Presentato il Calendario Pirelli 2026: tecnologia, elementi naturali e una sfida all'ageismo

Il leggendario The Cal compie 52 anni e sceglie la strada della maturità: undici protagoniste dai 40 ai 73 anni interpretano terra, acqua, aria e fuoco attraverso l'obiettivo di Sølve Sundsbø, in un equilibrio tra natura e intelligenza artificiale
18 novembre 2025

Praga, Municipal House. Orchestra sinfonica, oltre 500 ospiti da tutto il mondo, e un Calendario Pirelli che come sempre riesce a leggere il tempo prima ancora che diventi tendenza. La cinquantaduesima edizione di The Cal, presentata nella capitale ceca, porta la firma del fotografo e regista norvegese Sølve Sundsbø e si intitola semplicemente "Elements".

Natura ricostruita in studio: l'artificio al servizio dell'essenza

Il progetto nasce da un'idea apparentemente semplice: raccontare il rapporto tra essere umano e elementi naturali – terra, aria, fuoco, acqua – ma non in modo didascalico. "Gli elementi sono un modo per raccontare istinti, desideri, tensioni interiori", spiega Sundsbø. Il fotografo, noto sin dagli anni Novanta per il suo uso visionario di 3D e manipolazioni digitali, ha scelto di ricostruire completamente la natura in studio, tra Londra e New York, utilizzando pareti LED monumentali, proiezioni di nuvole e tramonti, mapping tridimensionale di paesaggi reali, ma anche acqua e vento autentici integrati in ambienti controllati.

"La tecnologia, l'intelligenza artificiale, il 3D sono strumenti – avverte il fotografo – è come li usi per arrivare all'essenza intangibile di energia, luce, vento, etere". Un ibrido tra artificio e realtà che "è magico come Praga", secondo le parole dell'AD di Pirelli Marco Tronchetti Provera, che ha sottolineato come il progetto rappresenti "una sorta di linea tra l'origine e il futuro, un riappropriarsi del legame con la terra senza dimenticare in che mondo siamo".

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Il cast che sfida gli stereotipi: la bellezza oltre l'età

Ma è il cast a segnare davvero la differenza. Undici donne professioniste, dai 40 anni o poco meno della cantautrice FKA twigs ai 73 di Isabella Rossellini, che torna nel Calendario Pirelli a oltre vent'anni di distanza. Accanto a loro, Tilda Swinton che interpreta l'etere, Venus Williams che diventa energia attraverso il movimento, Eva Herzigová, Irina Shayk, Gwendoline Christie, Luisa Ranieri, Susie Cave, Du Juan e Adria Arjona.

"22 donne mature con storie piene, forti", le definisce Tronchetti Provera, spiegando che questa scelta ha rappresentato uno degli elementi più interessanti del progetto. Una decisione che non è sfuggita ai commentatori: c'è chi l'ha definito ironicamente "il calendario delle milf", ma è proprio contro il pregiudizio dell'ageismo che si spinge questa edizione.

"È stato questo a farmi accettare – spiega Eva Herzigová, 52 anni, che giusto 30 anni fa posava per il suo primo The Cal – penso proprio che la moda stia facendo passi avanti. Qui ci sono persone ambiziose, talentuose, con famiglia e non ragazze acerbe e bellissime". Anche Irina Shayk, alla vigilia dei 40 anni, celebra il progetto: "È favoloso che questo anno celebri la bellezza interiore più che esteriore delle donne, l'empowerment femminile".

Un evento tra glamour e... assenze eccellenti

La presentazione alla Municipal House di Praga, nella spettacolare sala da concerti liberty, ha visto sfilare un parterre d'eccezione. Eva Herzigová in Dolce e Gabbana, Tilda Swinton in look punk, Luisa Ranieri con un abito Armani vintage di velluto nero in omaggio allo stilista scomparso, accompagnata dal marito Luca Zingaretti. L'attrice italiana ha raccontato la sua partecipazione come "un tassello della mia voglia di sperimentare, di essere libera, lontana da pregiudizi", specificando che interpretare il vento "avvolta nell'organza non è stato una passeggiata".

Tra gli ospiti anche Pierfrancesco Favino e Jean Todt, ex manager della Formula1 ora impegnato con l'ONU in programmi sulla sicurezza stradale. Assente giustificata Isabella Rossellini, premiata a Stoccolma. Nota stonata della serata: l'assenza di Chiara Ferragni, attesa in coppia con Giovanni Tronchetti Provera, figlio dell'AD, che alla fine non si è presentato nemmeno lui al tavolo d'onore.

La tradizione che si rinnova

Dal 1964, il Calendario Pirelli rappresenta molto più di un oggetto editoriale: è un archivio vivente della cultura visiva contemporanea. Passato per le mani di Richard Avedon, Peter Lindbergh, Bruce Weber, Mario Testino, Annie Leibovitz, Steve McCurry, Karl Lagerfeld e Tim Walker, The Cal ha fotografato i cambiamenti sociali degli anni Sessanta, definito l'immaginario delle top model tra gli Ottanta e Novanta, e negli ultimi anni si è aperto a narrazioni identitarie e nuove forme di rappresentazione.

Con "Elements", Sundsbø prosegue questa evoluzione portando il progetto in una dimensione simbolica che attraversa natura, corpo, memoria e percezione. "La mia speranza – non nasconde l'ambizione il fotografo – è che sia rivoluzionario". Un calendario contro gli stereotipi e le discriminazioni verso le età, che dimostra come la bellezza e il talento non abbiano data di scadenza. E che la tecnologia, usata con sensibilità, possa raccontare l'essenza più autentica dell'essere umano.

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