Tetsuya Harada, il campione del mondo che vuol rinascere YouTuber

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Il campione del mondo 1993 della classe 250 con Yamaha, amatissimo anche in Italia, ha aperto il suo canale YouTube ufficiale e l'account twitter
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6 luglio 2020

Harada ha già una intesa attività sui social, pubblica i suoi post mediamente due volte al mese, ed ora ha deciso di aprire un canale YouTube. Il nome ufficiale è Tetsuya Harada Official 31 Channel. Come prima cosa ha pubblicato un video di presentazione: farà collegamenti da casa sua, a Monaco, e racconterà i modi più divertenti per passare il tempo con la moto.

Anticipando qualche tema, Tetsuya ha detto che vorrebbe fare degli abbinamenti originali, tipo “la moto e il golf”, “la moto e la pesca”: ma ha intenzione di parlare anche di turismo, di tecnica pratica, e di intervistare personaggi.

Immediatamente, qualcuno tra i follower gli ha chiesto di parlare con Loris Capirossi, chiaramente pensando al finale del campionato classe 250 nella stagione 1998. Senza sapere, forse, che i due vivono nel Principato, portano a scuola i figli nello stesso istituto, si frequentano e sono amici da anni. La vecchia ruggine non c’è più.

Una carriera di successi

Tetsuya, che ha appena compiuto i cinquant’anni, essendo nato nel giugno del 1970, è stato a lungo una bandiera della Yamaha, vincendo diversi titoli nazionali prima del campionato mondiale 1993 ai danni proprio di Loris Capirossi. In Giappone fece scalpore il suo passaggio all’Aprilia nel 1997, con tre vittorie. L’anno dopo era in lizza per il titolo mondiale, nel team Aprilia se la giocava con Capirossi e anche con Valentino Rossi, ma nell’ultima gara, GP d’Argentina, fu speronato da Loris all’ultimo giro. Il giapponese non la prese bene e denunciò Capirossi alla FIM, che lì per lì squalificò l’imolese, ma dopo poche ore lo riammise, attribuendo a lui il titolo della 250. Anche la stessa Aprilia perse il confronto giudiziario con Capirex, oggi funzionario Dorna.

Ma questa è acqua passata. Successivamente Harada ha corso due anni anche con la bicilindrica Aprilia 500, e infine la stagione 2002 in MotoGP con la Honda del team Pramac senza brillare. Si è fermato lì, lasciando il ricordo di un pilota molto talentuoso, veloce, sportivo. I suoi rapporti con la stampa italiana sono stati sempre agevolati dalla moglie, Miuky, che l’italiano lo parlava e lo parla molto bene.

Adesso gli è venuta la voglia di dialogare con il mondo intero attraverso i video e i post. Naturalmente avrà la possibilità di esprimere la sua opinione sulle tre classi del mondiale, che segue sempre con la stessa passione.

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