Honda V2V: tecnologia al servizio della sicurezza

Honda sviluppa un sistema di comunicazione che sfrutta la rete GPS per allertare il motociclista di un pericolo imminente. Già testato in Germania
22 ottobre 2008


CAR 2 CAR Communication Consortium, Dudenhofen (Germania) -  22 ottobre 2008

Honda in prima linea sul fronte sicurezza
La casa giapponese da tempo investe importanti risorse nella ricerca volta a migliorare la nostra sicurezza. E i risultati si vedono.
Ha iniziato nel 2006 con l'opulenta Gold Wing, la prima moto dotata di cuscino Airbag. Ha proseguito con la serie CBR RR model year 2009, che vede il debutto del sistema ABS-CBS sulle moto supersport.
Oggi in Germania Honda scrive un nuovo capitolo in materia di sicurezza.

V2V. Vehicle to Vehicle Systems
Il sistema V2V sviluppato da Honda genera degli avvisi al guidatore e agli altri veicoli circolanti nelle vicinanze grazie a un continuo scambio di informazioni rilevate dalla rete GPS.
Il contributo alla sicurezza si fa sentire in special modo quando si affrontano gli incroci, le rotonde o le intersezioni dove la visibilità è ridotta.
Il V2V ci avvisa dell'avvicinarsi di altri veicoli potenzialmente in rotta di collisione con la nostra moto (o auto).
Una ricerca condotta dalla Comunità Europea ha infatti dimostrato che la maggior parte degli incidenti è causata da una errata percezione della velocità e delle distanze dei mezzi coinvolti.

ASV (Advanced Safety Vehicle)
Honda porta avanti il progetto V2V all'interno del programma giapponese ASV, che sfrutta la tecnologia wireless per informare i veicoli circa la posizione e la direzione delle altre moto e automobili presenti sulla strada.

V2V. Sistema video e audio
Il display head up permette al motociclista di non distogliere lo sguardo dalla strada, al contempo un sistema audio - all'interno del casco -  lo tiene costantemente informato circa gli spostamenti degli altri veicoli presenti nelle vicinanze.

Honda Advanced HMI
La funzionalità del V2V poggia essenzialmente sull'HMI, vale a dire l'interfaccia tra il motociclista e la motocicletta.  L'HMI è posizionato nella parte alta della strumentazione della moto, il più vicino possibile alla linea di visuale del guidatore.
L'intensità della luminosità e i colori del bordo avvisano intuitivamente della gravità del segnale lanciato al guidatore. Al contempo un avviso acustico giunge all'interno del nostro casco per mezzo del sistema Bluetooth.

Siamo solo al primo passo fatto nella direzione della comunicazione integrata tra i veicoli volta a incrementare in modo significativo la sicurezza stradale.
Ma si tratta di un progetto innovativo e dalle grandi potenzialità, come lo furono nel recente passato il sistema ABS e l'Airbag.

Andrea Perfetti

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