Suzuki cresce nel mondo, non in Europa e USA

Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Le vendite motociclistiche Suzuki sono in ripresa a livello mondiale e con un ottimo ultimo trimestre del 2021. Diminuiscono soltanto i mercati europeo e nordamericano, mentre l'Asia fa la parte del leone
  • Maurizio Gissi
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14 febbraio 2022

Suzuki è sempre più un'industria automobilistica, ma la divisione motorcycle ha rialzato la testa nel 2021.
L'anno fiscale finirà al 31 marzo e i conti si faranno dopo, ma intanto il periodo da aprile a dicembre – i primi tre trimestri – hanno già dato indicazioni precise.

I ricavi complessivi sono stati di 2.574,3 miliardi di yen (19,6 miliardi di euro) in crescita del 18,3%.
Il fatturato netto della vendita di automobili è stato di 2.311 miliardi di yen (17,6 miliardi di euro) in crescita del 17,8% sul periodo precedente.

I ricavi della vendita di moto e scooter hanno raggiunto i 183,7 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro), con un incremento del 26,3% e un +38,3% nel trimestre settembre-dicembre. Ovvero il fatturato moto vale circa l'8% di quello automobilistico.

La divisione dei motori marini ha registrato un buon +17,6% su base annua, con ricavi pari a 530 milioni di euro.

Da aprile a dicembre sono state vendute nel mondo 1.949.000 automobili, quindi +11%; rispetto allo stesso periodo del 2019 (senza pandemia in corso però) c'è stato un calo del 9,8%.

Fra moto e scooter le vendite hanno raggiunto 1.206.000 unità, in questo caso la crescita è stata dell'8% (di +89% nell'ultimo trimestre) rispetto allo stesso periodo del 2020, ma in calo del 10,3% rispetto al 2019.

Il fatturato netto è aumentato di 8,4 miliardi di yen (+14,9%) a 64,7 miliardi di yen (495 milioni di euro) su base annua. Ciò è stato dovuto principalmente all'incremento delle vendite di modelli di alta gamma (come la Hayabusa) e al deprezzamento dello yen.
Tuttavia, l'utile operativo si è fermato a di 2,3 miliardi di yen (17,6 milioni di euro), con un aumento di soli 0,1 miliardi di yen (+7,8%) su base annua, e questo a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime.

I principali mercati per Suzuki sono tutti in Asia: ben 975.000 unità, pari all'80% del totale. In particolare al primo posto c'è l'India (437.000, oltre un terzo del totale e +16%), poi la Cina (315.00, +9,4%) e le Filippine (117.000, +21%).

In Giappone le vendite hanno raggiunto le 42.000 unità, in crescita del 7%, mentre in Europa (22.000 unità) e Nord America (altre 22.000) si sono registrati cali numerici rispettivamente del 29% e del 41%.

Le previsioni per l'intero anno fiscale (aprile 2021 – marzo 2020) sono state leggermente ritoccate verso l'alto rispetto alle stime anteriori: ricavi a 3.400 miliardi di yen (+7% sull'anno precedente), con un margine operativo salito del 2,4% (150 miliardi di yen, 1,14 miliardi si euro).
Si prevedono volumi in crescita per la vendita di automobili (2.665.000 per un +3,6%) e per il comparto motociclistico che dovrebbe raggiungere 1.617.000 unità (+5,4%).

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