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Vi avevamo parlato dell’allarme lanciato dal Codacons: il censimento degli autovelox da parte dei Comuni, delle Province e delle Regioni - diventato obbligatorio dopo il decreto del 21 maggio 2025, convertito in legge il 18 luglio - era appeso a un filo. Restava concreto il rischio di dover spegnere diecimila autovelox fissi alla data del 18 ottobre. Con buona pace di chi li vede come il fumo negli occhi, ma certamente facendo un passo indietro per la sicurezza sulle strade.
Ora l’ufficio studi di Asaps comunica che: in attuazione dell’articolo 5, comma 3-bis del decreto 21 maggio 2025… è stato effettivamente pubblicato sul sito del MIT il decreto direttoriale di cui si parla. Ma…
“Occorre ricordare come questa comunicazione costituisca condizione necessaria per il legittimo utilizzo dei dispositivi o sistemi, ai sensi dell’articolo 5, comma 3-bis, terzo periodo, del citato decreto legge.
Ma non è ancora possibile inserire i dati nel sistema in corso di definizione del centro elaborazioni dati della Direzione generale per la motorizzazione. Ai fini dell’avvio operativo della piattaforma telematica, il decreto pubblicato acquista efficacia solamente dalla data indicata con un successivo provvedimento del Direttore Generale per la motorizzazione pubblicato sul Portale istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.