Paz BMW R1200 Diva

Paz BMW R1200 Diva
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Una boxer che più originale non si può, con una componente tecnica impeccabile rivestita da linee di rottura con tutto quanto si sia visto nel panorama special
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
11 dicembre 2013

 Anche chi credeva di averle viste tutte, parlando di special, difficilmente resterà indifferente davanti alla BMW R1200 rielaborata da Giulio Paz - una moto tanto originale che si fatica ad inserirla in un qualsivoglia filone, pur con qualche richiamo, conscio o meno, alle linee art déco della BMW R7 che lo scorso anno ha trionfato al Cours d'Elégance a Pebble Beach, California. Bassa, filante, elegante e leggera nelle linee, la R1200 che vi proponiamo è stata realizzata lasciando immutata la sola sostanza del motore e dell'impianto elettrico, per rendere più semplice la manutenzione, ma cambiando quasi tutto il resto.

 

Una simile precauzione nasce quando le moto vengono create per circolare e non per restare in mostra, anche se non siamo sicuri che lo sguardo molto attento delle forze dell'ordine sarebbe dovuto all'amore per il dettaglio e non invece al collezionare le incoerenze del mezzo rispetto al libretto di circolazione. Fatto sta che Diva - questo l'azzeccatissimo nome di questa special - è stata pensata per essere efficace nell'uso stradale. Via il telelever anteriore, sotto con le sospensioni Ohlins.

 

Il telaio originale viene scartato in favore di un'unità realizzata dallo specialista Moretti, mentre tutte le parti in carbonio sono di Pro-Lite Advanced Composites: la loro caratteristica è l'essere impregnati del colore prima della cottura in autoclave. Buona parte delle sovrastrutture, in alluminio ricavate dal pieno, sono realizzate da Bonamici Racing.

 

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