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Piaggio accelera il processo di internazionalizzazione e lo fa puntando dritto al cuore dell'Asia Pacific. Il gruppo guidato dalla famiglia Colaninno ha annunciato la creazione di una nuova consociata nelle Filippine, che gestirà direttamente l'importazione e la distribuzione di tutti i marchi del portafoglio: dagli scooter Vespa, Piaggio e Aprilia fino alle moto Moto Guzzi, senza dimenticare ricambi e accessori. E c'è già chi scommette su un futuro interesse anche per il segmento dei veicoli commerciali leggeri.
La scelta non è casuale. Le Filippine rappresentano il terzo mercato del Sud Est Asiatico dopo Indonesia e Vietnam, e il quinto a livello globale dopo India e Cina, con circa 2,3 milioni di veicoli a due ruote venduti ogni anno. Un mercato storicamente dominato dalla fascia entry-level, ma che negli ultimi dieci anni ha visto una trasformazione significativa.
Il reddito pro capite nelle Filippine è cresciuto del 40% negli ultimi dieci anni, favorendo un'evoluzione della domanda verso segmenti premium, proprio quelli in cui i marchi italiani hanno già costruito una solida reputazione internazionale. La Vespa, in particolare, rappresenta un simbolo di status in molti mercati asiatici, e questa percezione potrebbe fare la differenza in un contesto dove il potere d'acquisto sta crescendo rapidamente.
La strategia di espansione diretta - eliminando intermediari e distributori terzi - permetterà a Piaggio di controllare meglio posizionamento, prezzi e comunicazione del brand. Un modello già testato con successo in altri mercati asiatici e che potrebbe replicare risultati interessanti anche nell'arcipelago filippino.
Parallelamente alla mossa filippina, i fratelli Matteo e Michele Colaninno hanno avviato una riorganizzazione della catena di controllo attraverso la fusione di Omniainvest in Omniaholding. L'obiettivo dichiarato è ottenere risparmi sui costi amministrativi e una maggiore efficienza gestionale. Una semplificazione societaria che arriva in un momento in cui il gruppo deve gestire sfide non banali.
Proprio mentre Piaggio guarda all'Asia con ottimismo, il quadro europeo e americano continua a destare preoccupazioni. Gli analisti di Equita prevedono un terzo trimestre complessivamente debole, con pressione su Stati Uniti ed Europa dove la domanda rimane fiacca, ad eccezione di Italia e Spagna.
Equita ha ridotto ulteriormente le stime per il 2025: fatturato -2%, ebitda -2%, utile netto -8%, principalmente a causa dell'impatto negativo dei cambi valutari, con la rupia indiana in calo del 12% e il dollaro del 7%. Il mercato americano degli scooter è atteso ancora a -30% anno su anno, mentre Francia e Germania continuano a soffrire.
L'unica nota positiva arriva dall'India, dove si prevede un miglioramento nel mercato dei veicoli commerciali grazie alla riduzione dell'imposta Gst (dall'attuale 28% al 18% per la maggior parte dei prodotti Piaggio) effettiva dal 22 settembre, che dovrebbe stimolare gli acquisti nel quarto trimestre.
Gli analisti di Equita mantengono un rating "hold" sul titolo con target price a 1,95 euro, evidenziando come le stime di ebitda siano state tagliate del 14% dall'inizio dell'anno e quelle sull'utile netto adjusted del 45%. La visibilità rimane limitata e il consolidato 2024 di Omniaholding mostra segnali di rallentamento: fatturato diminuito del 13,1% a 1,74 miliardi e utile quasi dimezzato a 27 milioni, con un indebitamento finanziario netto salito a 973 milioni. (Fonte: Milano Finanza)
In questo contesto, la mossa filippina rappresenta più di una semplice espansione geografica. È una scommessa sul medio-lungo periodo, un tentativo di bilanciare le difficoltà dei mercati maturi con le opportunità di crescita dell'Asia emergente. Il 7 novembre, con la presentazione dei risultati del terzo trimestre, avremo un quadro più chiaro di quanto questa strategia sia sostenibile.
Nel frattempo, mentre l'Europa arrangia e gli Stati Uniti rimangono in territorio negativo, Piaggio prova a farsi largo tra i motorini di Manila. Con la Vespa che, anche qui, potrebbe tornare a fare la differenza. Come ha sempre fatto.