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L’anno che si sta per concludere rimarrà una tappa fondamentale nella storia di Ducati. Dopo decenni trascorsi tra i cordoli delle piste più importanti del mondo, la Casa di Borgo Panigale ha fatto il suo debutto, in forma ufficiale, nel Mondiale MXGP. Una mossa storica.
La stagione di gare è stata travagliata, caratterizzata da alti e bassi, come del resto si poteva facilmente pronosticare. Immaginare una Desmo che, pronti via, fosse in grado di mettersi alle spalle moto con molti più anni di sviluppo sarebbe stato utopistico, diciamolo chiaramente. Eppure qualche prestazione di rilievo si è vista, come il podio nel GP di casa dello svizzero Seewer.
Nel 2026, però, cambierà tutto. Il rapporto con la famiglia Maddii si è chiuso anzitempo per lasciare spazio alla struttura di Louis Vosters, fino a oggi team ufficiale Fantic e, prima ancora, Yamaha: una delle squadre di riferimento della MXGP.
Attenzione, però, perché non cambia solo la struttura. Arrivano infatti nuovi piloti, come il nostro Andrea Bonacorsi e Calvin Vlaanderen, che da un “triangolo” piuttosto particolare tra Ducati, Maxime Renaux e Yamaha ha guadagnato una sella sulla Desmo450 MX.
Cambierà anche il modo di lavorare sulle moto? Sicuramente sì. "Team che vai, metodo che trovi", per parafrasare un noto detto italiano. Attenzione, però, perché potrebbe esserci lo zampino dei “cugini” oltreoceano. Ora vi spieghiamo.
Calvin Vlaanderen, in questo momento, si trova in Spagna per “fare ore” sulla moto e testare nuovi componenti. Nelle foto scattate in questi giorni si nota innanzitutto un nuovo collettore Akrapovič, che sfrutta la stessa tecnologia già testata su KTM, e poi sulle forcelle compaiono adesivi molto particolari: “Factory Connection”, ovvero l’azienda americana alla quale Ducati si è affidata, come partner, per lo sviluppo della Desmo nel Supercross e non solo.
In realtà, i più attenti avranno notato che già dalle gare corse da Tony Cairoli quest’estate negli Stati Uniti questa scritta era comparsa sulle forcelle. Proprio in quelle apparizioni la moto di Tony è migliorata parecchio. Insomma, a Factory Connection c’è ben poco da spiegare, vista l’esperienza accumulata. Tanto che, per i privati, l’azienda ha sviluppato e messo in vendita, per Ducati, un sistema di leveraggio completamente diverso, con spessori e punti di leva modificati.
Nel 2026, grazie a questa collaborazione e alla condivisione di tecnologia ed esperienza, vedremo una Ducati capace di stare là davanti con le altre? Riusciranno Bonacorsi e Vlaanderen a ripetere una grande stagione come quella appena conclusa? E Seewer, che di fatto farà da benchmark tra il 2025 e il 2026, riuscirà a migliorarsi? Tante domande, con risposte tutt’altro che scontate. Meno male che al via della stagione mancano poco più di due mesi.
Ah, e attenzione: nel 2026 debutterà in MX2 anche la “piccola” 250, affidata a Ferruccio Zanchi.
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