Nico Cereghini: "Siamo arrivati all’editoriale 200!"

Nico Cereghini: "Siamo arrivati all’editoriale 200!"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Grazie al sito, ci frequentiamo già da quattro anni. Il dialogo mi piace e mi sembra reale, io mi sono divertito, viva la moto. Se avete suggerimenti o critiche è il momento giusto, altrimenti… avanti così! | N. Cereghini
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
29 ottobre 2013

Punti chiave


Ciao a tutti! Mi accorgo che questo è l’editoriale numero 200, duecento settimane che ci ritroviamo sul sito al martedì, e mi pare proprio un’occasione da celebrare. Duecento settimane sono tante: cavoli, sono più o meno quattro anni che ci frequentiamo!

C’è un aspetto che mi piace sottolineare e credo che siate d’accordo in tanti: quella tra di noi è stata una lunga chiacchierata in leggerezza e non una specie di “lectio magistralis” tenuta dall’autorevole prof all’università. Qui siamo tutti all’Università della Moto, io vi racconto quello che la moto rappresenta per me e voi tirate fuori ciò che vi garba. Semplice e in piena libertà. Senza filtri, divieti e censure. Vengono tagliati soltanto gli incivili, quelli che insultano gratis senza metterci la faccia, quelli che voi stessi terreste fuori da casa vostra. Ma sono pochi, pochissimi, perché tutti voi avete capito che non è obbligatorio condividere tutto, si può benissimo non essere d’accordo con me, qui si accettano le contestazioni e le proteste. Anzi, a questo proposito, qualcuno mi domanda come mai non intervengo direttamente tra i commenti dei lettori quando la discussione prende una piega diversa dal previsto: magari quando si esce dal tema perché non mi sono spiegato bene, oppure quando mi sono spiegato benissimo ma qualcuno fa finta di non capire. Ebbene, ho scelto di tenermi fuori perché non mi piace la deriva che il botta-e-risposta finisce per prendere. Se fossimo faccia a faccia sarebbe facile, ma sulla rete c’è il rischio che qualche navigatore voglia semplicemente far casino.

Ma chissenefrega, quello che conta è divertirsi. E io più di una volta mi sono proprio divertito. Per esempio quando ho fatto una finta intervista all’ombrellina di Edwards nel giugno del 2011 (leggi l'articolo), quella che se ne stava seminuda nel gelo di Silverstone. Era una scherzo, si capisce, era un pretesto per prendere in giro chi polemizza tra MotoGP e SBK; ma molti ci hanno giocato sopra e alla fine questa ipotetica Meg è diventata un fenomeno. Io la farei tutti i mesi, una finta intervista, anche ai piloti e ai personaggi veri, ma non tutti capiscono l’ironia e si scatena l’inferno. Meglio restare sul reale. Mi sono divertito a fare le classifiche con le moto le strade e i Paesi dei nostri viaggi, a buttar lì un consiglio di guida, a ricordare qualche evento del passato per interpretare il presente, a prendere in giro le compagnie di assicurazione che sbagliano gli spot (leggi l'articolo) e a fare le metafore sulla politica. Qualche volta ho messo il piede sulla classica buccia di banana –succede a tutti, la mia non era gialla ma rossa- ma poi mi sono scusato e ci siete passati sopra.

Una volta o l’altra ci farò un libro, con alcuni degli editoriali e soprattutto con i vostri commenti. Gente come Altritempi, Piega996, Alessandro200958, Biancaneve, Fermone, gdn, Pippocazzuto, MaxPayne, NickFarl, Janmad, Linusdromico e persino Mr70a+ potrebbero diventare dei veri personaggi. E mi domando. Tutto bene così? Avete suggerimenti da fare? C’è qualcosa che vi piace in modo speciale e qualcosa che non vi piace? Sparate adesso o mai più.