Kawasaki KH500 Mach III Kermit

Kawasaki KH500 Mach III Kermit
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Una spettacolare special sulla base di una delle moto più feroci mai create, trasformata nell'estetica ma anche nella sostanza per renderla più trattabile
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
19 novembre 2013

Quella che vedete nelle immagini di questo articolo è una Kawasaki KH500 - l'ultima serie delle famigerate Mach III - del 1976. Tricilindrica a due tempi, la KH venne battezzata con diversi soprannomi poco lusinghieri che caratterizzavano benissimo una moto dalla cattiveria luciferina. L'esemplare in oggetto è un modello dell'ultima serie trasformato in café racer da un amico dell'attuale proprietario circa 20 anni fa per poi venderla poco dopo per impegni familiari.

 

Craig, l'attuale proprietario, l'ha battezzata con il nome della celebre rana del Muppets Show; l'ha guidata per diversi anni finché qualche rottura non ha iniziato a rendergli la vita difficile. All'epoca, ben lungi dall'arrivo di eBay, reperire ricambi per una Kawa due tempi del 1976 non era per nulla banale, per cui Craig fu costretto a parcheggiarla nel fienile del padre abbandonandola per diversi anni.

 

Riscoperta l'anno scorso, la Mach III è stata restaurata: 10 anni passati in un fienile l'avevano ridotta in pessime condizioni. Il motore era grippato, il serbatoio mangiato dalla ruggine, le parti cromate o lucidate erano in stato pietoso e la carena aveva più di una crepa. Ci sono voluti sei mesi di studio per capire cosa servisse per riportare 'Kermit' all'antico splendore. Ma anche cosa volesse davvero creare Craig: nella versione precedente era piuttosto tirata (sotto i 5000 non si riusciva a partire) e soffriva di forti problemi di detonazione. L'obiettivo diventò subito ottenere qualcosa di molto più pratico e civilizzato, da usare con la normale benzina della pompa.

 

Il motore è stato smontato in gennaio ed è stato completamente rifatto, a partire dall'albero che ora ospita bielle Vesrah e pistoni Wossner e - già che i carter erano aperti - un cambio nuovo. Nel frattempo Craig ha mandato a sabbiare e verniciare a polvere il telaio, procurandosi anche carenatura e cupolino di una Ducati SS, verniciati in verde assieme al serbatoio. La moto era teoricamente pronta in giugno, ma la detonazione era ancora un problema a causa della compressione troppo elevata. Un po' di lavorazione su teste e cilindri e voilà, Kermit è tornata su strada. E ci è tornata per davvero, visto che negli ultimi 4 mesi ha percorso quasi 2000km. Le moto vanno guidate, non solo esibite...

 

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