Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Per celebrare il suo centesimo anniversario nel 2026, Ducati sta pensando a una serie di eventi e -secondo alcune fonti che citano documenti di omologazione USA- sembrerebbe pronta a sfornare una nuova moto chiamata Formula '73: una moto vintage, ispirata alla 750 Super Sport degli anni Settanta e basata probabilmente sulla piattaforma della Scrambler bicilindrica 803 ad aria da 75 cavalli.
La Formula '73 potrebbe essere una versione speciale e limitata, celebrativa della 750 SS nata appunto nel 1973 e a sua volta evocativa quando si trattò di trasferire sulla strada il mito delle due moto d’argento che dominarono la 200 Miglia di Imola dell’anno precedente. La Ducati si preparò molto bene a quell’evento mondiale: Paul Smart e Bruno Spaggiari trionfarono, l’italiano in scia al britannico, in sella alle prime desmo a due cilindri della storia Ducati e davanti alla Triumph Trident di Walter Villa. Eramo lì a sognare, con tanti altri, alle Acque Minerali.
La Super Sport fu presentata ufficialmente al salone di Milano del novembre 1973 ed era la terza maxi sportiva italiana dei primi anni Settanta dopo Laverda SFC e Guzzi V7 Sport. Per Ducati fu una svolta fondamentale: per la prima volta compariva la distribuzione desmodromica sul bicilindrico ad L progettato da Fabio Taglioni, motore nato per la GT nel ’70 e poi, dopo lo scarso successo di quel modello, montato sulla Sport che si vide per la prima volta a Torino nel febbraio 1972.
La SS aveva la fascia trasparente sul serbatoio carburante da 20 litri, come sulle due moto da corsa di Smart e Spaggiari. Nella prima serie, ricercatissima, i carter erano tondi, poi diventarono squadrati. Tra i padri della moto vanno citati anche Franco Farnè e la NCR di Caracchi e Nepoti. Tra le caratteristiche fondamentali la potenza massima dichiarata di 73 cavalli a 8000 giri, la velocità massima di 220 orari. Il telaio derivava dalla Sport, gli steli della forcella erano da 38, due i dischi da 280, disco anche dietro, peso a secco sui 180 chili. La moto rappresentò anche una svolta nelle competizioni: nel 1974 iniziava a vincere dappertutto tra le derivate e poi nel ‘75, con la scuderia Spaggiari e il colore giallo ocra, avrebbe dominato in Italia con pilota Franco Uncini. La SS 750 è stata prodotta fino al 1977, ne sono stati costruiti 1.210 esemplari, circa 400 dei quali della prima serie con i carter tondi.
Tra la vittoria nella 200 Miglia e il Salone di Milano 1973, però, la Ducati Super Sport esisteva già: con un esemplare di pre-serie, i carter neri e lo scarico sinistro rialzato, fummo i primi a correre una gara nel settembre del 1973, due mesi prima della presentazione ufficiale. Sfiorando il podio. Quell’anno avevamo già in tasca l’accordo con i Laverda per correre con la SFC ufficiale, ma poi fummo costretti a rinunciare per una doppia frattura alla gamba sinistra, saltammo mezza stagione e poi trovammo a luglio una SFC (con Bertorello) per Monza e a settembre una Suzuki (con Blegi) per Vallelunga. E questa Ducati per settembre.
La moto era di Dante Benini, allora un giovane ed emergente architetto milanese molto abile nelle relazioni, che conobbe Taglioni e lo convinse a cedergliela. Di Ducati nelle 500 km, seguitissime in quegli anni, prima di allora se n’erano viste ben poche: non erano competitive. Ricordo che Ermanno Giuliano, storico pilota e collaudatore di Borgo Panigale, con una 750 Sport si era classificato al 7° posto a Modena nel 1972 con Bergami. Prima di passare su una Norton PR in coppia con Marcellino nella gara di Vallelunga.
Nella 500 km dell’Adriatico, disputata a Misano il 15 settembre del 1973, con Benini ottenemmo un tempo modesto nelle prove ufficiali, il ventesimo, medio tra i due piloti; ma una volta sistemata meglio la moto e incoraggiato Dante Benini, che quel giorno esordiva in pista, le cose andarono meglio: finimmo quarti assoluti. Vinse la coppia Sciaresa-Barzanti con la Suzuki 750 Vallelunga, poi Cazzaniga-Daneu e Faccini-Bonali con le SFC Laverda. Quindi noi due.
Ho dei ricordi precisi. La moto non era ancora a postissimo con le sospensioni ma si guidava bene, aveva una potenza massima molto vicina a quella della SFC e con un grande vantaggio di peso. Una trentina di chili in meno, che naturalmente si facevano sentire. Feci un turno intero in battaglia con il genovese Mimmo Cazzaniga sulla Laverda ufficiale, ci divertimmo come matti: sul veloce la SFC era più a posto e lui mi infilava, in frenata e sul misto passavo io. Eravamo amici, si correva con lo spirito giusto, ogni sorpasso era un ciao ciao con la mano sinistra dietro la schiena. E insieme stabilimmo in quel turno il giro più veloce: un bel battesimo per la SS.
Ducati
Via C. Ducati, 3
40132 Bologna
(BO) - Italia
051 6413111
https://www.ducati.com/it/it/home
Ducati
Via C. Ducati, 3
40132 Bologna
(BO) - Italia
051 6413111
https://www.ducati.com/it/it/home