Triumph Thruxton R Hedonic. E' nato un nuovo marchio

Triumph Thruxton R Hedonic. E' nato un nuovo marchio
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Il nuovo marchio francese ha presentato a Parigi quattro special su base Triumph, realizzate con la collaborazione di Ludovic Lazareth: questa è la Thruxton R in salsa café-racer
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
13 febbraio 2017

Serge Heitz è noto fra gli appassionati di auto classiche per i restauri e le personalizzazioni di modelli iconici, soprattutto Porsche. La sua Serge Heitz Consulting ha sede vicino a Bordeaux e da oltre una ventina d'anni si occupa di automobili, ma al Salon Retromobile di Parigi, in corso in questi giorni, ha esposto le sue prime quattro moto speciali con il nuovo marchio Hedonic, con le quali si presenta al pubblico degli appassionati. Il messaggio è che ciascuno potrà decidere come allestire il modello desiderato per avere una moto unica e fatta a mano.

Sono stati scelti due modelli Triumph come base per la trasformazione: una Bonneville T120 e una Thruxton R, ovvero le ultime edizioni della Casa inglese con il nuovo motore 1.200 raffreddato a liquido. Tre moto seguono lo stile Scrambler, la quarta è una café-racer. Hanno prezzi di 45.000 e 65.000 euro rispettivamente. Nello sviluppo, e sopratutto nella costruzione delle tre versioni Neo, quelle su base Bonneville, c'è lo zampino di Ludovic Lazareth, il noto preparatore francese dalle indubbie risorse creative.

 

Una delle tre Hedonic su base Bonneville. La Neo n.002
Una delle tre Hedonic su base Bonneville. La Neo n.002

 

La Thruxton R (chiamata Amazing n.000) si ispira ai modelli a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, ed è stata progettata dal team di Serge Heitz, che per le sovrastrutture ha scelto la lamiera di alluminio, battuta e lavorata manualmente e lasciata priva di verniciatura coprente: questo anche per mostrare la bontà della lavorazione, oltre che per rifarsi ad alcune realizzazioni inglesi del passato che diedero il via al filone cafè-racer. In alluminio sono il serbatoio, la mezza carenatura, la base della sella (che è naturalmente in pelle), il paramotore e il parafango anteriore; altre parti in metallo rifiniscono fiancatine e portatarga basso. In totale, per realizzare il progetto sono state necessarie 150 ore di lavoro. Sono componenti speciali anche i comandi (con pompa integrata per il freno), così come gli interruttori, l'avviamento Motogadget a pulsante e gli indicatori di direzione.

La invece forcella arriva da una Yamaha R6, ma con pinze freno Brembo radiali monoblocco; dietro c'è una coppia di Öhlins con serbatoio separato. Le ruote a raggi sono curiosamente da 16 pollici, e calzano i soliti pneumatici Firestone non ribassati in uso su molte special. Fatto su misura anche l'impianto di scarico con doppio terminale gemello - rialzato ma in stile flat track, più che cafè-racer - che contribuisce a mantenere l'omologazione di legge, e quindi utilizzabile su strada. Tutte le Hedonic sono fornite di certificazione Euro-4.

Assieme a questo primi quattro modelli, un'automobile particolare fa parte della collezione Hedonic:  è la Storm, una Porsche Roadster del 1960 customizzata dal team francese.

 

 

 

 

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