L'Harley-Davidson del Papa all'asta per la Caritas

L'Harley-Davidson del Papa all'asta per la Caritas
  • di Alfonso Rago
Non lo vedremo in gilet di pelle, casco ed occhiali da sole, sulla Road King scintillante di cromature: Papa Francesco ha deciso di donare l’Harley alla Caritas romana per finanziare il nuovo ostello alla Stazione Termini
  • di Alfonso Rago
23 ottobre 2013

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Sarebbe stato il biker assoluto, con la veste bianca ed il sorriso trascendente: ma non sarà così, peccato.
Fedele al voto di povertà del poverello di Assisi di cui porta il nome, Papa Bergoglio ha deciso di donare alla Caritas diocesana una delle Harley-Davidson Road King ricevute in dono dalla Casa americana in occasione del grande raduno romano dello scorso giugno, quando si festeggiarono in modo altisonante i primi110 anni d’attività del marchio di Milwaukee.

Tra le tante iniziative di quei giorni, ricordiamo, ci fu anche la visita ufficiale in Vaticano di tutto il management Harley. Un incontro che segnò il tramonto definitivo del mito dei biker “brutti e cattivi”, i “born to be wild” ad oltranza: il Papa si fece spiegare il significato delle toppe sui gilet di pelle ed ammirò il quadro “Incontro casuale” di David Uhl, olio su tela che raffigurava l’incontro tra l’Harley-Davidson e la città di Roma, con un funzionario del Vaticano attratto da una FL “Panhead” del 1948 parcheggiata nella piazza con il colonnato del Bernini. Ma, soprattutto, l’incontro fu occasione per consegnare a Papa Francesco due Harley-Davidson Road King nella speciale versione Police, destinate alle Guardie Svizzere e, nei programmi, da utilizzare come scorta in occasione delle uscite pubbliche del Pontefice.

Papa Francesco guarda il quadro "Incontro casuale"
Papa Francesco guarda il quadro "Incontro casuale"


Il quale, peraltro, ha sempre mostrato allergia per le esigenze del protocollo e le rigide norme di sicurezza: logico quindi che abbia deciso di rinunciare almeno ad una delle moto ferme nel garage accanto a San Pietro. Destinazione Caritas: le esigenze sempre crescenti dell’accoglienza e dell’assistenza agli indigenti impongono un ampliamento dell’Ostello Don Luigi Di Liegro alla Stazione Termini, dove senza sosta vengono forniti pasti caldi e letti per la notte ai senzatetto, stranieri e non solo.

Il nuovo ostello, che si prevede pronto in 18 mesi, è pensato come un luogo confortevole per i senza dimora, con 34 stanze per la notte e spazi per l’ospitalità diurna; un luogo dove oltre all’assistenza immediata (un pasto caldo, la doccia, il cambio dei vestiti, un letto per la notte), sarà possibile incontrare persone disposte all’ascolto e a dare una parola di conforto.

Si calcola che saranno necessari circa 4 milioni di euro per il nuovo Ostello, l’80% dei quali già raccolto: per lo sprint finale, ci saranno anche i proventi del prezioso dono di Papa Francesco.

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