oppure oscillare in maniera indesiderata.

Il motore è reattivo come pochi altri (o addirittura nessun altro...) e la prima marcia sembra sempre troppo corta, con il contagiri che schizza impazzito verso la zona rossa


Davanti mi trovo Adrian , il quale oltre che a disegnarle, si diverte anche a guidarle, le moto. La strada è tortuosa , le curve si susseguono incalzanti, il motore “coppioso” mi permette di utilizzare il meno possibile il cambio (che oggettivamente si comporta in modo eccellente) lasciandomi la soddisfazione di disegnare le traiettorie più propizie.
E’ un piacere vedere l’ago del contagiri arrivare ben al di sotto dei 1.500 giri, senza sentire il motore strappare, in qualsiasi marcia, per poi schizzare e fiondare la TNT fuori dalle curve con una forza dirompente, alla minima apertura di gas.
Il passaggio sotto delle gallerie poco illuminate, mi fa notare la scarsa illuminazione (anzi retroilluminazione) degli strumenti , ma penso sia un difetto legato al discorso della pre-serie.

L’impianto frenante, Brembo Serie Oro, pur non mostrando una modulabilità da primato, rimane costante nel rendimento, pur richiedendo uno sforzo alla leva al di sopra della norma.
Nel complesso la TNT si può definire come la moto perfetta per fare “il gallo” nel senso buono del termine. Estetica appariscente , motore esagerato, ciclistica all’altezza, veramente una BB (bastard bike) e TNT è il nome più adatto per questa sciogli asfalto.
Volete farvi notare dagli amici al bar, oppure preferite seminare l’intutato di turno in sella alla supersportracingreplica, la TNT vi aspetta dai concessionari alla “modica “cifra di 12.900 Euro.
Fate vobis...

 

Benelli TNT 1130 (2004 - 08)
Benelli

Benelli
Strada della Fornace Vecchia, snc
61122 Pesaro (PU) - Italia
0721 41871
support@benelli.com
https://italy.benelli.com/

  • Prezzo 12.900 €
  • Cilindrata 1.130 cc
  • Potenza 137 cv
  • Peso 199 kg
  • Sella 780 mm
  • Serbatoio 16 lt
Benelli

Benelli
Strada della Fornace Vecchia, snc
61122 Pesaro (PU) - Italia
0721 41871
support@benelli.com
https://italy.benelli.com/

Scheda tecnica Benelli TNT 1130 (2004 - 08)

Cilindrata
1.130 cc
Cilindri
3 in linea
Categoria
Naked
Potenza
137 cv 101 kw 9.250 rpm
Peso
199 kg
Sella
780 mm
Inizio Fine produzione
2004 2008
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