Aprilia Dorsoduro 900

  • Voto di Moto.it 8 / 10
Luca Frigerio
  • di Luca Frigerio
La motardona del Marchio veneto torna con un nuovo propulsore da 896,1 cc, pulito nell’erogazione e vigoroso nell’allungo. La ciclistica è il massimo tra le curve. L’abbiamo provata, scoprite come va
  • Luca Frigerio
  • di Luca Frigerio
28 giugno 2017

La moto regala emozioni: c’è chi ama stare per ore in sella per scoprire nuovi luoghi, chi è alla ricerca della pelle d’oca tra i cordoli di una pista, chi la personalizza esteticamente (e non solo) per creare la special perfetta. C’è chi, tra i passi di montagna o nel misto curve vista lago, è alla ricerca del puro divertimento… che è sinonimo di fun bike!

Negli ultimi anni si è sempre più diffusa questa categoria di moto: snelle, agili, con tanta coppia e con il divertimento nel DNA. Un’alternativa alle pure motard monocilindriche, più impegnative da guidare e da mantenere (frequenti intervalli di manutenzione, posizione in sella estremizzata e prive della ventola del radiatore che mette in crisi il motore negli spostamenti urbani). Quasi dieci anni fa, anche Aprilia ha voluto dare la propria interpretazione di fun bike con la mitica Dorsoduro 750. Motardona bicilindrica, derivata dall’estrema SXV, da 92 CV e tecnologia Ride-By-Wire. Poi è arrivata la 1200, ancora più cattiva: la potenza tocca i 130 CV, una moto quasi esagerata, da utilizzare tra i tornanti di un passo di montagna. La Casa di Noale crede molto nel progetto Dorsoduro e quest’anno si presenta con una nuova cilindrata intermedia che mixa e va a sostituire la due passate motorizzazioni: fate largo alla Dorsoduro 900!

L’abbiamo provata tra le curve e i saliscendi nei pressi di Madonna di Campiglio, dove abbiamo potuto metterla alla frusta nel suo habitat naturale. Ecco come va la nuova Aprilia Dorsoduro 900.

Com’è fatta

Esteticamente sono pochissime le novità della nuova Dorsoduro 900: il muso con il parafango allungato (in carbon look) da motardona è quello delle sorelle da 750 e 1200 cc. Fianchetti che coprono il radiatore, sella lunga e piatta e doppio scarico sotto il codino. Il look è stato ringiovanito da una nuova, corsaiola, grafica in grigio-nero-rosso: molto belli i dettagli in rosso come le parti di telaio in traliccio in acciaio e il coperchio valvole. Ovviamente non mancano di serie i sportivi paramani.

Le grandi e principali novità si trovano sotto le plastiche, a partire dal propulsore: la cilindrata bicilindrico a V longitudinale di 90° a quattro valvole per cilindro è ora di 896,1 cc. La potenza massima tocca 95,2 CV (70 kW) a 8.750 giri/min mentre la coppia è di 90 Nm a 6.500 giri/min. La nuova cilindrata è stata ottenuta aumentando la corsa da 56,4 mm a 67,4 mm e lasciando invariato l’alesaggio (92 mm). Sono arrivati anche nuovi pistoni caratterizzati da uno speciale riporto antifrizione sul mantello per ridurre l’attrito. Inoltre, gli amanti della tecnica avranno sicuramente notato l’assenza del radiatore dell’olio, merito di un circuito di lubrificazione interna a carter semi-secco che riduce le perdite di potenza da sbattimento e mantiene limitati consumo e temperatura del lubrificante.

Un aumento di 3 CV per circa 150 cc forse sembra poco, ma in questo modo i tecnici di Aprilia hanno mantenuto l’aggressività della Dorsoduro con l’omologazione Euro4 e, inoltre, la moto è depotenziabile a 35 kW (solo tramite un blocco elettronico alla centralina, disattivabile dal concessionario) e si può guidare anche con la patente A2! Quindi il giovane motociclista può ambire ad una moto vera, pronta a scatenare tutto il suo potenziale una volta raggiunta l’età per la patente A3.

Il blocco motore è abbracciato da un telaio a struttura mista con la parte superiore a traliccio stretto di tubi in acciaio e la parte inferiore a piastre in alluminio. Confermata anche la soluzione dell’ammortizzatore laterale, regolabile nel precarico e nell’estensione. All’anteriore invece arriva una nuova forcella Kayaba da 41 mm, più leggera di 450 grammi, anch’essa regolabile solo nel precarico e nell’estensione. Per abbassare il peso e migliorare l’agilità, la nuova Dorsoduro 900 monta nuovi cerchi in alluminio a tre razze sdoppiate oltre 2 kg più leggeri rispetto a quelli della 750. Il peso complessivo della moto è di 212 Kg (in ordine di marcia con serbatoio pieno).

La carta d'identità dell'Aprilia Dorsoduro 900 2017

Potenza massima 95,2 CV
Coppia massima 90 Nm
Peso in ordine di marcia 212 kg
Capacità serbatoio 12 litri

La nuova Aprilia Dorsoduro 900 offre un pacchetto elettronico completo: ABS a due canali Continental di serie e disinseribile, Traction Control settabile su 3 livelli (e disinseribile), tre mappe motore (Sport, Tour e Rain). Il tutto è facilmente gestibile dal nuovo cruscotto digitale TFT a colori da 4,3” e dai blocchetti posti sul manubrio.

Come va

Motardona di nome e di fatto: saliti in sella alla nuova Dorsoduro 900 ci si trova in mano un manubrio bello largo, con un’impostazione di guida sull’anteriore e con la schiena dritta. Nonostante la sella posta a ben 870 mm di altezza, anche chi si trova al di sotto del metro e ottanta riesce ad appoggiare i piedi a terra senza troppa difficoltà. La sella è stretta e lunga per permettere di spostarsi avanti e indietro nel misto guidato e offre tanto spazio anche ai piloti più “lunghi”. L’imbottitura è abbastanza rigida: dopo una mattinata passata in sella a guidare si scende con il sedere un po’ indolenzito, ma un’impostazione sostenuta fa sentire meglio la moto tra le gambe, aumenta la sensibilità e le sensazioni quando si affrontano le curve. Il risultato è un limite più alto e tanto divertimento.

Nel misto stretto è il massimo: agile e rapida nei cambi di direzione. Bisogna però abituarsi per sfruttarla al massimo e godersi appieno la nuova Dorsoduro 900. La forcella lunga e la guida rialzata la rendono una vera motard. Per non sentire l’anteriore “galleggiare” bisogna guidare caricando l’anteriore: così facendo la 900 cc di Noale riesce ad entrare rapidamente in curva e rimane stabile in percorrenza. Merito di un telaio ben collaudato e al top, particolarità dei mezzi di Noale. Inoltre il lavoro svolto per abbassare il peso complessivo ha esaltato la maneggevolezza della Dorsoduro 900, che nelle strade di montagna si guida come se fosse una bicicletta. Le sospensioni hanno una buona taratura, peccato manchi la regolazione della compressione che completerebbe l’ottimo pacchetto della ciclistica. La frenata è potente e modulabile: all’anteriore troviamo un doppio disco da 320 mm morso da pinze radiale a 4 pistoncini. La pompa è assiale, con regolazione della distanza della leva. Solo nelle frenate più impegnative, dove si entra in curva con i freni in mano, si percepisce un po’ di effetto raddrizzante, che viene neutralizzato una volta che si staccano le dita dal freno. L’impianto frenante è affiancato dall’ABS di serie: all’anteriore interviene solo quando davvero necessario, mentre al posteriore è un po’ più invasivo. Per fortuna si può escluderlo (integralmente) se ci si vuole concedere qualche traverso in staccata.

Ci è davvero piaciuto il nuovo bicilindrico da 896,1 cc: il sound è pieno e ricco di cattiveria, al tempo stesso è linearissimo nell’erogazione. Sotto i 3000 giri/min non strappa, si può percepire solo qualche leggera pulsazione, inevitabile per questo genere di motore. In uscita dalle curve più strette prende giri con energia senza mettere in difficoltà il pilota: abbiamo spesso utilizzato il Traction Control al livello 2, che faticava a intervenire anche a moto piegata. Merito del setting elettronico e di un’erogazione pulita. In questo modo anche un utente meno esperto non è messo in difficoltà… ma una volta superati i 6000 giri/min si scatena il leone di Noale, con un allungo pieno fino al limitatore. E che goduria sentire gli scarichi scoppiettare in rilascio!

Tramite il nuovo display TFT a colori, il pilota ha tutti i dati sotto il naso: in bella mostra il contagiri, la velocità e la marcia inserita. Più in basso i dati relativi ai settaggi elettronici, i chilometraggi e i consumi. Come vi abbiamo anticipato, il pacchetto elettronico offerto da Aprilia è davvero completo, con tanto di 3 mappature motore. Quella che abbiamo preferito è la Sport: si ha piena potenza e la risposta dell’acceleratore è pronta ma non aggressiva. Tra le curve si riesce a gestire al meglio il bicilindrico da 900 cc e divertirsi senza trovarsi una moto troppo nervosa tra le gambe. Anche nella Tour si possono sfruttare tutti i 95 CV, ma la risposta è molto più dolce e nella guida sportiva è troppo poco pronta. Più consigliata per un utilizzo cittadino, quando bisogna prendere in mano il gas frequentemente e a bassi regimi. Poi c’è anche la Rain, con potenza ridotta a circa 70 CV e un’erogazione ancora più pastosa e adatta a fondi scivolosi.

A chi è destinata

La nuova Aprilia Dorsoduro 900 è destinata al “pure fun”: adatta a chi vuole concedersi una giornata scaccia pensieri tra le curve. È estrema, ma solo quando si vuole: la ciclistica di Noale è al top e regala tante soddisfazioni soprattutto a chi riesce a sfruttarla al massimo. Il grosso motore da 900 cc è una sorpresa: non spaventa il neofita ma spinge forte quando il pilota più sgamato dà gas. La nuova Aprilia Dorsoduro 900 è una fun bike adatta a tutti e, a nostro parere, i tecnici di Noale hanno fatto una mossa furba a non esagerare con la potenza massima e a offrire questa moto anche ad un pubblico più giovane.

La Casa di Noale ha dedicato una ricca gamma di accessori alla nuova motardona da 900 cc: primo tra tutti l’AMP, la piattaforma multimediale di Aprilia che collega lo smartphone al veicolo e permette di visualizzare direttamente sullo schermo tutti i dati relativi a chiamate entranti/in corso, oltre alle informazioni relative all’uso dell’interfono e di eventuali brani audio in riproduzione.

Ci sono anche accessori improntati allo sport, come componenti in alluminio ricavati dal pieno, e al turismo (la sella comfort, le valigie laterali, le borse laterali serbatoio).

Come vi abbiamo anticipato, la nuova Dorsoduro 900 si presenta in una sola corsaiola colorazione ed è già disponibile al costo di 9.490 euro (prezzo franco concessionario).

Pregi e difetti

Pro

  • Fluidità motore | Pacchetto elettronico | Guidabile con patente A2

Contro

  • Posizione di guida estrema | Sella rigida

Maggiori informazioni:

Moto: Aprilia Dorsoduro 900

Meteo: Sole, 24°

Luogo: Madonna di Campiglio (TN, Italia)

Terreno: strada

Foto: press Aprilia

Abbigliamento:

Casco LS2 Arrow C EVO Indy Carbon Chrome

Giubbotto Icon Hypersport Prime Hero

Pantaloni Icon Strongarm 2

Guanti Alpinestars GP Air Glove

Stivali Ixon Speeder

Aprilia Dorsoduro 900 (2017 - 20)
Aprilia

Aprilia
Via G. Galilei 1
30033 Noale (VE) - Italia
041 5829111
https://www.aprilia.com/it_IT/

  • Prezzo 9.630 €
  • Cilindrata 896 cc
  • Potenza 95 cv
  • Peso 186 kg
  • Sella 870 mm
  • Serbatoio 12 lt
Aprilia

Aprilia
Via G. Galilei 1
30033 Noale (VE) - Italia
041 5829111
https://www.aprilia.com/it_IT/

Scheda tecnica Aprilia Dorsoduro 900 (2017 - 20)

Cilindrata
896 cc
Cilindri
2 a V
Categoria
Supermotard
Potenza
95 cv 70 kw 8.750 rpm
Peso
186 kg
Sella
870 mm
Pneumatico anteriore
120/70 ZR 17"
Pneumatico posteriore
180/55 ZR 17"
Inizio Fine produzione
2017 2020
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