MV Agusta: 7 milioni di contributi non versati

MV Agusta: 7 milioni di contributi non versati
La casa varesina coinvolta in un'inchiesta della Procura con la Guardia di Finanza. La risposta dell'Azienda
17 novembre 2016

MV Agusta di nuovo al centro della tempesta. Si era appena calmata la bufera della scorsa estate, con la presentazione del piano di rientro dei debiti per la procedura del concordato e la ripartenza della produzione – nonché la presentazione al Salone di Milano della nuova Brutale 800RR – che arriva un altro fulmine a ciel sereno, con la comunicazione ANSA dell’inchiesta della Procura di Varese, condotta dalla Guardia di Finanza, in merito a presunte irregolarità nei versamenti dei contributi per cento dipendenti nel periodo 2013-2015 e un totale di oltre sette milioni di euro per MV Agusta, nella persona del suo legale rappresentante, G. C.

L’Azienza avrebbe trattenuto queste somme – contributi pensionistici e ritenute fiscali – senza versarle all’erario, per ottenere i liquidi necessari all’autofinanziamento a seguito della chiusura delle linee di credito da parte delle banche.

Diversa la posizione della Casa, che ha emesso un comunicato di smentita in merito all’irregolarità della sua posizione firmato dal presidente. Pubblichiamo integralmente la risposta.

Il comunicato di MV Agusta

Facendo seguito agli articoli di stampa apparsi su alcune testate online, la società MV Agusta Motor SpA, in relazione a presunte violazioni di natura tributaria e previdenziale, sottolinea:

  • che ha sempre presentato regolarmente e nei termini di legge le dichiarazioni fiscali e previdenziali, riportanti l’ammontare del debito, anche regolarmente esposto nei bilanci della società;
  • che sta versando le ritenute fiscali e previdenziali nei termini previsti dalla legge ancorché tramite regolare rateazione concordata con gli enti preposti;
  • che a fronte della ristrutturazione debitoria in corso, le obbligazioni di natura fiscale e previdenziale, sono oggetto di rinegoziazione e riscadenziamento, nei termini consentiti dalla legge.