Due vincitori ex aequo a Donington

Due vincitori ex aequo a Donington
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Domenica scorsa a Donington, nella British Talent Cup, non uno ma due vincitori. Nemmeno al fotofinish è stato possibile misurare una minima differenza tra i due piloti che hanno tagliato la linea d’arrivo davanti a tutti. Qualche precedente c’è anche nel mondiale, anche se il vincitore è poi stato sempre individuato
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
24 maggio 2022

Clamoroso ciò che è accaduto nella British Talent Cup, nata con Dorna nel 2018 per la promozione dei giovani talenti in Gran Bretagna e per prepararli al campionato mondiale della Moto3, una formula che vede in pista le Honda NSF250R e i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni.

Era la seconda gara a Donington Park, la scorsa settimana, e sulla pista corta di 3 km e 180 metri un folto gruppo di piloti lottava per la vittoria. Ebbene, Johnny Garness e Carter Brown sono piombati simultaneamente per primi sul traguardo e la foto dell'arrivo lo ha confermato: i due piloti hanno tagliato il traguardo esattamente nello stesso momento.

Per la prima volta nella serie sono stati classificati due vincitori ed entrambi hanno ottenuto i 25 punti in campionato, anche se la coppa per il primo gradino del podio era soltanto una. Ma anche nel motomondiale abbiamo avuto degli ex aequo nei tempi registrati all’arrivo. Carlo Canzano, memoria storica, suggerisce la 125 del Qatar nel 2004, con Lorenzo primo al fotofinish e Dovi secondo (ma con lo stesso tempo); e ancora la 125 del Sachsenring nel 2011, con Faubel e Zarco: in questo caso nemmeno la fotografia decise la questione e fu valutato il giro più veloce per dare a Faubel il successo.

Cadalora vs Bradl a Misano

Ci andarono molto vicini anche Luca Cadalora ed Helmut Bradl a Misano nel ’91. Molti ricordano ancora quell’arrivo: era il GP d’Italia del 19 maggio, e dopo un bel confronto al vertice i due hondisti si trovarono appaiati all’uscita dell’ultima esse, sinistra e destra della Brutapela. Luca ha sempre raccontato che a sgomitare per primo fu il tedesco, fatto sta che l’italiano, non meno pronto, riuscì a incastrare il gomito davanti a quello del rivale e col braccio lo tenne dietro.

Le due moto arrivarono sul traguardo appaiate e inclinate una sull’altra. In un primo momento la vittoria fu attribuita a Bradl, che infatti salì lesto sul primo gradino del podio; ma da lì fu fatto scendere dopo pochi attimi, con Cadalora classificato al primo posto con un vantaggio di 9 millesimi di secondo. Terzo fu Chili a 8”, che batté Reggiani (entrambi con l’Aprilia) di sette millesimi!

Luca Cadalora e Helmut Bradl a Misano
Luca Cadalora e Helmut Bradl a Misano

Una giornata al fotofinish, che Helmut Bradl gradì così poco da educare il figlioletto Stefan (meno di due anni, allora) all’odio per Luca Cadalora. “Tu per me sei sempre stato la personificazione del diavolo!” confidò Stefan a Luca pochi anni fa, ma lo fece ridendo e mettendo finalmente una pietra sopra il passato, all’unisono con papà.

Ma quando il cronometraggio era affidato ai cronometristi, e quindi era manuale, di vincitori con lo stesso tempo del secondo classificato ne abbiamo avuti diversi. Il caso più clamoroso riguarda Giacomo Agostini, che nel ’75 fu beffato da Barry Sheene nella famosa volata di Assen nella corsa delle 500. La Yamaha di Ago e la Suzuki di Sheene sono classificati con lo stesso tempo, nei libri: 48.01.00. Ma la vittoria fu giustamente assegnata all’inglese e Ago (poi campione del mondo) non fece la minima obiezione.

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