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Possono i soldi valere più della gloria di un titolo mondiale? È qualche giorno che questa domanda ci frulla in testa. Più precisamente da quando il Pipes Motorsport Group – promoter del Campionato del Mondo WSX – ha annunciato che Ken Roczen non disputerà gli ultimi due appuntamenti stagionali. E tutto questo ha dell’assurdo se consideriamo che, al momento, dopo il round australiano, il tedesco della Suzuki è in testa al campionato con ben 20 punti di vantaggio.
Dopo un primo momento di sconcerto, abbiamo iniziato a riflettere su quali possano essere le cause di questo forfait. Salute? Soldi? O c’è dell’altro?
Partiamo dall’aspetto della salute. Con Roczen questa ipotesi non è mai da escludere del tutto, eppure il tedesco – storicamente – negli ultimi anni soffre molto di più la stagione estiva e il National. O, quantomeno, quando ha faticato nel Supercross lo ha fatto nella seconda metà del campionato. Di solito, invece, come accaduto nei primissimi round di questo WSX, Ken si presenta sempre in forma smagliante nelle gare iniziali.
Non pensiamo quindi che la salute sia la causa principale, anche se – va detto – non si può escluderla al 100%.
A nostro avviso, la ragione di questo forfait improvviso è da ricercare piuttosto in una questione economica tra il tedesco e il promoter. Mancati accordi? Pagamenti non pervenuti? Clausole contrattuali non rispettate?
Difficile dirlo, perché si tratta quasi sempre di aspetti estremamente privati. Eppure, considerando lo stato di forma di Roczen – come abbiamo visto chiaramente questo weekend – ci sembra l’unica risposta realmente plausibile.
Addio tabella rossa e addio a quello che poteva essere l’ennesimo titolo mondiale WSX per Roczen. Con due round ancora da disputare – in Svezia e Sudafrica – la lotta si fa ora serrata tra Jason Anderson, compagno di squadra di Roczen, Cristian Craig, vincitore di una finale in Australia, e Joey Savatgy. Per questi due appuntamenti, sulla Suzuki di Roczen salirà Colt Nichols.
