Special Ducati Multistrana

Deriva da Multistrada - la trasformazione è reversibile – ma ne prende le distanze. Una special unica, fantastica su strada e alla portata di tutti (esiste il kit di trasformazione)
27 febbraio 2008


Non capita tutti i giorni di incappare in una Special tanto... speciale, al punto di non riconoscere la moto da cui è partita la trasformazione. È quello che ci è successo di recente: entrati nel Ducati Service "Desmolupo M1LAB", abbiamo intravisto tra le tante rosse lei, una Ducati nel midollo - il desmo non mente mai - assente dai listini ufficiali di Borgo Panigale. Il mistero è stato presto svelato dal suo proprietario, Vasco Premaor, che lavora nella sede di Ducati Milano. L'abbiamo messo spalle al muro, obbligandolo a rivelarci i segreti della sua moto, bella da togliere il fiato.  Pensate che stiamo esagerando? Fate un giro per Milano e vedrete l'indice di gradimento superare quello - invero modesto - del Festival di Sanremo.

GIUSTO UN PAIO DI MODIFICHE

La base di partenza è una Ducati Multistrada 1000ds del 2003, acquistata di seconda mano da Vasco con 6.000 km sul groppone. La strada scorre velocemente, e tranquillamente, sotto le ruote della rossa. Il "misfatto" avviene nel 2007, quando il proprietario - ignaro di quello che sta per accadere - accetta di prestare la Multistrada agli amici di M1 LAB, giusto per fare "un paio di modifiche".
L'esito è quello che vedete nel servizio fotografico. Alla faccia delle due modifiche.

MULTISTRANA REVERSIBILE

Stentavamo a crederlo, tanto è radicale la trasformazione. Ma l'operazione che ha dato i natali a Multistrana è reversibile. Il taglia e cuci è bandito, qui al massimo si svita e riavvita.
Una gran bella cosa per chi volesse tornare all'origine, ad esempio per vendere la moto.
I tatuaggi sono per la vita, Multistrana no. Non necessariamente.

LISTA DELLA SPESA

Ecco nel dettaglio cosa c'è di diverso in questa special. Uno degli obiettivi della trasformazione è l'alleggerimento della moto standard. I cerchi originali lasciano il posto a una coppia di Marchesini nero opaco, realizzati in alluminio forgiato, su cui trovano posto i dischi freno Brembo serie Oro, serviti da pinze a 4 pistoncini. Se il faro anteriore vi risulta familiare, avete fatto centro: si tratta di quello originale protetto da una cover di derivazione Ducati 999. Il cupolino di questa è stato infatti tagliato e resinato in modo da poter accogliere il faro di Multistrada.
Dà riparo alla strumentazione originale, supportata da una piastra in alluminio che ne abbassa il posizionamento. Anche il blocchetto di accensione trasloca e va a finire sopra il radiatore dell'olio, sulla destra, protetto dallo scenoso carterino in carbonio (di derivazione Ducati Monster).
Dello stesso pregiato materiale sono fatte la protezione del collettore e quella delle cinghie della distribuzione.
Il manubrio è un Magura della serie MTS-S, montato su riser più alti. I fianchetti laterali in plastica sono originali, ma tagliati e sagomati. La modifica ha richiesto il riposizionamento della batteria, ora montata all'interno della scatola filtro.  Al contrario, l'impianto elettrico finisce dritto dentro il fianchetto sinistro.
Anche il radiatore dell'olio cambia sede e scende sino a coprire il cilindro orizzontale.
Il codone è quello standard, accorciato e modellato con la vetroresina. 
Ne risulta una forma slanciata, che copre parte del telaio e il gruppo ottico posteriore. La parte ciclistica riceve un affinamento. La forcella di serie è rivista nell'idraulica (molle e olio) e anodizzata nel color oro.
La sospensione posteriore sfrutta il mono Ohlins di primo equipaggiamento sulla versione S.
Lo scarico - basso e corto per ridurre il peso e accentrare le masse - è un vero capolavoro. In titanio, originariamente destinato al Monster, è stato adattato alla Multistrana.
Ma non richiede l'uso dei tappi nelle orecchie, è stato saggiamente deciso di mantenere il DB-killer.
Il sound, per quanto civile, è assolutamente appagante.
Anche il catalizzatore resta al suo posto: coscienza ambientale ed erogazione più fluida e regolare ringraziano.

IL KIT PER MULTISTRADA

La moto di Vasco è un esemplare unico, guai solo a copiarne la colorazione bianco/rossa di cui il proprietario va - giustamente - fiero. Passare da Multistrada a Multistrana è però possibile.
I ragazzi del Ducati Service di Milano, Desmolupo M1 LAB, hanno realizzato un kit (che provvedono a montare in esclusiva) completo di plastiche in VTR, scarico, radiatore dell'olio con tubazioni, staffe di fissaggio, verniciatura e montaggio.
Il prezzo da pagare per dare una seconda giovinezza a Multistrada? 2.100 €, più Iva. 

 

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