Nico Cereghini: “Rispettate i limiti di velocità nei centri abitati!”

Nico Cereghini: “Rispettate i limiti di velocità nei centri abitati!”
E naturalmente anche sulle provinciali, sulle statali e in autostrada. Ma vediamo in particolare che sempre più spesso, in mancanza di controlli, alcuni motociclisti attraversano i centri abitati senza sorvegliare il tachimetro. Con le moto di oggi andare oltre è un attimo!
21 aprile 2025

Ciao a tutti! Se il meteo si aggiusta, e prima o poi lo farà, nei prossimi giorni assisteremo al fenomeno della migrazione annuale delle moto: dai box sotterranei al sole pieno dei passi e delle litoranee, con tanti motociclisti ai comandi. Migliaia e migliaia di motociclisti finalmente festosi…

Attenti a non esagerare, però. Ogni anno le cronache… lasciamo perdere! Vi ricordiamo soltanto che guidare responsabilmente è un dovere: per salvaguardare noi e chi trasportiamo in sella, innanzitutto; poi per il rispetto che si deve al prossimo sulla strada e, non ultimo, per il bene del nostro portafoglio e della nostra patente. I radar scattano foto a raffica e le sanzioni sono pesanti...

Con una moto mediamente potente oggi è un attimo fare i brillanti, magari con una marcia bassa dalla seconda alla terza, e ritrovarsi a 100 all’ora senza nemmeno rendersene conto. E allora crediamo di fare cosa gradita e utile se vi ricordiamo le regole in vigore.

Nei centri abitati, lo sappiamo bene tutti, il limite di velocità è di 50 orari salvo diverse segnalazioni. Ebbene, vi ricordo che se sforate di poco (fino a 65 orari) ve la cavate con poco: 42 euro (29,40 se pagate entro 5 giorni). Ma se doveste essere pizzicati tra i 66 e i 95 orari la multa schizza a 173 euro (più tre punti decurtati sulla patente); e se siete così distratti (o ottimisti) da viaggiare tra i 96 e i 115 all’ora l’esborso passa a 543 euro con 6 punti in meno sulla patente, nonché la sospensione della stessa patente da uno a tre mesi. Sempre che non abbiate già commesso una simile infrazione nel biennio, perché allora passereste a una sospensione che va dagli otto mesi all’anno e mezzo…

Insomma, vale la pena di riflettere sulle conseguenze. E se c’è qualcuno che pensa di andare ancora oltre - e a quel punto non parliamo più di un motociclista distratto o superficiale, ma di un delinquente - sappia che, sempre nei centri abitati, superando i 115 orari si rischia una multa di ben 845 euro, la sospensione della patente da sei a dodici mesi e addirittura la revoca della patente se si è recidivi nell’arco del biennio.

Lo sappiamo che non sono discorsi simpatici, ma vanno fatti. E chiudiamo con una notizia. Pochi sanno che chi sgarra di notte paga di più, perché tra le 22 e le 7 scatta la maggiorazione del 30%, mica poco. E pochissimi sanno che è stata introdotta dal 2024 l’ipotesi di recidiva anche per il superamento dei limiti da 11 fino a 40 km/orari nei centri abitati: chi sgarra più di una volta nei dodici mesi sarà colpito da una sanzione più grave, che può andare da 220 fino a 880 euro, più la sospensione della patente da 15 a 30 giorni… (legge n.177/2024).

Insomma, non c’è storia, nei centri abitati andate sempre piano!

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