BMW K 1200 GT

Francesco Paolillo
Non occorre essere degli esperti motociclisti, anzi si può anche non essere dei centauri, per capire che la K 1200 GT che mi attende per la prova è una signora moto da viaggio
25 marzo 2004

La livrea blu metallizzato della protagonista del test, dissimula solo in parte le dimensioni xl di questa divoratrice di chilometri, che anche a causa di un set di valige a prova di fidanzata è tanto larga quanto lunga.
La linea anche considerando il segmento a cui appartiene la “K”, non è delle più filanti, e soffre di un vistoso sbilanciamento verso l’anteriore a causa della generosa sezione frontale rispetto alla snellezza del posteriore, in particolar modo quando le valige laterali sono smontate.
I deflettori posizionati davanti alle gambe del guidatore, il parabrezza, sagomato dalle ampie dimensioni, regolabile elettricamente in altezza e inclinazione sottolineano l’attenta definizione aerodinamica dedicata alla GT.
Ci giro intorno qualche minuto e apprezzo le rifiniture curate sin nei minimi particolari, le plastiche della carenatura sono perfettamente accoppiate, così come la verniciatura è eseguita con cura. Le parti metalliche sono accuratamente rifinite e di aspetto “solido”.

Basta guardarla, per capire che la K 1200 GT vi può portare ovunque in qualunque condizione meteo nel massimo comfort e soprattutto velocemente (dove consentito).

La posizione “sdraiata” del motore permette di abbassare il baricentro, visti i 300 kg dichiarati in ordine di marcia è un particolare degno di nota

Appena ritirata, non nego che mi è passata per la mente la più classica delle idee, quella del cafferino... in Liguria, anzi a Firenze o magari perchè no, più lontano! Vi assicuro che la “K”, concedetemi di chiamarla così, si può permettere questo ed altro, e vi consente di compiere lunghe percorrenze senza indolenzimenti o affaticamenti di sorta, chiedendovi solo di concentrarvi sulla meta da raggiungere e di godervi il paesaggio che vi circonda. Difatti ancora prima di salire in sella si percepisce che la posizione di guida e le caratteristiche generali della “K”, sono improntate al massimo comfort per pilota e passeggero, senza per questo sacrificarne le doti e le caratteristiche dinamiche.

Nel traffico cittadino la 1200 si muove agilmente, tenendo conto della massa e delle dimensioni tutt’altro che trascurabili. In particolare la larghezza, nel caso vogliate lasciare montate entrambe le valige laterali, crea qualche problema (occhio alle fiancate delle auto). Il motore asseconda in modo ammirevole la marcia stop and go tipica delle nostre città, mentre i kg svaniscono non appena passiamo i 40 km/h, limite al di sotto del quale bisogna dedicare qualche attenzione in più alla guida. Non ci vuole una grande sensibilità per capire che la GT 1200 è stata pensata per altri impieghi, e che gradisce gli spazi “aperti”. Ecco allora che basta spostarsi lontano dalle vie cittadine, per vedere emergere solo i pregi di questa granturismo di razza.

La posizione di guida
è comoda, con le pedane (regolabili su due posizioni) ed il manubrio giustamente distanziati. La sella ampia e imbottita, si può regolare in altezza (790 mm oppure 820 mm da terra) e garantisce un’ottima accoglienza anche al passeggero, il quale può contare, come il pilota, su una coppia di pedane dotate di un rivestimento in gomma.
La sella e le manopole, sono riscaldabili (optional) vera libidine nella stagione invernale, mentre la regolazione del parabrezza avviene tramite un comodo pulsante sul manubrio, cosa si può volere di più! Ma il regolatore di velocità Tempomat naturalmente! Presente anch’esso sulla nostra moto...qui mi vogliono viziare...
Il propulsore della GT è il conosciuto quattro cilindri orizzontale di 1.200 cc che eroga 130 cv a 8.750 giri, con una coppia di 12 kgm disponibili a 6.750 giri.
L’alimentazione, naturalmente, come tradizione BMW, è ad iniezione elettronica.
La posizione “sdraiata” del motore permette di abbassare il baricentro, visti i 300 kg dichiarati in ordine di marcia è un particolare degno di nota.

Il telaio, un monotrave in alluminio, è coadiuvato dal propulsore nella sua funzione di elemento stressato.
La trasmissione, naturalmente, è ad albero come tradizione BMW, mentre il cambio è a sei rapporti.
L’impianto frenante si avvale del sistema Integral ABS Sport. Azionando la leva al manubrio, si agisce sia sui due dischi anteriori sia sul disco posteriore, mentre il comando a pedale agisce solo sul posteriore.
Il motore al minimo sembra elettrico, tanto è silenzioso e privo di vibrazioni, mentre con il salire dei giri inizia a tirare fuori la voce ed è una signora voce che in modo educato ricorda al conducente che “lei” è sì una moto votata al turismo, ma quello veloce.
Le medie autostradali consentite dalla GT, in considerazione dell’ottima protezione aerodinamica per pilota e passeggero e della minima presenza di vibrazioni, sono di quelle da ritiro immediato della patente. Anche alle velocità più elevate, difficilmente si viene disturbati da vortici d’aria o turbolenze, e questo vale sia per il busto che per le gambe (piedi compresi!).
Anche in caso di pioggia, se la velocità è al di sopra dei cento chilometri orari, la protezione offerta dall’ampia carenatura vi consentirà di proseguire senza troppi disagi. L’unico problema nasce dallo sporco alzato dalla ruota posteriore che nel volgere di pochi chilometri vi imbratterà le caviglie.

Sorprendente l’agilità sui percorsi di montagna
Sorprendente l’agilità sui percorsi di montagna


Il motore, esemplare per erogazione e trattabilità, se spremuto a fondo, garantisce alla K 1200 GT scatti e progressioni da gran turismo di razza, così come la discreta luce a terra e la generosa gommatura (120/70 R17 e 180/55 R17) unite all’efficacia delle sospensioni Telelever anteriore e Paralever posteriore garantiscono un comportamento neutro e coerente in ogni situazione.

Sorprendente l’agilità sui percorsi di montagna
, dove la “K” riesce a mantenere ritmi degni di moto più potenti, anche grazie all’elasticità ed alla grinta del quattro cilindri, che limita l’uso del cambio al minimo indispensabile oltre che alla bontà della ciclistica.
Le sconnessioni e le giunture tipiche dei viadotti autostradali, sono tollerati dalla GT senza il minimo scompenso e sempre mantenendo il comfort al top. Sullo sconnesso “pesante”, tipo ciottolato o pavè, la sospensione Telelever fatica a copiare le asperità, creando qualche problema anche al sistema ABS. Questo, di fatto, interviene troppo celermente e pur garantendo la direzionalità della moto, allunga sensibilmente gli spazi di frenata.
La modulabilità dell’impianto è caratterizzata dalla servoassistenza che interviene anche solo sfiorando il comando, il che implica, alle basse velocità di agire con dolcezza sui comandi, pena una risposta brusca dell’impianto.
Ad ogni modo, questi sono difetti relativi, che non intaccano l’immagine complessiva di questa GT. Basta semplicemente percorrere qualche chilometro, dando una regolatina al parabrezza, una riscaldatina a sella e manopole, impostare la velocità di crociera, per catapultarsi in una dimensione-viaggio da prima della classe.

Tutto ciò naturalmente non è regalato, ma se da una parte 17.650 Euro (optional esclusi) non sono bruscolini, dall’altra vi parcheggiate nel box una BMW, il che significa un prodotto di qualità, con un valore residuo sempre molto elevato, anche dopo svariati anni...provare per credere.

Bmw K 1200 GT (2003 - 06)
Bmw

Bmw
Via dell'Unione Europea, 1
200097 San Donato Milanese (MI) - Italia
02 51883200
info@bmw.it
https://www.bmw-motorrad.it/

  • Prezzo 17.700 €
  • Cilindrata 1.200 cc
  • Potenza 130 cv
  • Peso 300 kg
  • Sella 790 mm
  • Serbatoio 21 lt
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Scheda tecnica Bmw K 1200 GT (2003 - 06)

Cilindrata
1.200 cc
Cilindri
4
Categoria
Gran Turismo
Potenza
130 cv 96 kw 8.750 rpm
Peso
300 kg
Sella
790 mm
Inizio Fine produzione
2003 2006
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