Dalla parte del cittadino

Il video dell'abuso dell'autovelox da parte della Polizia Municipale provoca commenti sdegnati. E un lettore/agente di Polizia Stradale propone di vietare questo strumento ai Comuni
14 agosto 2008


Nei giorni scorsi vi abbiamo mostrato un video degno di "Striscia la notizia", realizzato da un cittadino che, con la sua videocamera, riprende una palese condotta illecita compiuta dalla Polizia Municipale di Castelnovo Ne' Monti, in provincia di Reggio Emilia.

Cliccate qui per rivedere il video e leggere i numerosi commenti - talora inferociti -dei lettori di Moto.it

Non è assolutamente nostra intenzione attaccare l'operato delle Polizie Municipali, di cui riconosciamo la buona fede e l'indiscutibile utilità nella stragrande maggioranza dei casi.
Non possiamo però nascondere la testa nella sabbia e fingere di non notare come tanti, troppi Comuni ricorrano agli autovelox o ai semafori che rilevano automaticamente le infrazioni al Codice della Strada non per tutelare la sicurezza dei cittadini, ma per battere cassa.
Un atteggiamento, questo, che lede i cittadini, incrina la fiducia degli stessi nelle istituzioni e getta fango su chi indossa una divisa con spirito di abnegazione e servizio.

Apprezziamo il commento di un lettore che, di fronte al comportamento incriminato, non spende parole di disprezzo verso i vigili poco urbani. Ma loda l'operato di chi - e sono tanti - indossa la divisa con dignità.

A proposito, perché gli introiti derivanti dalle infrazioni rilevate dai Comuni vanno ai Comuni medesimi e non allo Stato (cosa che invece si verifica quando, a multarci, sono Polizia di Stato e Carabinieri)?

Un nostro lettore, impiegato presso la Polizia Stradale, lo dice esplicitamente: vietiamo l'uso dei misuratori di velocità ai Comuni, che lo utilizzano spesso solo per sanare i conti; d'altre parte non si è mai visto altrettanto impegno nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza.
E noi siamo pienamente d'accordo con lui.

Andrea Perfetti

Argomenti